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Giudici ad Alta Velocità - solidarietà ad Enzo Vitulano

Dettagli
Notizie locali
15 Novembre 2014

Condividiamo e solidarizziamo.

etinomia

Giustizia ad Alta Velocità… ma in direzione sbagliata



11 novembre 2014
Approfittiamo delle deprimenti aperture dei quotidiani nazionali degli ultimi giorni per commentare, ancorché tardivamente, l’ennesimo attacco giudiziario a danno di un nostro associato impegnato nella difesa del territorio. Mentre scriviamo, in diverse regioni di Italia, causa pioggia, si contano morti e dispersi come in un bollettino di guerra che in realtà è solo il conto che Territorio e Natura presentano al tavolo di rapaci e corrotti appetiti. Peccato che il conto sia sempre pagato, in questo caso anche letteralmente, da chi vive ai piani più bassi, ossia da cittadini comuni a cui è tolto oramai anche il diritto di raccattare le briciole. Ma non bastano le piovose e catastrofiche notizie a guastare la giornate, in pochi giorni svariate assoluzioni in processi eccellenti (caso Cucchi, terremoto de L’Aquila, minacce mafiose a Saviano)  hanno lasciato sbigottito il Paese. Non è nostra abitudine commentare le sentenze, tantomeno prima del deposito di motivazioni che non dubitiamo essere tecnicamente ineccepibili. Tuttavia, di fronte alla dilagante impunità, non può che maturare l’idea che le vittime abbiano sempre torto, siano queste annegate durante un’alluvione, schiacciate dalle macerie, ammazzate per mafia o uscite inspiegabilmente morte da ospedali e caserme in cui erano entrare sane. A tutti questi compagni di viaggio, spesso cittadini comuni che lottano, soffrono e talvolta soccombono alla generale mancanza di buon senso e misura, tributiamo in primis il nostro pensiero e ricordo.
Accanto alla giustizia che assolve, tuttavia, corre una giustizia che condanna con velocità inusuale e senza esitazioni, anche qualora prassi, procedura e diritto permetterebbero di evitare inutili criminalizzazioni. Nella fattispecie ci riferiamo alla vicenda di cui è tristemente protagonista Enzo Vitulano, vivaista iscritto ad Etinomia sin dai primi giorni di vita della nostra associazione. Sui terreni agricoli di Enzo è costruita una semplice e modesta casupola, un edificio ad uso ricovero e serra con ricevimento clienti, compatibile, anche secondo i legali che seguono la vicenda, con la destinazione urbanistica del lotto. Sulla base di tale premessa, erroneamente, il nostro associato ha omesso di presentare apposita richiesta di permesso municipale,  mancata comunicazione che usualmente si risolve con una pratica di sanatoria e il pagamento di un’ammenda. Se tuttavia i semi piantati in quel luogo sono quelli del risveglio delle coscienze, dell’opposizione civile e pacifica alla prepotenza di stato, del riscatto dal fallimento socio-economico degli ultimi decenni, la questione è diversa. Infine, qualora i semi del dissenso, che germogliano in queste valli alpine, abbiano radicato ovunque sul territorio nazionale, non c’è scampo: ne risultano  migliaia di euro di ammenda accompagnati da due mesi di carcere. Il criminale è servito, ed ovviamente ha il foulard NOTAV al collo.
Sul tema abbiamo raggiunto telefonicamente il nostro associato per esprimere direttamente la nostra solidarietà, ed abbiamo parlato con una persona serena, che conosce il valore di una comunità che non lascia indietro nessuno, si tratti di mettere mani al portafogli, studiare carte processuali o manifestare contro sentenze ingiuste e spropositate. La serenità di chi è cosciente che la difesa del territorio impone anche scelte rischiose, che richiedono assunzione di responsabilità che quasi sempre, da collettive, diventano particolari. In questo rileviamo il comportamento etico di chi è disposto a pagare il giusto, se occorre, per le azioni consapevolmente intraprese, ma non certo a farsi tappare la bocca sotto la minaccia di condanne e sanzioni sproporzionate. Restiamo in attesa degli sviluppi del processo e dell’esito del ricorso presentato al TAR, nella speranza di riportare nell’alveo corretto una sentenza utile più a processare le idee prima che i fatti.
Ciò che non si vuole accettare, difatti, non è tanto un ricovero in legno su un terreno agricolo, quanto un luogo di risveglio, di sperimentazione che produce cultura non allineata, non accademica e quindi pericolosissima in un momento cruciale in cui le tensioni tra cittadini, amministratori ed esecutivo si manifestano quotidianamente in tutte le città italiane. Eppure è stato chiesto con clamore, ai movimenti per la difesa dei territori, di esprimere e sviluppare in maniera pacifica le proprie istanze di lotta: ebbene, intorno alla casupola in legno è maturata la forza del confronto, dell’approfondimento e del dibattito contro il sistema TAV. Questo ulteriore attacco, che si aggiunge a analoghe vicende che mirano a ridurre la capacità di espressione di movimenti e comitati tramite sanzioni e condanne esemplari, è un passo falso di uno Stato che si prepara ad affrontare il montante malumore più con il manganello che con la ragione. In un momento di crisi e di forti contrasti è naturale temere un aumento del livello di tensione: questa non può che trovare terreno di coltura negli spazi vuoti che lo Stato crea ogni volta che manca di rispondere, con correttezza e rispetto, alle istanze della popolazione. Gli ultimi eventi, purtroppo, ci narrano di una strategia che punta a sopprimere anche solo la possibilità di esprimere tale pensiero e tale domanda. E’ un gioco rischioso e miope, del tutto analogo alla “lungimiranza” di chi ha creduto di poter ingabbiare torrenti e pendii con argini e briglie, salvo poi scavare i morti sotto le colate di fango che trasformano normali piogge in catastrofi umane e sociali. Poco male, non dubitiamo che la sentenza di colpevolezza per fiumi e montagne sia già scritta, sul tavolo di qualche giudice ad Alta Velocità.
Etinomia.

Lettera Aperta al Sindaco - STATUTO DELLA CITTA' METROPOLITANA: MILANO CHIAMA alla PARTECIPAZIONE PUBBLICA, TORINO TACE

Dettagli
Notizie locali
15 Novembre 2014
logo comitato

 

Forum italiano dei movimenti per l'acqua

Comitato Acqua Pubblica Torino

c/o Arci - Via Mantova 34 - 10153 Torino

www.acquapubblicatorino.org

acquapubblicatorino@gmail.com

 

logo obbedienza civile


STATUTO DELLA CITTA' METROPOLITANA

MILANO CHIAMA alla PARTECIPAZIONE PUBBLICA

TORINO TACE


Lettera Aperta

al Sindaco della Città di Torino e futuro Sindaco della Città metropolitana di Torino P. Fassino,

cc: all’Assessore  C. Lubatti e

ai membri del Consiglio metropolitano


 
Signor Sindaco

la scadenza per l'approvazione dello Statuto della costituenda Città metropolitana di Torino si avvicina ma ancora non ci sono segnali di attivazione di percorsi partecipativi che intendano coinvolgere attivamente i cittadini in questa fase cruciale di definizione del nuovo Ente, il cui governo avrà ricadute dirette sulla vita di tutti noi.  

Come Comitato Acqua Pubblica Torino abbiamo già da tempo richiesto un incontro con Lei per sottoporLe alcuni aspetti di cui tenere conto nella stesura del nuovo Statuto, richiesta rimasta finora senza alcun tipo di riscontro.

In quanto promotori dell'iniziativa popolare che nel 2010 ha portato all'inserimento nello Statuto della Provincia di Torino di principi fondamentali quali il diritto universale all'acqua e alla sua gestione pubblica e senza scopo di lucro, chiediamo che tali principi sopravvivano nello Statuto del nuovo Ente, nel rispetto della volontà dei cittadini di Torino e provincia, ribadita anche tramite il referendum del 2011 che ha visto la maggioranza del popolo italiano esprimersi per la fuoriuscita del mercato e del profitto dall'acqua e dalla sua gestione.

Ritenendo che non sia mai troppo tardi per avviare processi partecipativi che coinvolgano direttamente i cittadini, La invitiamo a promuovere iniziative analoghe alla chiamata di partecipazione pubblica attivata dalla Città metropolitana di Milano per la raccolta di idee e contributi utili alla stesura dello Statuto.  
Inoltre, con l'istituzione dell'apposita commissione del Consiglio metropolitano per la redazione dello Statuto, auspichiamo che venga dato adeguato spazio ad audizioni e confronti anche con realtà sociali, come il nostro Comitato, che contribuiscono attivamente alla vita democratica delle Istituzioni, utilizzando gli strumenti di partecipazione diretta previsti, che ci auguriamo permangano, anzi, vengano rafforzati nello Statuto della nascente Città metropolitana di Torino.
 

Torino, 14 novembre 2014

Sabato 29 novembre I DIRITTI NON STANNO ZITTI !

Dettagli
Notizie locali
09 Novembre 2014

Loandina I Diritti Non Stanno Zitti - 29 NovembreFOTO DELLA SERATA ( guardale su facebook oppure su Picasa)

INVITO


Siete invitati da Comitato Acqua Pubblica Torino, Comitato Rifiuti Zero NO Inc, Pro Natura Torino, ad ascoltare:


I DIRITTI NON STANNO ZITTI!
Sabato 29 novembre 2014, dalle 19,30 in poi
Teatro S. Anna – V. Brione 40 (zona Pz. Rivoli) - Torino

Serata di cibo buono e canti belli, con la tavola imbandita dalle Incursioni Saporite e le tante voci dei cori

HORA NONA GOSPEL SINGERS
MERLINER ENSEMBLE
UNION DES AMIS CHANTEURS

Vi aspettiamo per raccogliere fondi a favore di 10 cittadini che, per aver osato fare ricorso contro la privatizzazione dei servizi pubblici a Torino, sono stati condannati dal TAR e dal Consiglio di Stato a pagare 32.000 euro di risarcimenti.

Tutti gli approfondimenti sul sito www.acquapubblicatorino.org/ricorsotar

Difendere il nostro diritto di essere cittadini e non sudditi costretti a subire ogni decisione che viene presa dall’alto, con la minaccia di dover pagare pesanti sanzioni economiche se osiamo opporci.


Partecipazione : raccolta no profit con offerta minima di 15 euro


E’ gradita la prenotazione, telefonando o mandando una e mail a Alessandra Zanettini 333 4475675
alessandra.zanettini@gmail.com

Comitato Provinciale Acqua Pubblica Torino- via Mantova 34. 10153 Torino tel 3388597492 www.acquapubblicatorino.org -  acquapubblicatorino@gmail.com
Comitato Rifiuti Zero No inc.www.rifiutizerotorino.it
Pro natura Torino via Pastrengo 13. 10128 Torino www.torino.pro-natura.it

...... ma se quel giorno non potrete essere tra noi , aiutateci ugualmente a rafforzare e tenere aperti gli spazi di democrazia sostenendo la nostra voce
http://www.buonacausa.org/cause/quivis-de-populo-il-mercato-contro-la-gente-comune

 

Scarica la Cartolina FRONTE [.pdf 467KB]  e RETRO [.pdf 169 KB]

Scarica la Locandina A3 [.pdf 780KB]

Vai all'evento su Facebook

MARTEDI' 28 ottobre 2014 "AcquAzione di primo grado" - Cena al Molo di Lilith

Dettagli
Notizie locali
24 Ottobre 2014

 

Interezza e acqua 

Acquazione di primo grado


Cena con degustazione di acqua di monte e di città, di popolo e di governo per conoscere cosa succede dietro il rubinetto. Un'occasione per capire insieme perché è importante partecipare alla gestione del servizio idrico, per difendere l'acqua dalle mire dei privati e sostenere le lotte per mantenere l'acqua un bene comune.

MARTEDI' 28 OTTOBRE ORE 20
MOLO DI LILITH - VIA CIGLIANO 7 - TORINO 
http://www.molodililith.it/contatti/mappa.html 
ingresso riservato soci ARCI
primo + secondo + bicchiere di vino: 12 euro
degustazione acqua ad offerta libera!!! *;) occhiolino
 
 
Prenotazioni qui: http://www.molodililith.it/calendario/433-cena.html
 

19 ottobre 2014 - Come ridurre da 8000 a 1000 le aziende partecipate dai Comuni. Abbiamo un'idea, anzi due ...

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Notizie locali
18 Ottobre 2014
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Forum italiano dei movimenti per l'acqua

Comitato Acqua Pubblica Torino

c/o Arci - Via Mantova 34 - 10153 Torino

www.acquapubblicatorino.org

acquapubblicatorino@gmail.com

 

logo obbedienza civile

 

Comunicato

A proposito della riduzione delle partecipate comunali da 8.000 a 1.000

... avremmo un idea, anzi due: rottamiamo FCT e FSU !


In nome della spending review si vuole ridurre drasticamente il numero delle società partecipate dai Comuni. Il pretesto sarebbe quello di ridurre costi e inefficienze, la logica in realtà è quella di creare grandi concentrazioni per poterle privatizzare più agevolmente quotandole in borsa.

Vogliamo lanciare una sfida: se la volontà di risparmio ed efficienza non è solo una foglia di fico per l'opinione pubblica, lo si dimostri liquidando immediatamente


FCT  - Finanziaria Città di Torino

Il solo amministratore unico ci costa 30.000 €/anno

oltre al rimborso spese sostenute per l'espletamento dell'incarico;

FSU – Finanziaria Sviluppo Utilities

Altri 30.000 €/anno ai due amministratori nominati dalla Città di Torino

e verosimilmente altrettanti per i due nominati dal Comune di Genova


FCT e FSU sono solo due contenitori finanziari (le cosiddette “scatole cinesi”) che non hanno alcuna produzione reale di beni o servizi. Sono state create (non gratuitamente)  solo come anticamera di una privatizzazione. Nel caso di FSU abbiamo  presentato un documentato esposto alla Corte dei Conti che sembra non aver tempo per occuparsene, illustrato in una conferenza stampa all’informazione locale che come al solito lo ha ignorato.

Il Comune di Torino  ha una occasione unica per dimostrare la coerenza tra le affermazioni e i comportamenti: sciogliere subito FCT e FSU, saprà coglierla?


Si accettano scommesse.


Torino, 19 ottobre 2014

 

Altri articoli …

  1. C.S. 8 ottobre 2014 - Mobilitazione per contrastare la Lista della Spesa del Governo per le aziende di servizi pubblici locali
  2. 24 settembre 2014 - Il Comune di Torino e il Software Open Source
  3. 25 settembre 2014: La riqualificazione dell'Area Thyssen al Caffè Basaglia
  4. Genova, 20 Settembre 2014 - Assemblea macroregionale: "Per il diritto all'acqua contro la privatizzazione dei beni comuni"

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Convocazioni di riunione

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