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C.S. 8 ottobre 2014 - Mobilitazione per contrastare la Lista della Spesa del Governo per le aziende di servizi pubblici locali

Dettagli
Notizie locali
08 Ottobre 2014
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Forum italiano dei movimenti per l'acqua

Comitato Acqua Pubblica Torino

c/o Arci - Via Mantova 34 - 10153 Torino

www.acquapubblicatorino.org

acquapubblicatorino@gmail.com

 

logo obbedienza civile

 

Il Governo scrive fusioni e aggregazioni tra aziende,


si legge privatizzazione e finanziarizzazione dei beni comuni


Il Governo negli ultimi mesi ha definito come uno degli obiettivi principali il favorire, o meglio l'imporre processi di fusione e aggregazione tra aziende che gestiscono i servizi pubblici locali. La realizzazione di questo piano in realtà comporterà la definitiva consegna dei beni comuni ai capitali finanziari.

Vanno esplicitamente in questa direzione:

* il piano sulla "spending review" che punta alla "riduzione da 8.000 a 1.000" “ delle società partecipate

* il decreto "Sblocca Italia" che, modificando profondamente la disciplina riguardante la gestione dell'acqua, arriva ad imporre un unico gestore in ciascun ambito territoriale e individua, sostanzialmente, nelle grandi aziende e multiutilities, di cui diverse già quotate in borsa, i poli aggregativi;

* la legge di stabilità in cui probabilmente verranno inserite le norme volte a imporre agli Enti Locali la collocazione in borsa delle azioni delle aziende che gestiscono servizi pubblici. Si tratterebbe di un vero e proprio ricatto nei confronti degli Enti Locali i quali, oramai strangolati dai tagli, sarebbero spinti alla cessione delle loro quote al mercato azionario per “fare cassa” che il Governo libererebbe dai vincoli del patto di stabilità e quindi da spendere subito.

 

In questa partita giocherà un ruolo determinante Cassa Depositi e Prestiti che ha annunciato di mettere a disposizione 500 milioni di Euro.

È in atto un'accelerazione della discussione pubblica attraverso una propaganda che induce a ritenere ineluttabile questo processo con i soliti argomenti sull'eccessiva frammentazione delle aziende, la necessità di ridurre gli sprechi e di realizzare aziende di grandi dimensioni in grado di competere sul mercato, anche globale, e di effettuare gli investimenti.

Il reale obiettivo è invece la privatizzazione del servizio idrico e dei servizi pubblici locali e la loro consegna alla grande finanza. Lo dimostrano le operazioni, peraltro fallimentari, di questi ultimi anni anche qui da noi, delle progressive fusioni AEM + AMGA ? IRIDE + ENIA ? IREN [1], come documenta lo studio reso pubblico nella conferenza stampa del 7 dicembre 2012. (video e altri materiali qui) Un esposto alla Corte dei Conti nel gennaio 2013 non ha finora avuto esito.

Lungi dal creare valore in quelle aziende, la finanza speculativa se ne sta impadronendo a danno della Città, degli utenti, dei lavoratori dipendenti dalle aziende stesse.

Con le scelte di questi giorni il Governo espropria i consigli comunali dei loro poteri e allontana le decisioni dal controllo democratico. Oggi serve una gestione dell'acqua, dei rifiuti, del trasporto pubblico locale, dell'energia, prossima ai cittadini e alle amministrazioni locali, per garantirne la trasparenza e la partecipazione nella gestione dei servizi.

Oggi più che mai la scelta del governo non deve essere perseguita. Al contrario è necessario dare seguito alla volontà popolare espressa con il referendum del 2011 e quindi sottrarre l'acqua e i servizi pubblici dalle logiche di mercato e di profitto. 

Nel denunciare la gravità del disegno governativo, dichiariamo sin da subito che ci mobiliteremo per contrastarlo. 

Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua

Comitato Acqua Pubblica Torino

Torino, 8 ottobre 2014

[1] “In un anno la multi utility rossa ha perso in borsa il 76%”, Italia oggi, luglio 2012

 

Scarica questo Comunicato Stampa [.pdf 203 KB]

 

24 settembre 2014 - Il Comune di Torino e il Software Open Source

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Notizie locali
24 Settembre 2014
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Forum italiano dei movimenti per l'acqua

Comitato Acqua Pubblica Torino

c/o Arci - Via Mantova 34 - 10153 Torino

www.acquapubblicatorino.org

acquapubblicatorino@gmail.com

 

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Comune di Torino e Software Open Source



Il Comitato acqua pubblica di Torino non ha risparmiato le critiche all'Amministrazione Comunale ogni qual volta le ha ritenute doverose.
Questo ci permette di esprimere, senza tema di apparire compiacenti,  un giudizio altamente positivo sulla scelta effettuata dal Comune di adottare il Software Open Source in tutti gli uffici comunali.

Ci esprimiamo su questo tema, in quanto sia l'acqua sia la conoscenza, anche quella nella specifica forma del software, sono due beni comuni che vanno trattati come tali e non come merci.
Per chi pensa tale approccio alla conoscenza sia una cosa da nerd o da  neobolscevichi rimandiamo alla lettura di Thomas Jefferson  (citato in J. Boyle “Public Domain” cap. I).

Ci teniamo a fare anche una considerazione: questa scelta, forse inizialmente dettata da una impellente necessità di risparmio, potrebbe essere nel brevissimo termine meno vantaggiosa di quanto sperato, ma sicuramente sarà più vantaggiosa del previsto nel medio e lungo termine perché restituirà all'amministrazione anche il pieno controllo del dimensionamento dell'hardware.

Questa scelta del Comune ha un'altra grande potenzialità: crea la “massa critica” necessaria per il radicamento nel territorio di quelle competenze di cui potranno avvalersi anche piccole e medie imprese, finora titubanti di fronte alla necessità di esplorare da sole un territorio in prospettiva molto vantaggioso. Questo vale tanto per le imprese utilizzatrici finali che per le imprese fornitrici di servizi software  presenti nel territorio.
Auspichiamo, di conseguenza, che, su questo tema, l'amministrazione comunale svolga un ruolo di raccordo e sviluppo per il territorio.  

Il rigore e l'onestà intellettuale che ci hanno portato altre volte a essere estremamente critici nei confronti dell'Amministrazione Comunale ci portano oggi a esprimere, su questa scelta, non un semplice giudizio positivo; ma un giudizio altamente positivo.

Scarica il Comunicato Stampa [.pdf 67Kb]

25 settembre 2014: La riqualificazione dell'Area Thyssen al Caffè Basaglia

Dettagli
Notizie locali
21 Settembre 2014

Pubblichiamo volentieri questa iniziativa promossa dal Circolo L'Aquilone, Legambiente e il Caffè Basaglia sulla riqualificazione dell'Area Thyssen

 

thyssen

Le trasformazioni urbanistiche previste dalla città di Torino riguardano un quartiere, la città, o un intero territorio?

In che modo difendendo la memoria del lavoro, le aree storiche, il verde, migliorando la qualità della vita di un quartiere, si difende un bene comune?


Incontro


25 SETTEMBRE 2014, ORE 21

IN VIA MANTOVA 34
CAFFÈ BASAGLIA

Storico Circolo Arci della Città di Torino

Legambiente Piemonte e il Circolo L’Aquilone di Legambiente organizzano un incontro sulla riqualificazione dell'Area Thyssen

L'intento di questo incontro è duplice:
• da un lato presentare le proposte del Circolo sul progetto di riqualificazione, partendo dalle bonifiche, i rischi di esondabilità della Dora, la viabilità, il Castello di Lucento, il riutilizzo dei capannoni della Fabbrica maledetta e i tentativi di speculazione pensati proprio da chi ha permesso l’eccidio del dicembre 2007.
• Tuttavia siamo convinti che la riconversione dell’area Thyssen debba “uscire” dal contesto di quartiere - Vallette Lucento – e presa in carico dalla città stessa, sia per la complessità e la dimensione di tale operazione che per le novità normative che la Giunta Comunale intende adottare in merito.


In questi mesi, il Circolo, con la collaborazione di cittadini, urbanisti, giovani architetti ha studiato, analizzato, scritto e cercato nei meandri della legislazione tutte le opportunità per ripensare ad un progetto di riqualificazione urbana dove si coniugano lavoro, ambiente, qualità della vita.

Tali suggerimenti, pensati nell’ottica della trasparenza amministrativa sono finalizzati ad individuare tutti gli strumenti atti ad una autentica democrazia partecipativa.

Siamo presuntuosamente convinti che sia stato un lavoro utile, sicuramente da completare, che mettiamo a disposizione di chi è interessato.

Per informazioni - Circolo l’Aquilone/3337579017

Genova, 20 Settembre 2014 - Assemblea macroregionale: "Per il diritto all'acqua contro la privatizzazione dei beni comuni"

Dettagli
Notizie locali
15 Settembre 2014

Forum italiano dei movimenti per l'Acqua

 

Genova, 20 Settembre 2014

Assemblea macroregionale

 

Per il diritto all'acqua

contro la privatizzazione dei beni comuni


Nel corso degli ultimi mesi è sempre più evidente come il Governo attuale, in perfetta sintonia con i governi precedenti, stia perseguendo la mercificazione dei beni comuni, la precarizzazione del lavoro e della vita, la privatizzazione di tutti i servizi pubblici, per non trascurare il restringimento dei diritti e della democrazia mediante gli attacchi alla Costituzione con le annunciate riforme istituzionali.

La battaglia per il diritto all'acqua, che il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua porta avanti da quasi 10 anni, si inserisce esattamente in questo contesto e ne ha saputo cogliere i limiti e le debolezze, riuscendo ad ottenere diverse vittorie, a partire da quella referendaria.
E' altrettanto evidente, però, che anche nella nostra battaglia rischiamo di essere costretti ad una posizione difensiva, dovuta ad un nuovo, profondo e determinato attacco, che il Governo intende mettere in campo a partire dall'autunno attraverso il rilancio delle privatizzazioni su larga scala.
Un processo che dovrebbe portare ad una riduzione delle aziende partecipate dagli Enti Locali “da 8 mila a mille”, per usare lo slogan governativo, mediante fusioni e incorporazioni in cui le grandi multiutilities rappresenteranno i poli aggregativi, oltre alla collocazione in borsa delle quote azionarie dei comuni. Ciò si configura di fatto come un’operazione lobbistica, estranea agli interessi collettivi e che allontana le decisioni dal controllo democratico. Oggi, invece, serve una gestione dell'acqua, dei rifiuti, del trasporto pubblico locale, dell'energia, prossima ai cittadini e alle amministrazioni locali, per garantirne la trasparenza e la partecipazione nella gestione dei servizi.
Una strategia, questa, figlia delle solite politiche che, con la scusa della riduzione del debito, punta a mettere sul mercato ciò che appartiene a tutte e tutti, producendo una gravissima lesione e compressione dell'autonomia degli Enti Locali, un attacco frontale ai diritti delle cittadine e dei cittadini, una generalizzata privatizzazione e finanziarizzazione dei beni comuni, una rinnovata aggressione all'ambiente e agli ecosistemi. Tutto ciò ha già preso forma con il nuovo decreto "Sblocca Italia" e si concretizzerà definitivamente nella prossima legge di stabilità.

Crediamo sia determinante rilanciare una visione alternativa, costruire un'alleanza sociale per i beni comuni che, a partire dalla valorizzazione delle campagne proprie del movimento per l'acqua, dia vita ad una mobilitazione sociale diffusa e ampia.

Per tutte queste ragioni invitiamo tutte e tutti a partecipare all'assemblea macro-regionale (Valle D'Aosta, Lombardia, Liguria, Piemonte, Toscana) del movimento per l'acqua che si terrà a Genova sabato 20 settembre. Per avviare un confronto, anche insieme ad altre realtà che si battono per i beni comuni, su quali proposte, strumenti e iniziative mettere in campo che siano in grado di rispondere efficacemente alla sfida che ci si pone davanti, per impedire la vendita di ciò che a tutte e tutti appartiene e costruire le basi per un altro modello sociale, fondato sulla riappropriazione sociale dei beni comuni e sulla gestione partecipativa degli stessi.


Programma

ALTROVE - TEATRO DELLA MADDALENA
PIAZZETTA CAMBIASO 1 – GENOVA (centro storico)

SABATO 20 SETTEMBRE, ORE 10 - 17


Ore 10.00-13.30 - Assemblea “Per il diritto all'acqua contro la sua privatizzazione”

Ore 10.00-10.45 

- Saluti del Comitato Acqua Bene Comune di Genova

Interventi programmati:
- La legge regionale ligure d'iniziativa popolare per l'acqua bene comune (Alberto Dressino - Comitato Promotore)
- Accesso all'acqua: le ragioni di un diritto fondamentale in Costituzione (Alice Cauduro – Comitato Acqua Pubblica Torino)
- Costruire le gestione partecipativa e democratica dell’acqua (Comitato Acqua Pubblica Torino)
- A partire dagli strumenti (Osservatorio popolare) e dalle campagne (Obbedienza civile, ripubblicizzazione) del movimento per l'acqua, per contrastare i nuovi processi di privatizzazione e finanziarizzazione dell'acqua e dei beni comuni (Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua)

Ore 10.45-13.30
Discussione generale

Ore 13.30-14.30 - Pausa pranzo

Ore 14.30-17.00 – Assemblea “Verso una campagna contro la privatizzazione e la finanziarizzazione dei beni comuni”
Come rafforzare i nessi e costruirne nuovi con le realtà sociali, a partire dalla costruzione della “scuola dei beni comuni”, per costruire una campagna contro la privatizzazione e la finanziarizzazione dei beni comuni.

 Segreteria Operativa Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua
Via di S. Ambrogio n.4 - 00186 Roma
Tel. 06/6832638; Fax. 06 68136225
e-mail: segreteria@acquabenecomune.org / Sito web: www.acquabenecomune.org

 

Scarica il programma [pdf 92 KB]



Volantino settembre 2014: CARA SMAT, NON TI VOGLIAMO PIU’…SPA

Dettagli
Notizie locali
08 Settembre 2014

Volantino settembre 2014

Scarica il volantino (.pdf 222 Kb)

 

CARA SMAT, NON TI VOGLIAMO PIU’…SPA

Cosa succede alla nostra acqua?

Dopo ben 3 anni trascorsi dal referendum del Giugno 2011 ad oggi, la SMAT restituisce finalmente agli utenti la “remunerazione del capitale”, cioè il profitto garantito per i gestori abrogato dal referendum ma che continuiamo a pagare nelle nostre bollette. Lo fa però poco e male:

- solo per il per periodo 21 Luglio – 31 Dicembre 2011;
- solo per una quota fissa di 8,68 euro indipendentemente da quanto pagato; effettivamente dagli utenti;
- solo alle utenze domestiche, ESCLUDENDO ARBITRARIAMENTE COMMERCIANTI, ARTIGIANI, UTENZE INDUSTRIALI

I bilanci SMAT evidenziano profitti eccessivi: quello del 2013 chiude con addirittura € 42 milioni di utile spremuto dalle nostre bollette dell’acqua.
Invece di abbassare le tariffe, SMAT recupera così ulteriori soldi applicando un conguaglio in 3 rate per il periodo 2008-2012 con il consenso dei Comuni rappresentati nell’Autorità d’Ambito “ATO3 Torinese”

Una logica da manuale Cencelli detta la composizione del suo consiglio di amministrazione:

le cosiddette “porte girevoli” tra chi ricopre incarichi politici e amministrativi  sono la prassi. Ultimo acquisto: il capogruppo PD della Provincia, fiero avversario della trasformazione di Smat in azienda pubblica, passato dai banchi di un consiglio provinciale in dismissione alla poltrona del Consiglio di Amministrazione SMAT.

Poichè i Comuni soci Smat hanno la responsabilità politica dell’operato dell’azienda, chiediamo loro di non avvallare comportamenti arbitrari e poco trasparenti: finché sarà gestita da una Società per Azioni la nostra acqua sarà trattata come una merce dalla quale estrarre profitti e non come un Bene Comune da gestire con trasparenza ed efficienza, con criteri di solidarietà, equità, tutela della risorsa naturale e dell’ambiente.

Per questi motivi continueremo ad agire insieme al Forum Italiano dei Movimenti per l’acqua per il rispetto integrale dei referendum del 2011 e per la trasformazione di SMAT in azienda speciale: una società giuridicamente pubblica e partecipata dai suoi cittadini e lavoratori.

fuori l’acqua dal mercato, fuori i profitti dall’acqua.

Altri articoli …

  1. 2 settembre 2014 - Alla Funzione Pubblica CGIL
  2. 30 agosto 2014: C.S. Vile incendio doloso alla Cavallerizza Reale
  3. 23 Agosto 2014 - Proiezione di Water Makes Money
  4. 15 luglio 2014 - Ai Sindaci dell’area torinese denominata Città Metropolitana

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