
Ormai è chiaro ed evidente che per i nostri Consiglieri/e comunali la partecipazione dei torinesi alla formazione delle decisioni che li riguardano non è un diritto sancito dallo Statuto della Città ma un fastidio da evitare.
Benché gli strumenti legali e amministrativi per esercitare concretamente la partecipazione dal basso non manchino (istanze, petizioni, proposte di deliberazione e di referendum di iniziativa popolare) i torinesi che vi ricorrono hanno raramente la soddisfazione di vederli accogliere o respingere da parte dei consiglieri/e comunali.
Così proposte d’iniziativa popolare sull’acqua bene comune, sulla proprietà e gestione dei servizi pubblici locali, sul verde pubblico, sull’ambiente fino all’apartheid dell’acqua praticato in Israele contro i palestinesi, restano da anni nel limbo dell’ordine del giorno del Consiglio comunale ma non vengono mai poste in votazione per essere approvate o respinte.
La stessa Presidente del Consiglio comunale, che dovrebbe garantire la correttezza della procedura di esame delle proposte fino alla conclusione con il voto, si limita al primo atto della loro presentazione e le abbandona poi al disinteresse e inerzia dei consiglieri/e.
Denunciamo con forza questa vergognosa assenza di democrazia nell’istituzione comunale che dovrebbe essere più vicina ai cittadini/e e chiediamo che gli eletti/e applichino e rispettino le norme esistenti a garanzia della partecipazione popolare alla cosa pubblica.
Torino, 28 settembre 2025
Acmos, Attac Torino, Comitato Acqua Pubblica Torino, Comitato di difesa del Parco della Pellerina, Fridays for Future, Laboratorio Manituana, Salviamo il Paesaggio, Volere la Luna
Contatti: Comitato provinciale Acqua Pubblica Torino –
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Pubblichiamo questo documento sullo stato dell'arte delle attività del comitato, a partire dalla nostra delibera "Salvare l'Acqua per Salvare il Futuro" ma con riferimenti anche alle connessioni che si sono sviluppate in questi anni con altre rivendicazioni tese tutte alla costruzione di un modello alternativo di società.
Ci auguriamo che possa essere un utile approfondimento. Buona lettura.


CALENDARIO VOLANTINAGGI
4 maggio ore 10.30 parrocchia s. damiano via millelire 51:
10 maggio ore 10 mercato piazza della Vittoria
11 maggio ore 10 Beati Parroci via Monte Cengio 8, ore 11 parrocchia S.Luca via Negarville
Sabato 17 Maggio mercato corso Svizzera
18 Maggio ore 11, parrocchia Vianney, corso benedetto croce 4
24 Maggio mercato via Principi d’Acaja (piazza Benefica)
25 maggio, ore 11,15 parrocchia Ascensione Via Bonfante 3
Mercato di piazza Foroni: Mariangela e Maria Cristina concordano tra loro per un volantinaggio in settimana

Il bene comune più prezioso è l’acqua, senza il quale non c’è vita.
La legge conferisce al Consiglio comunale di Torino il potere di governo del Servizio Idrico e di controllo sulla SMAT, l’Azienda che lo gestisce, controllo analogo a quello esercitato sugli uffici comunali.
Ma i nostri amministratori comunali non adempiono a questi compiti:
- lasciano che la rete idrica SMAT sprechi oltre 100 milioni di metri cubi d’acqua l’anno dalla fonte di prelievo al contatore (dal contatore al rubinetto la responsabilità è dell’utente)
- non chiedono a SMAT un piano di sostituzione delle tubature obsolete (alcune risalgono a fine ‘800) e accettano invece che spenda 120 milioni di euro in congegni elettronici per individuare le perdite che ci sono già
- consentono l’esternalizzazione della progettazione non solo preliminare ma anche definitiva ed esecutiva delle opere idriche, rinunciando a un grande patrimonio di conoscenze e competenze interne a SMAT
- si fanno scudo del fatto che il metodo tariffario è definito da Arera, ma sono i Sindaci in seno all’ATO che devono approvare la tariffa. Proprio i Sindaci hanno il dovere, all’interno del quadro definito da Arera, di non tenere conto di quelle voci discrezionali come il conguaglio per acqua non consumata, la morosità colpevole, gli oneri finanziari che non costituiscono i costi del servizio previsti dalle leggi italiane ed europee. Più elevate sono le voci discrezionali, più aumentano le tariffe e più aumenta l’utile per il gestore!
- non si chiedono perché a Milano il costo di 150 mc d’acqua all’anno è di € 160,13 (il più basso d’Italia) mentre a Torino è di oltre il doppio: € 382,71. (Federconsumatori “XVI indagine nazionale sulle tariffe del Servizio Idrico Integrato 2024” del 4 febbraio 2025.)
Da anni il movimento dell’acqua di Torino sollecita gli amministratori comunali a intervenire. Da ultimo si è sostituito a loro e assieme ad altri movimenti e gruppi di base, utilizzando lo strumento di partecipazione della delibera di iniziativa popolare, ha raccolto migliaia di firme di cittadini per indirizzare SMAT a risolvere i problemi sopra citati. Ma l’iter è quanto mai lungo e inconcludente.
Il Comune di Torino ha bisogno di un sindaco, assessori e consiglieri volonterosi e competenti, con una visione sul futuro della città, non di burocrati che, limitandosi a gestire stancamente il presente, finiranno per dilapidare il Bene Comune Acqua.
ACMOS, Assemblea NOTAV Torino e Cintura, Attac Torino, Co.Mu.Net, Comitato Acqua Pubblica Torino, Comitato Difesa del Parco della Pellerina, Ecologia Politica, Fridays for Future Torino, Extinction Rebellion Torino, Laboratorio Manituana, Rifiuti Zero Piemonte, Salviamo il Paesaggio, Volere la Luna
Contatti: Comitato provinciale Acqua Pubblica Torino –