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Quivis de populo: il potere del mercato vs la gente comune

Dettagli
Notizie locali
23 Aprile 2014

 

Dona Ora!

Volantino

Accesso alla giustizia amministrativa: A(c)quale costo? - un contributo del Comitato Acqua Pubblica Torino

Leggi la Sentenza del Consiglio di Stato

Leggi la Sentenza del TAR Piemonte

 

Scarica il volantino FRONTE [jpg, 4 Mb] e RETRO [jpg, 3Mb]

La Giunta comunale di Torino ha aspettato 3 anni per tradire il Referendum

Dettagli
Notizie locali
02 Aprile 2014
logo comitato

 

Forum italiano dei movimenti per l'acqua

Comitato Acqua Pubblica Torino

c/o Arci - Via Mantova 34 - 10153 Torino

www.acquapubblicatorino.org

acquapubblicatorino@gmail.com

 

logo obbedienza civile

 

La Giunta comunale di Torino ha aspettato 3 anni per tradire il Referendum


Il 25 marzo ha approvato la delibera che impapocchia Statuto e Convenzione SMAT per far credere di applicare l’esito referendario ma in realtà per mascherare l’intenzione inconfessata e impopolare di vendere, prima o poi, anche la SMAT dopo AMIAT, TRM e GTT.

Nel frattempo però, diversi Consigli comunali hanno già deliberato la Trasformazione di SMAT in Azienda Speciale consortile di diritto pubblico, applicando così il Referendum, nel rispetto della volontà popolare e della  democrazia.

Sono esempi positivi, che il Comune di Torino dovrebbe imitare e pertanto:

- smettere di risucchiare gran parte degli utili SMAT per pagare i propri debiti, costringendo l’Azienda a indebitarsi a sua volta con le banche

- accertare la responsabilità delle perdite di oltre 3 milioni di euro nell’avventura di Palermo, e pretendere il dovuto risarcimento

- verificare su quale mandato il Consiglio di Amministrazione SMAT  ha lanciato insieme a IREN, un’Offerta Pubblica di Acquisto del 38% di  SAP- Società Acque Potabili per complessivi 14,5 milioni di euro,

- rendersi conto che SMAT non è un bancomat da cui prelevare altri ingenti capitali per il riacquisto delle sue azioni ora detenute da FCT, CIDIU e altri, come prevede un apposito emendamento (Allegato 2) alla delibera in argomento.

Sfidiamo l’Autorità d’Ambito Torinese ATO3 – che gestisce il Sistema Idrico Integrato della nostra provincia, e il presidente della Provincia che lo presiede, nonché il  Sindaco di Torino, quale rappresentante della maggior parte di proprietà – a dimostrare di aver dato a SMAT un qualsiasi indirizzo rispetto all’appalto di Palermo e all’OPA su SAP

Sfidiamo il Sindaco e i consiglieri comunali di Torino,  il Comune azionista di maggioranza di SMAT,  a dimostrare di aver esercitato i poteri di indirizzo e controllo sulla SMAT conferiti loro dall’Art. 42 della Legge 267/2000 Testo Unico degli Enti Locali.

Non risulta che questa legge sia già stata rottamata, ma i ruoli sono ormai capovolti: il Consiglio d’amministrazione decide, il Consiglio comunale ratifica.

Ecco perché si vuole conservare SMAT nella forma giuridica della SPA di diritto privato e non la si vuole trasformare  in Azienda Speciale consortile di diritto pubblico che non potrebbe effettuare queste operazioni finanziarie all’insaputa e senza il consenso dei Comuni consorziati.

I Consiglieri comunali di Torino sono ancora in tempo a rispettare le regole democratiche e la volontà popolare espressa dal Referendum del 2011 seguendo l’esempio dei Consigli comunali di Avigliana, Busano, Bussoleno, Chiomonte, Chivasso, Comunità Montana Valle Susa e Val Sangone, Nichelino, Rivalta,  San Didero, Torre Canavese, Venaus, Villar Dora, Villar Focchiardo che hanno già approvato – e altri stanno approvando -  la deliberazione di Trasformazione di SMAT in Azienda Speciale consortile di diritto pubblico perché l’acqua non è una merce e perciò la sua gestione deve essere pubblica e partecipativa senza scopo di lucro.

Torino, 2 aprile 2014

Il Comitato Acqua Pubblica Torino non si identifica né può essere accomunato ad alcuna lista elettorale regionale

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Notizie locali
01 Aprile 2014
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Forum italiano dei movimenti per l'acqua

Comitato Acqua Pubblica Torino

c/o Arci - Via Mantova 34 - 10153 Torino

www.acquapubblicatorino.org

acquapubblicatorino@gmail.com

 

logo obbedienza civile

 

Il Comitato Acqua Pubblica Torino non si identifica né può essere accomunato
ad alcuna lista elettorale regionale


Il Comitato Acqua Pubblica Torino è stato invitato a partecipare alle prime riunioni per valutare su quali basi e con quali modalità costituire, in vista delle prossime elezioni regionali, una lista alternativa a quelle del centro-destra, centro-sinistra, Movimento 5 Stelle e - inserendosi nella scia aperta dalla Lista Tsipras (L’altra Europa) - rappresentare le istanze emerse in questi anni dalle battaglie dei movimenti per la difesa della Costituzione, del territorio, per una corretta gestione dei rifiuti, per la sanità, i trasporti pubblici e, in genere, i beni comuni.
Il Forum Italiano dei Movimenti per l’acqua – di cui il Comitato fa parte integrante - da tempo riconosce il profondo degrado della democrazia e della legalità che caratterizza questa fase storica nel nostro Paese, con una crisi economica dalle devastanti conseguenze sociali e una classe dirigente che, per malafede o per inadeguatezza culturale, continua a prendere decisioni che questo contesto non potranno che aggravare.
A cercare di contrastare questa deriva, da anni operano sul territorio movimenti che hanno per protagoniste persone che provengono da storie diverse, che mettono al servizio di un'idea tempo, intelligenza, energie fisiche, e che cercano (e a volte ottengono, come insegna l’esperienza referendaria) di conquistare il consenso della più ampia platea possibile, al di là di angusti steccati ideologici.
In queste esperienze vi è una visione alternativa a quella dominante, e ha quali elementi cardine la costruzione di una società fondata sui beni comuni e non sul profitto di pochi, sulla partecipazione popolare, sul rispetto dei diritti e sulla concreta possibilità di esercitarli, su un popolo di cittadini e non di sudditi. Elementi che non sono vuote enunciazioni di principio, perché vogliono essere supportati dalla condivisione dei contenuti, da una costante elaborazione culturale, dall'individuazione chiara di problemi e cause, dallo studio e dalla proposta di soluzioni concrete, dalla credibilità derivante dalla pratica politica portata avanti in questi anni.
Questa impostazione ci fa valutare con perplessità l’iniziativa in corso.
Riconoscendo l’importanza di unire soggettività diverse, con un percorso che nasca dal basso, riteniamo che la definizione consensuale di un progetto che non sia un manifesto elettorale richieda tempi adeguati , ed una prospettiva quantomeno di medio periodo. Va infatti elaborato un programma che, avendo come protagonisti i movimenti e le associazioni, coinvolga i cittadini sui concreti problemi che impattano sulla loro vita quotidiana, costruendo insieme le possibili soluzioni, avendo come base di partenza quegli elementi cardine di cui si è detto.
Realizzare tutto questo nel breve spazio che intercorre da qui alle prossime elezioni regionali ci pare francamente poco credibile.
Considerato quanto sopra, non abbiamo ritenuto utile né opportuno partecipare alle attività per la definizione della lista (simbolo, candidature, ecc..).
Abbiamo dato invece la disponibilità a partecipare al dibattito sul programma, dando il contributo che deriva dalla nostra esperienza di questi anni, nell’ottica però di iniziare un percorso che abbia le caratteristiche sopra esposte e che guardi, quindi, non tanto alla scadenza elettorale immediata ma a tempi che consentano di realizzare un progetto che parta dal basso, senza alcuna etichettatura, e che trovi nella condivisione di idee e azioni basi solide per costituire una reale e credibile alternativa.

Torino, 1 aprile 2014

Il TAR respinge il ricorso sulla tariffa dell'acqua AEEG

Dettagli
Notizie locali
29 Marzo 2014


AEEG e Forum italiano dei movimenti per l'acquaComunicato stampa


La mobilitazione continua

Oggi è stata diffusa la sentenza del TAR Lombardia con cui si stabilisce che il ricorso promosso dal Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua e Federconsumatori contro il metodo tariffario del servizio idrico elaborato dall'Autorithy per l'Energia Elettrica e il Gas non è stato accolto.

Prendiamo atto delle motivazioni della sentenza, ma ci tocca constatare che la lettura prodotta dal TAR Lombardia è appiattita sulla teoria economica dominante riproponendo l'assunto per cui il servizio idrico è sottoposto alle logiche del mercato e del profitto.

Come movimento per l'acqua ci teniamo, quindi, a denunciare la gravità di questa decisione in quanto assume un significato che va ben al di là del contenuto specifico del ricorso e attiene maggiormente a principi quali il rispetto degli strumenti di democrazia diretta garantiti dalla Costituzione, ovvero il referendum, e il rispetto della volontà popolare. Infatti, ribadiamo che il metodo tariffario predisposto dall'AEEG viola palesemente l'esito del secondo referendum sul servizio idrico del giugno 2011, quello che ha abrogato la remunerazione del capitale investito nelle tariffe.

Come movimento per l'acqua proseguiremo la mobilitazione e le campagne volte alla piena e reale attuazione degli esiti referendari, attraverso la Campagna di Obbedienza Civile e quella per la ripubblicizzazione del servizio idrico, e valuteremo, entro breve, l'opportunità di ricorrere in Consiglio di Stato.
Roma, 27 Marzo 2014.


Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua



Ufficio Stampa Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua
Via di S. Ambrogio n.4 - 00186 Roma
Tel. 06 6832638; Fax.06 68136225 Lun.-Ven. 10:00-19:00; Cell. 333 6876990
e-mail: ufficiostampa@acquabenecomune.org
Sito web: www.acquabenecomune.org - www.obbedienzacivile.it

Depositata la legge nazionale per l'acqua pubblica e partecipata

Dettagli
Notizie locali
22 Marzo 2014

 

 

 

brocche acquaComunicato stampa

Depositata la legge nazionale per l'acqua pubblica e partecipata
Una legge in attuazione dei referendum 2011



Il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua è lieto di poter comunicare che ieri, giovedì 20 Marzo, è stato depositato, presso la Camera dei Deputati, il testo aggiornato della legge di iniziativa popolare, presentato nel 2007, "Principi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque e disposizioni per la ripubblicizzazione del servizio idrico". Tale fatto assume un valore aggiunto e una grande valenza politica poichè avviene, sostanzialmente, in occasione della Giornata Mondiale per l'Acqua (22 Marzo 2014).
Infatti, all'inizio dell'attuale legislatura, ci siamo adoperati affinchè nascesse l'intergruppo parlamentare "Acqua Bene Comune" che si ponesse come obiettivo prioritario la condivisione di quel testo e poterlo ripresentare alla discussione parlamentare.

Il testo della proposta di legge è stato depositato attraverso la sottoscrizione di decine di parlamentari afferenti a diverse forze politiche (Movimento 5 Stelle, Sinistra Ecologia e Libertà, Partito Democratico) in armonia con lo spirito che ha portato alla costituzione dell'intergruppo Acqua Bene Comune, al quale hanno aderito più di 200 parlamentari.

La presente proposta di legge risponde, quindi, all'urgenza di dotare il nostro paese di un quadro legislativo unitario rispetto al governo delle risorse idriche come bene comune, introducendo modelli di gestione pubblica e partecipata del servizio idrico,procedendo da subito alla ripubblicizzazione dello stesso.

Tale testo, dunque, scaturisce dalla necessità di un cambiamento normativo nazionale e risulta essere la reale e concreta attuazione dell'esito referendario, che segni una svolta radicale rispetto alle politiche, che hanno fatto dell'acqua una merce e del mercato il punto di riferimento per la sua gestione.

Chiediamo quindi che il Parlamento avvii da subito la discussione di questa legge proprio nel rispetto della volontà popolare chiaramente espressa dalla maggioranza assoluta del popolo italiano con i referendum del 2011, perchè ancora una volta si scrive acqua ma si legge democrazia.

Roma, 21 Marzo 2014.

Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua

 

 

 

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Siamo il comitato locale torinese del Forum italiano dei movimenti per l'Acqua.

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