Forum italiano dei movimenti per l'acqua

Comitato provinciale Acqua Pubblica Torino

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L’avventatezza di SMAT

La lettera di SMAT al Comune di Nichelino,  fatta pervenire prima della votazione del 30 novembre 2013  in Consiglio Comunale sulla trasformazione di Smat SpA in Azienda Speciale Consortile, è a dir poco sconcertante.

In questa lettera, indirizzata al Sindaco, al Presidente del Consiglio Comunale e ai Capigruppo, SMAT chiede  “di sospendere la votazione su una proposta di delibera”.

È veramente sconcertante che gli amministratori di una SpA pretendano di imporre la propria volontà alla proprietà (o parte di essa pro quota), stravolgendo il rapporto di mandato che li vincola  ai soci proprietari.

Sfidiamo chiunque a trovare simili precedenti nella vita delle società per azioni, che per molti, troppi, pubblici  amministratori sono l'alfa e l'omega della modalità di gestione dei pubblici servizi.

Per inciso saremmo curiosi di conoscere il parere di Confindustria su questa visione fantasiosamente innovativa della modalità di funzionamento delle SpA.

La lettera di SMAT è grave anche sotto lo specifico profilo della gestione dei servizi pubblici, poichè a Smat SpA è stata  affidata senza gara la gestione del servizio idrico in quanto su di essa i Comuni esercitano (o dovrebbero esercitare) quel “controllo analogo”  a quello esercitato sui propri uffici, che il diritto comunitario reputa indispensabile presupposto per l'affidamento diretto, cosiddetto in house providing.

La lettera di SMAT è un esempio lampante di come questo controllo analogo sia non solo evaporato ma addirittura rovesciato: è il controllato che controlla il controllore.

Viene spontaneo chiedersi se, al vertice di Smat, si è consapevoli della pericolosità di questo gioco a rimpiattino con il diritto comunitario la cui posta è l'affidamento diretto del servizio.

Occorre ricordare che l'in house, come applicato in Italia, è frutto più della giurisprudenza della Corte di Giustizia che di esplicite prescrizioni normative.

Tutto questo dimostra ancora una volta che la questione sottostante alla difesa dell'acqua pubblica è la democrazia.

La rappresentanza della volontà dei cittadini attraverso istituzioni democratiche, come i Consigli Comunali, viene delegittima da gesti come quello di SMAT, contribuendo alla perdita di credibilità delle istituzioni nella coscienza dei cittadini.

Torino, 1 dicembre 2013

 

SMAT chiude l’acqua agli inquilini di via Arquata: è la legge del mercato

L’acqua è un bisogno? Sì, un bisogno essenziale: senz’acqua non si vive.
Chi può soddisfare questo bisogno?
Il Comune di Torino ha risposto: il mercato, attraverso la Società per azioni SMAT che opera a scopo di lucro, secondo il diritto privato.
Quindi : SMAT fornisce l’acqua solo a chi paga.
Niente soldi? --> niente acqua = via Arquata

L’ONU ha dichiarato invece che l’acqua è un diritto umano universale e che ad ogni essere umano vanno garantiti almeno 50 litri d’acqua al giorno per poter sopravvivere. Il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua è impegnato da anni perché questo diritto sia garantito in Italia, Europa e nel mondo dove 1 milione e mezzo di persone non ha ancora accesso all’acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari.

L’acqua è un diritto
Applicare questo principio universale a Torino significa per intanto che SMAT non deve chiudere i contatori di via Arquata ma garantire a quegli abitanti almeno i 50 litri d’acqua al giorno per persona previsti dall’ONU. Ma questa non è ovviamente la soluzione.

Se l’acqua è un diritto, SMAT deve cambiare natura giuridica e perseguire non più il profitto ma diventare un’Azienda Speciale di diritto pubblico allo scopo di garantire a tutti gli abitanti il diritto all’acqua, in modo efficiente e trasparente.
Gli utenti devono certo concorrere ai costi di gestione del Servizio Idrico ma le morosità incolpevoli, come quelle presenti in via Arquata, non vanno perseguite secondo le leggi del mercato e del profitto, ma con interventi di solidarietà collettiva a partire dall’utilizzo degli utili che SMAT oggi distribuisce ai suoi azionisti.

Torino deve affermare non solo a parole, ma con scelte politiche chiare, che l’acqua è un diritto umano universale che una società per azioni di diritto privato come è attualmente SMAT non garantisce. Per questo il Comitato Acqua Pubblica Torino chiede che venga finalmente approvata la trasformazione di SMAT SPA in Azienda Speciale consortile di diritto pubblico, come previsto dalla Delibera di Iniziativa Popolare firmata da migliaia di cittadini torinesi, attualmente in discussione nel Consiglio Comunale di Torino.

Fuori l’acqua dal mercato - Fuori i profitti dall’acqua

Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua – Comitato Acqua Pubblica Torino
Via Mantova 34 – 10153 Torino – www.acquapubblicatorino.org – tel. 388 8597492

Volantino novembre 2013

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Il Convegno reloaded

Invito al Convegno BIS - “Ripubblicizzare si può, ripubblicizzare si deve”
A chi non aveva potuto partecipare al Convegno del 21 settembre
A quell* di noi che per far “funzionare” il convegno hanno dovuto rinunciare a seguirne i lavori
A chi vuole ringraziare le impareggiabili Incursioni Saporite offrendo loro una cena nella quale sono “servite a tavola”
A chi è interessat* a rivedere insieme i contributi alla nuova fase del nostro impegno per l’Acqua Bene Comune a Torino

Lunedì 4 novembre alla Trattoria degli Imbianchini
Via Lanfranchi 28– Torino

Ore 19,30 : cena in onore delle Incursioni Saporite
Ore 21: Proiezione degli interventi di Stefano Rodotà, E.Lobina, M.Tutino, R. Balzani… e altr*

Per favore, prenotate entro sabato 2 novembre
con un sms al n. 388 8597492 o una mail a: info@acquapubblicatorino.org