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SMAT S.p.A. ritorni ad essere la nostra azienda idrica d’avanguardia

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Notizie locali
20 Luglio 2022

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SMAT S.p.A. ritorni ad essere la nostra azienda idrica d’avanguardia

Progettazione interna delle grandi opere - Sostituzione della rete idrica colabrodo

Tariffa equa e trasparente

 

Il 30 giugno 2022 l’Assemblea dei Sindaci dei Comuni soci SMAT S.p.A. ha approvato il bilancio 2021 dell’azienda, chiuso con un utile netto di 34,195 milioni di euro, ripartiti per l’80% a SMAT stessa per gli investimenti, e il residuo dividendo di 1,33 euro/azione ai Comuni Soci (pari a 6,5 milioni) per servizi finalizzati alla tutela dell’ambiente”. Il Comune di Torino, azionista di maggioranza con n. 3.231.679 azioni, incasserà così ben 4.298.133,07 euro, un ulteriore contributo dei cittadini al bilancio comunale tramite la bolletta dell’acqua. Lo stesso vale per tutti gli altri 300 Comuni soci SMAT, in proporzione alle azioni SMAT possedute.

Abbiamo sempre ritenuto inaccettabile questa forma di tassazione indiretta e non trasparente, perché gli utili realizzati da SMAT S.p.A. provengono anche da voci “anomale” inserite nella tariffa idrica come il conguaglio = si paga anche l’acqua non consumata, la morosità = colpevole e incolpevole, pagata in percentuale annua da tutti gli utenti; e gli oneri finanziari con i quali gli algoritmi di ARERA hanno ripristinato il profitto abrogato dal Referendum. Sono costi che non rientrano nel full cost recovery = recupero totale dei costi di gestione e di investimento, che per legge nazionale ed europea il gestore idrico recupera in tariffa.

Il 28 luglio prossimo la stessa Assemblea dei Comuni Soci SMAT S.p.A. si riunirà nuovamente per procedere alla nomina di un membro del Consiglio d’Amministrazione che dovrebbe poi ricoprire la carica vacante da più di un anno di Amministratore Delegato. Se, come corre voce, si trattasse di una risorsa interna, avrebbe il vantaggio di conoscere sia l’azienda sia il territorio servito da SMAT. Ed è sperabile che ambisca anche al recupero sollecito e al potenziamento delle capacità tecniche e progettuali dell’azienda, limitando al massimo le esternalizzazioni, comprese le progettazioni alle aziende appaltatrici.

In tal senso chiediamo che si esprima il Consiglio comunale di Torino, con una delibera di indirizzi a SMAT S.p.A. a conferma non solo della missione di servizio idrico pubblico, universale, efficiente e senza fini di lucro, ma anche della priorità di programmazione di interventi strategici per far fronte all’emergenza siccità che non è provocata solo dalla crisi climatica ma anche dall’entità degli sprechi idrici che denunciamo da anni anche per il nostro territorio.

E un’altrettanto chiara posizione chiediamo che venga assunta per abolire dal calcolo della tariffa idrica le voci “anomale” - che abbiamo documentato da ultimo alla Commissione Servizi Pubblici Locali nell’audizione del 16 giugno scorso -  e ottenere così una riduzione della tariffa dell’acqua.

Torino, 20 luglio 2022

GTT: le OO.SS. nel Consiglio di Amministrazione?

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Notizie locali
12 Maggio 2022

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 I torinesi hanno appreso dalla stampa che il Sindaco della Città intende cooptare un rappresentante dei lavoratori nel Consiglio di Amministrazione di GTT.

E perché non anche un rappresentante degli utenti? Altrettanto insoddisfatti e scontenti della gestione GTT e fortemente interessati a una rete moderna, diffusa ed efficiente di trasporto pubblico, con più mezzi, più corse e più fermate che facciano sparire gli affollati capannelli di attesa alle pensiline e inducano l’automobilista a preferire il mezzo pubblico.

 Le OO.SS. nicchiano, propongono l’avvio di un confronto sul tema.

Confronto che non può prescindere dalla constatazione che l’attuale forma societaria di diritto privato per la gestione dei servizi pubblici è del tutto inadeguata.

Riteniamo sia necessario, non fosse che per onestà intellettuale,  che il futuro confronto comprenda anche l’ipotesi di un’Azienda Speciale di diritto pubblico che, con la sua autonomia organizzativa, consente la sperimentazione di forme di partecipazione dei lavoratori e dei cittadini utenti senza imbrigliarla nello stretto ruolo di rappresentati, seppure indiretti, del capitale azionario.  Ruolo che il codice civile, da sempre, pone a tutela della remunerazione del capitale.

Ricordiamo che l’Azienda Speciale è una figura esistente nel nostro ordinamento che viene rifiutata per motivi puramente ideologici, quando non per favorire potentati privati. E che forme societarie analoghe all’Azienda Speciale sono ampiamente diffuse negli altri paesi europei, nel settore del trasporto citiamo solo Parigi: la RATP è un établissement public de caractère industriel et commercial dove anche EAU DE PARIS è un service en régie.

Del resto il Regolamento Europeo 1370 del 2007 (immediatamente applicabile) è stato approvato proprio per permettere alle amministrazioni locali di sottrarre il Trasporto Pubblico Locale ad un mercato (così tanto amato dai nostri amministratori) sempre più finanziarizzato e speculativo.

Per una volta proviamo ad essere più europei, veramente!

Torino, 12 maggio 2022

GTT

"Image" di justCRONO è licenziata come CC BY-NC-ND 2.0 .

 

Giù le mani da SMAT

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Notizie locali
27 Marzo 2022

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Che IREN voglia mettere le mani su SMAT non è una novità. Lo diceva già 20 anni fa l’allora Amministratore Delegato di IRIDE ing. Garbati.

È la politica che IREN sta perseguendo nel Nord Ovest, a Vercelli come ad Asti, Cuneo e Novara, per controllare il mercato dell’energia, dei rifiuti, del gas e anche dell’acqua: per accaparrarsi non solo la gestione delle aziende idriche locali ma anche le fonti dei loro acquedotti, sempre più preziose in tempi di siccità e di cambiamento climatico.

Gestendo l’acqua come merce e non come bene comune SMAT fa un sacco di soldi. Solo gli incapaci e i corrotti non ci riescono.

IREN di soldi ha un grande bisogno, anche se sembra uscita dalle difficoltà degli scorsi anni che l’avevano addirittura costretta ad intaccare le riserve per pagare un po’ di cedole agli azionisti.  Non l’hanno certamente aiutata le manovre finanziare dissennate della maggioranza Appendino che prima ha venduto a basso prezzo un consistente pacchetto di azioni IREN  e poi  lo ha riacquistato a un prezzo molto maggiore.

È di questi giorni la denuncia del Sindaco di Torino della  pessima gestione della Nettezza Urbana da parte di IREN che si è già mangiata AMIAT e la gestisce.

I vertici IREN lascino stare SMAT e comincino ad occuparsi di questo problema sanitario e ambientale che  degrada Torino, umilia i lavoratori ex-AMIAT e  indigna i torinesi costretti a pagare esose bollette per un servizio sempre peggiore.

È la dimostrazione che i criteri e le logiche del mercato e del profitto sono incompatibili con l'obiettivo dei servizi pubblici locali: il loro scopo non è fare profitto ma  erogare servizi efficienti, economici e accessibili a tutti con bilanci in pareggio. Altrimenti perché paghiamo le tasse e le bollette?

Il Consiglio di Amministrazione IREN decadrà il prossimo giugno.

Chiediamo sin d’ora che le nuove nomine – di competenza dei Comuni azionisti a partire dal Comune di Torino - segnino un profondo cambiamento rispetto al passato. La scelta dei nuovi vertici IREN e il mandato di gestione che verrà loro conferito devono poggiare innanzitutto su una nuova cultura del servizio pubblico di cui i cittadini contribuenti non sono clienti ma utenti, come sono i datori di lavoro di manager e dipendenti. I quali devono perseguire un risultato certamente economico ma soprattutto sociale e ambientale: dall’accesso universale al servizio alla sua qualità, dal  risparmio energetico al contrasto al cambiamento climatico, dalla trasparenza alla gestione partecipativa.

Vale per IREN e vale per SMAT.

Torino, 27 marzo 2022

VampIren

 

SMAT: DUP fuori bersaglio - Il Consiglio comunale corregga il tiro

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Notizie locali
27 Marzo 2022

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Il 28 marzo il Consiglio comunale voterà il Bilancio di Previsione del Comune per gli anni 2022-2024: atto fondamentale per l’attività dell’Amministrazione e per l’erogazione dei servizi indispensabili alla vita della città. Ma all’abbondanza dei numeri e delle tabelle non corrisponde  alcuna decisione concreta sul che fare di fronte al debito astronomico, alla pestilenza Covid ancora incombente, alla crisi climatica allarmante di cui la siccità è il fenomeno più evidente.

Basti l’esempio di SMAT a cui il DUP – Documento Unico di Programmazione - assegna i seguenti obiettivi:

*  pag. 53 : attuare il piano industriale, realizzare un set condiviso di dati di natura gestionale, economico finanziaria e di qualità del servizio, fornire i verbali delle assemblee e comunicare il raggiungimento degli obiettivi attribuiti dal Socio ed elencati nel presente documento e cioè

*  pag. 153 : OBIETTIVO 2022 : verifica straordinaria (…) della situazione manutentiva delle fontane monumentali della Città (sic!)

Come se SMAT Società per Azioni di diritto privato non avesse problemi ben più gravi e urgenti:

  1. Amministratore Delegato: incarico vacante da quasi un anno. La ripartizione di alcuni dei suoi compiti tra i membri del Consiglio d’Amministrazione ha creato un aggravio di procedure e incombenze che nuoce gravemente al buon andamento dell’azienda.

Tanto vale trasformare SMAT S.p.A. in Azienda Speciale di diritto pubblico, guidata da un Direttore Generale assistito da un Consiglio di Sindaci dei Comuni consorziati: maggiore  efficienza e non trascurabile risparmio per decine di migliaia di euro dei compensi al CdA, prelevati dalle nostre bollette.

  1. Recupero sollecito e potenziamento delle capacità tecniche e progettuali all’interno di SMAT, per non affidare più la progettazione anche preliminare dei grandi lavori alle aziende appaltatrici, privandosi di ogni concreta possibilità tecnica non solo di progettazione ma anche e soprattutto di controllo sull’esecuzione e gestione delle opere stesse.
  2. Riduzione dello spreco idrico che per ammissione della stessa SMAT raggiunge i 93.000.000 m³/anno con la sostituzione delle tubature degli acquedotti, oramai vetuste e soggette a rotture, invece di inseguire soluzioni high tech per la ricerca delle perdite di rete (forse meno costose ma molto meno efficaci).
  3. Equità e trasparenza della tariffa: anche se Arera istiga ad addebiti ingiusti e ingiustificati come il rispristino sotto mentite spoglie del profitto sull’acqua,  il conguaglio che ci fa pagare anche l’acqua non consumata, o l’aggravio del 2% della tariffa che fa ricadere su tutti gli utenti l’onere della morosità non solo incolpevole ma anche di quella colpevole a solo vantaggio dei furbi e dei disonesti.

Non possiamo infine tacere del caso emerso dall’inchiesta sulla ‘ndrangheta torinese, riguardante un  lavoratore SMAT, dell’ufficio marketing posto ai piani alti dell’azienda, attuale vice presidente del Consiglio comunale e componente della Commissione comunale Legalità. Quali  cittadini utenti SMAT, che in bolletta paghiamo anche il suo stipendio, ci attendiamo al più presto rassicurazioni sulle modalità della sua assunzione ed inquadramento.

Torino, marzo 2022

 

CS: Consiglio regionale aperto sulla crisi ecoclimatica... aperto per molti ma non per tutti: la presidenza esclude il Comitato Acqua

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Notizie locali
18 Febbraio 2022

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Lunedì 21 febbraio si terrà il Consiglio regionale aperto sul tema della crisi climatica ed ecologica, ottenuto da XR Torino a seguito dello sciopero della fame dell'attivista Ruggero, in collaborazione con FFF Torino e altre realtà ambientaliste, e non solo, del Piemonte.

Anche il Comitato Acqua Pubblica Torino aderisce all'iniziativa, riconoscendo l'urgenza di intervenire sulla gestione dell'acqua per rispondere all'emergenza climatica che, come dimostra l'attuale periodo di siccità, si traduce anche in crisi idrica.

Evidentemente il legame tra cambiamenti climatici e siccità è chiaro a tanti, ma non alla Presidenza del Consiglio regionale che esclude il Comitato dall'audizione perché opererebbe solo a livello locale ma soprattutto perché il tema acqua sarebbe estraneo all’ordine del giorno.

Come se lo spreco idrico del 50% dell’acqua prelevata dalle fonti del nostro territorio, il prosciugamento delle sorgenti, la desertificazione dei pascoli e dei boschi, non provochino alterazioni del ciclo idrico con conseguenze climatiche devastanti anche a livello locale. Non riusciamo a credere che questa situazione non sia recepita dalle strutture regionali e non vogliamo pensare che si tenda ad ignorarla per convenienze altre da quelle climalteranti.

È preoccupante che non si percepisca come il legame tra acqua e clima sia imprescindibile per garantire il futuro del territorio e di chi lo abita.

Ci auguriamo che la Regione torni sulla sua decisione e ci dia voce per chiedere gli interventi urgenti per:

- favorire la ripubblicizzazione delle gestioni dei servizi idrici integrati presenti in Piemonte, unico modo per garantire il diritto universale di accesso all'acqua potabile di qualità;

- promuovere e sostenere programmi di sostituzione a tappeto delle tubature degli acquedotti, oramai vetuste e soggette a rotture che determinano sprechi inaccettabili, piuttosto che inseguire soluzioni high tech per la ricerca delle perdite di rete (soluzione più economica ma molto meno efficace);

- applicare finalmente la normativa regionale sulla misurazione dei prelievi idrici dall'ambiente;

- tutelare le poche risorse idriche rimaste non inquinate vincolando in maniera più stringente le aree di ricarica della falda e recuperando il ritardo accumulato nell'applicazione della normativa regionale sulle aree di salvaguardia dei punti di prelievo degli acquedotti;

- mantenere in mano pubblica la gestione dei bacini di ritenzione idrica montani, quali riserve strategiche in caso di necessità;

- recuperare le capacità di invaso esistenti ma interrate, piuttosto di promuovere la realizzazione di nuove dighe altamente impattanti sugli ecosistemi montani.

Anche per sostenere queste ragioni, invitiamo a partecipare al presidio indetto da XR Torino sotto Palazzo Lascaris lunedì 21 a partire dalle 9.30.

Torino, 18 Febbraio 2022

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