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Di nuovo: l’alibi del debito per distruggere i beni comuni

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Notizie locali
30 Settembre 2017

 

Articolo originale su www.attactorino.org

Non accettiamo che il Comune di Torino metta in vendita IREN

Si sta aprendo un vivace dibattito in città sulla vendita parziale o totale di IREN per coprire i buchi di bilancio. Il ritornello è lo stesso che ci viene ripetuto da un anno e mezzo a questa parte: non abbiamo scelta, pena il pre-dissesto di bilancio con tagli indiscriminati a tutti i servizi o addirittura il Commissariamento da parte del Governo. Qualcuno nella maggioranza guarda al futuro augurandosi che vengano assegnate a Torino le Olimpiadi del 2026 (sic!).

A un anno e mezzo dalla sua elezione, la maggioranza che ci governa ha avuto tutto il tempo di capire che così non risolve nemmeno l’emergenza (la vendita prevista delle azioni IREN frutterà nella migliore delle ipotesi circa 27 milioni e non i 70 inizialmente sperati); solo una goccia nel mare di oltre 3 miliardi di debiti del Comune, utile solo a rinviare all’anno prossimo scelte ancor più dolorose!

Perché non è stato ancora dato seguito alla promessa elettorale di un’indagine che avrebbe smascherato la trappola del debito e del patto di stabilità? Questa è la strada per riprendere in mano, da cittadini, il destino della nostra comunità e riappropriarsi della democrazia che smette di essere tale ogni volta che si antepongono gli interessi delle lobby finanziarie e immobiliari all'incomprimibilità della spesa necessaria a garantire quei servizi inseparabili dall’effettiva cittadinanza.

Il Movimento 5stelle che si propone di mettere al centro delle proprie politiche i cittadini si spieghi: di quale colpa i cittadini torinesi si sono resi responsabili al punto da doverla espiare? Quale voce in capitolo hanno avuto i cittadini sulle scelte che hanno portato la città ad accumulare un “rosso” da record? Chi ha scelto di gettare AEM in balìa del mercato, di creare una costosissima “scatola” finanziaria di nome FSU - Finanziaria Sviluppo Utilities srl che, ricordiamolo, nel 2011 ha dovuto svalutare il capitale di ben 257 milioni di euro? 

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27 settembre 2017 - SMAT ha un nuovo Consiglio di Amministrazione

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Notizie locali
27 Settembre 2017

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Forum italiano dei movimenti per l'acqua

Comitato provinciale Acqua Pubblica Torino

Via Mantova 34 - 10153 Torino

www.acquapubblicatorino.org

Tel. 388 8597492

 

Ci auguriamo che le scelte del Comune di Torino e dei Comuni dell’Area Metropolitana siano le migliori, che i nuovi amministratori siano tutti onesti e capaci, e che nei prossimi tre anni sappiano gestire SMAT non a scopo di lucro ma a tutela del bene comune più prezioso per la vita e per l’ambiente.

Se SMAT è stata finora gestita bene secondo le regole di mercato, d’ora in poi dovrà darsi finalità coerenti con la volontà del popolo italiano espressa nei referendum del 2011 rimasti tuttora inapplicati. Un ritardo che il Consiglio Comunale di Torino, e altri 40 Comuni della provincia, stanno cercando di colmare deliberando la trasformazione di SMAT in Azienda di proprietà e gestione pubblica e partecipativa.

Al nuovo Consiglio di Amministrazione SMAT chiediamo di non gestire più la nostra acqua come una merce da cui trarre profitti, ma come il più essenziale dei Beni Comuni che non sono di proprietà ma d’uso dei cittadini, eliminando gli sprechi e avendo cura della qualità del bene per lasciarlo a chi verrà dopo nelle stesse condizioni in cui lo si è ricevuto.

La crisi idrica della scorsa estate ha dimostrato la necessità e urgenza di cambiare strada nella gestione della nostra acqua: prioritaria è l’eliminazione dello spreco idrico (92 milioni di metri cubi l’anno, ammessi dalla stessa SMAT), definizione di tutte le aree di salvaguardia a tutela della qualità dell’acqua, installazione dei misuratori di captazione per prelevare solo l’acqua che ci serve, e un grande piano di sostituzione delle condotte idriche ormai troppo vecchie.

Un ruolo propulsivo dovrà essere esercitato anche dai Comuni soci di SMAT ai quali è stato fatto credere che siano “fisiologiche “ le perdite idriche del nostro acquedotto, quando oleodotti o gasdotti non perdono neanche una goccia!

Il Comitato provinciale Acqua Pubblica Torino
Torino, 27 settembre 2017

 

3 agosto 2017 - Mancato rinnovo del Consiglio di Amministrazione SMAT S.p.A.

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03 Agosto 2017

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Per la terza volta i Comuni soci di SMAT hanno mancato l’elezione dei 5 membri del Consiglio di Amministrazione dell’Azienda.
I Comuni medio-piccoli dell’area metropolitana torinese non sono ancora riusciti ad accordarsi sulle due nomine di loro spettanza, però se la sono presa con il Comune di Torino per non averli consultati prima di presentare i suoi tre candidati al Consiglio di Amministrazione SMAT.

La consultazione è certamente doverosa e opportuna, se davvero si vuole dare a SMAT un gruppo dirigente coeso, efficiente, trasparente. Ma non depongono a favore dei Comuni medio-piccoli dell’area metropolitana gli scontri interni che hanno finora impedito la designazione dei loro due candidati e ancor meno gli squallidi attacchi sferrati da alcuni loro sindaci alla terna di candidati proposta da Torino.

E’ davvero curioso l’insolito attivismo dimostrato in questi giorni da alcuni sindaci metropolitani di area PD, scatenati contro i candidati del Comune di Torino, ma solitamente dormienti sulle questioni inerenti il governo del nostro sistema idrico. Ci auguriamo che il loro interesse non scompaia dopo l’assegnazione delle poltrone e che i nuovi amministratori chiamati ad occuparle siano all’altezza del compito.

Finora i Comuni soci hanno sostanzialmente delegato a SMAT le scelte fondamentali di governo del nostro SII che invece la legge attribuisce ai Comuni stessi dei quali SMAT è lo strumento operativo.

Il nuovo Consiglio d’Amministrazione non avrà un compito facile. Dovrà fare i conti con le conseguenze del disinteresse della maggioranza dei Comuni soci per le recenti decisioni strategiche:
* investimenti per 1 miliardo e mezzo di euro, prelevati per il 76% dalle nostre tasche tramite tariffa, che secondo i nostri calcoli aumenterà del 46%;
* obbligazioni per 135 milioni di euro, con una cedola dell’1,95 per cento, quotate alla Borsa di Dublino.
* spreco idrico: SMAT preleva quasi il doppio dell’acqua rispetto al fabbisogno della popolazione, con danni irrimediabili alla risorsa e all’ambiente. La stessa SMAT ammette “dispersioni idriche” di oltre 90 milioni di metri cubi/anno, ma le considera fisiologiche quando i petrolieri, dalle loro tubazioni per il trasporto dell’oro nero, non ne lasciano scappare neanche una goccia!
* una scarsa coscienza ambientale ha orientato la maggioranza degli investimenti sulle grandi opere e non sul rinnovamento prioritario e urgente delle rete idrica.

I vertici uscenti di SMAT hanno sempre vantato il buon funzionamento dell’azienda.
Noi riconosciamo che funziona bene secondo le logiche del mercato. Non basta.
Non è questa la volontà del popolo italiano espressa nel referendum del 2011.

Vogliamo di più e meglio:
perciò chiediamo un nuovo Consiglio di Amministrazione di SMAT
capace di gestire l’acqua come un Bene Comune e non una merce
con un’azienda di diritto pubblico, a gestione partecipativa, senza scopo di lucro.

 

Torino, 3 agosto 2017

 

Consiglio di Amministrazione SMAT - Propaganda nomine: Non in nostro nome

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29 Luglio 2017

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Ci è giunta voce che da un gruppo whatsapp denominato “Coordinamento Comuni per l’Acqua Bene Comune” a noi sconosciuto, è stata diffusa una convocazione per lunedì 31 luglio alle ore 21 presso il Comune di Nichelino e che dallo stesso gruppo sarebbe stata inviata una lettera alla Sindaca Appendino in merito alle  prossime nomine nel Consiglio di Amministrazione SMAT.
 
Precisiamo che la Mailing List “Coordinamento Comuni ABC per l’Acqua Bene Comune” risale al  2014 per iniziativa del Comitato Acqua Pubblica Torino che ne ha curato a tutt’oggi l’aggiornamento allo scopo di mettere in comunicazione tra loro i Comuni che hanno approvato o stanno per approvare la delibera di trasformazione di SMAT in Azienda di diritto pubblico.
 
Questa lista non ha quindi nulla a che vedere con quella che ne sfrutta il nome e che viene  divulgata attraverso whatsapp anche a Comuni che non hanno mai fatto parte del nostro Coordinamento, e a Sindaci che si sono sempre opposti al nostro obiettivo di trasformazione di SMAT   (Avetta, Cugini, Montà, Rostagno e altri).
La presente viene inviata  a fini di chiarezza e di correttezza verso gli iscritti a questa Mailing List e ai nostri abituali interlocutori.

 

Comitato provinciale Acqua Pubblica Torino
Torino, 29 luglio 2017

Nomine SMAT : i miasmi del PD in astinenza da poltrone

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26 Luglio 2017

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Questa volta è il Sindaco PD di Rivarolo Canavese a perdere il lume della ragione per le poltrone nel Consiglio di Amministrazione SMAT. E la Stampa pubblica le sue bugie, meritandosi ancora una volta l’appellativo che la saggezza popolare le ha attribuito: Busiarda!

Bersaglio di Rostagno è uno dei candidati della Sindaca Appendino per il Consiglio di Amministrazione SMAT. Un tecnico onesto e capace che in passato ha lavorato come dipendente per la famigerata ASA, distrutta dal malgoverno del PD e compari. In ASA non ha mai avuto responsabilità dirigenziali mentre altri, se non hanno fatto male, hanno sicuramente lasciato fare e qualcuno ne gode ancora i vantaggi: che ne dice il vice sindaco di Rivarolo? O quel tal direttore generale dell’Asl? Come le tre scimmiette : ciechi, sordi e muti fino al fallimento di ASA e l’intervento della magistratura. Lui no, se n’è andato, si è messo a lavorare in proprio e può andare a testa alta.

Morale della favola : bisogna escludere il PD dei Rostagno dalla gestione dei Beni Comuni. E pazienza se l’astinenza da poltrone gli fa venire la bava alla bocca.

Torino, 26 luglio 2017

Allegati:

- Lettera del Sindaco PD di Rivarolo Canavese alla Sindaca della Città di Torino Chiara Appendino

- Articolo de La Stampa del 25 luglio 2017  pag.49 

- Risposta del Sindaco di Busano alla lettera del Sindaco Rostagno.

 

 

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