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5 dicembre Assemblea Pubblica: CI PRIVA(tizza)NO DI TUTTO - RIPRENDIAMOCI TUTTO!

Dettagli
Notizie locali
27 Novembre 2014
Appello ai movimenti, le istanze

 

che dal basso fanno sentire la voce dei…diritti

 

 

CI PRIVATIZZANO DI TUTTO…

 

RIPRENDIAMOCI TUTTO!

 

 

La straordinaria vittoria referendaria del 2011 ha dimostrato la fine del consenso al privato è bello.  La difesa dei beni comuni e dei territori ha posto l’urgenza di un altro modello sociale.

 

Attraverso l’alibi della crisi, invece, si ripropone con prepotenza l’idea del privato come regola. Passo dopo passo, le Multiservizi A2A, Iren, Hera e Acea proveranno a far man bassa di tutte le società di gestione dei servizi idrici, ambientali ed energetici, per divenire gli unici campioni nazionali, per competere poi sui mercati internazionali.

 

Se la nuova ondata di privatizzazioni, messa in campo dal governo con Sblocca Italia e Legge di Stabilità, vuole cancellare la conquista referendaria sarà sempre più difficile anche la difesa degli altri Diritti.

Logo I Diritti Non Stanno Zitti

Per questo invitiamo a partecipare ad un’assemblea pubblica tutte le realtà interessate ad un confronto volto a contrastare questa nuova ondata di privatizzazioni.

 

ASSEMBLEA PUBBLICA VENERDÌ 5 DICEMBRE 2014

 

PALAZZO NUOVO V. Sant'Ottavio 20  DALLE ORE 17,30

 

LA VOCE AI DIRITTI

 

LAVORO SALUTE STUDIO AMBIENTE

 

SAPERE CULTURA INFORMAZIONE ACQUA BENE COMUNE

 

Hanno già aderito Coordinamento Diritto alla Salute - Economia del Bene Comune - No Inc – Rifiuti Zero - Grugliasco Comunità Sostenibile - Attac Torino – Studenti Indipendenti - Comitato Acqua Pubblica Torino - Pro Natura Torino - Sistema Torino - Gruppo Cinque Terre - Comitato per la difesa dei Giardini Reali - - Comitato sniarischiosa - Comitato Area Ex Westinghouse Nebiolo - Officine Corsare

 

Per altre adesioni comunicare a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

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Forum italiano dei Movimenti per l’Acqua  - Comitato Acqua Pubblica Torino

 

Via Mantova 34 - 10153 Torino -  www.acquapubblicatorino.org  - Cell. 388 8597492

26-27 novembre 2014: Torino: Un convegno-propaganda per la privatizzazione dei servizi pubblici locali

Dettagli
Notizie locali
23 Novembre 2014
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Forum italiano dei movimenti per l'acqua

Comitato Acqua Pubblica Torino

c/o Arci - Via Mantova 34 - 10153 Torino

www.acquapubblicatorino.org

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logo obbedienza civile

 

Il 26 e 27 novembre 2014 si svolgerà a Torino il

FORUM NAZIONALE : LE SOCIETÀ PARTECIPATE

Con questo convegno SMAT, Comune di Torino, Regione Piemonte

e Federutility, la “Confindustria” delle ex Municipalizzate, scavano un solco sempre più profondo

tra 26 milioni di italiani/e che hanno votato SÌ al Referendum del giugno 2011

e i loro ristretti cerchi di potere

 

Nei due ultimi anni SMAT SPA ha aumentato del 16% la bolletta dell’acqua ed ha spremuto altri 46 milioni di euro agli utenti con un “conguaglio” tariffario dal 2008 (sic!) : facile realizzare utili in questo modo e poi spendere i nostri soldi in convegni come questo che ha l’evidente scopo di ammaestrare politici e dirigenti di aziende di proprietà pubblica a seppellire l’esito referendario e spianare la strada alla privatizzazione dei servizi pubblici locali.

Sono nostri i soldi impiegati per l’organizzazione del convegno, ma sono nostri anche i soldi delle quote di iscrizione, migliaia di euro sborsati dagli enti e aziende di proprietà pubblica per i loro rappresentanti mandati qui ad abbeverarsi alla logica delle privatizzazioni.

I Comuni soci SMAT non hanno nulla da dire? O basta tacitarli con la riduzione del 50% delle bollette dell’acqua che si sono auto concessa in sede ATO3?

Questo convegno, ha un approccio ideologico al tema dell’acqua considerata una merce da gestire a scopo di lucro.

Il termine “pubblico” è usato in modo fuorviante: aziende come SMAT SPA sono di proprietà pubblica ma la loro forma giuridica è di diritto privato ed è questo che determina la loro ragion d’essere e la loro finalità: produrre/gestire l’acqua come una merce a scopo di lucro da distribuire sotto forma di dividendi agli azionisti, siano essi i Comuni o i privati: drenano comunque le risorse necessarie per gli investimenti che la SPA deve quindi cercare sul mercato dei capitali.

Il programma di questo convegno dà per scontato che alla privatizzazione dei Servizi Pubblici Locali non c’è alternativa.

Questa scelta di campo, ideologica e non scientifica, dovrebbe essere quanto meno confrontata con l’alternativa che noi sosteniamo: la trasformazione dei Servizi Pubblici Locali a partire da SMAT SPA, in Aziende speciali di diritto pubblico.

Trasformazione che la stessa Corte dei Conti nazionale, interpellata in merito dal Comune di Torino, ha dichiarato legittima e quindi possibile.

Scartare a priori questa possibilità denota una chiusura culturale molto preoccupante in chi è attualmente preposto alla gestione dei nostri beni comuni, molto scadente dal punto di vista scientifico e assai mortificante per la stessa democrazia. Il Comitato Acqua Pubblica Torino troverà il modo di farlo presente ai partecipanti al Convegno.

Torino, 22 novembre 2014

Scarica il programma del convegno

Scarica il nostro volantino distribuito ai partecipanti al convegno

Volantino convegno (fronte)    Volantino convegno (retro)

FRONTE maggior risoluzione [.png 1,7 MB] - RETRO maggior risoluzione [.png 2,5 MB]

 

Giudici ad Alta Velocità - solidarietà ad Enzo Vitulano

Dettagli
Notizie locali
15 Novembre 2014

Condividiamo e solidarizziamo.

etinomia

Giustizia ad Alta Velocità… ma in direzione sbagliata



11 novembre 2014
Approfittiamo delle deprimenti aperture dei quotidiani nazionali degli ultimi giorni per commentare, ancorché tardivamente, l’ennesimo attacco giudiziario a danno di un nostro associato impegnato nella difesa del territorio. Mentre scriviamo, in diverse regioni di Italia, causa pioggia, si contano morti e dispersi come in un bollettino di guerra che in realtà è solo il conto che Territorio e Natura presentano al tavolo di rapaci e corrotti appetiti. Peccato che il conto sia sempre pagato, in questo caso anche letteralmente, da chi vive ai piani più bassi, ossia da cittadini comuni a cui è tolto oramai anche il diritto di raccattare le briciole. Ma non bastano le piovose e catastrofiche notizie a guastare la giornate, in pochi giorni svariate assoluzioni in processi eccellenti (caso Cucchi, terremoto de L’Aquila, minacce mafiose a Saviano)  hanno lasciato sbigottito il Paese. Non è nostra abitudine commentare le sentenze, tantomeno prima del deposito di motivazioni che non dubitiamo essere tecnicamente ineccepibili. Tuttavia, di fronte alla dilagante impunità, non può che maturare l’idea che le vittime abbiano sempre torto, siano queste annegate durante un’alluvione, schiacciate dalle macerie, ammazzate per mafia o uscite inspiegabilmente morte da ospedali e caserme in cui erano entrare sane. A tutti questi compagni di viaggio, spesso cittadini comuni che lottano, soffrono e talvolta soccombono alla generale mancanza di buon senso e misura, tributiamo in primis il nostro pensiero e ricordo.
Accanto alla giustizia che assolve, tuttavia, corre una giustizia che condanna con velocità inusuale e senza esitazioni, anche qualora prassi, procedura e diritto permetterebbero di evitare inutili criminalizzazioni. Nella fattispecie ci riferiamo alla vicenda di cui è tristemente protagonista Enzo Vitulano, vivaista iscritto ad Etinomia sin dai primi giorni di vita della nostra associazione. Sui terreni agricoli di Enzo è costruita una semplice e modesta casupola, un edificio ad uso ricovero e serra con ricevimento clienti, compatibile, anche secondo i legali che seguono la vicenda, con la destinazione urbanistica del lotto. Sulla base di tale premessa, erroneamente, il nostro associato ha omesso di presentare apposita richiesta di permesso municipale,  mancata comunicazione che usualmente si risolve con una pratica di sanatoria e il pagamento di un’ammenda. Se tuttavia i semi piantati in quel luogo sono quelli del risveglio delle coscienze, dell’opposizione civile e pacifica alla prepotenza di stato, del riscatto dal fallimento socio-economico degli ultimi decenni, la questione è diversa. Infine, qualora i semi del dissenso, che germogliano in queste valli alpine, abbiano radicato ovunque sul territorio nazionale, non c’è scampo: ne risultano  migliaia di euro di ammenda accompagnati da due mesi di carcere. Il criminale è servito, ed ovviamente ha il foulard NOTAV al collo.
Sul tema abbiamo raggiunto telefonicamente il nostro associato per esprimere direttamente la nostra solidarietà, ed abbiamo parlato con una persona serena, che conosce il valore di una comunità che non lascia indietro nessuno, si tratti di mettere mani al portafogli, studiare carte processuali o manifestare contro sentenze ingiuste e spropositate. La serenità di chi è cosciente che la difesa del territorio impone anche scelte rischiose, che richiedono assunzione di responsabilità che quasi sempre, da collettive, diventano particolari. In questo rileviamo il comportamento etico di chi è disposto a pagare il giusto, se occorre, per le azioni consapevolmente intraprese, ma non certo a farsi tappare la bocca sotto la minaccia di condanne e sanzioni sproporzionate. Restiamo in attesa degli sviluppi del processo e dell’esito del ricorso presentato al TAR, nella speranza di riportare nell’alveo corretto una sentenza utile più a processare le idee prima che i fatti.
Ciò che non si vuole accettare, difatti, non è tanto un ricovero in legno su un terreno agricolo, quanto un luogo di risveglio, di sperimentazione che produce cultura non allineata, non accademica e quindi pericolosissima in un momento cruciale in cui le tensioni tra cittadini, amministratori ed esecutivo si manifestano quotidianamente in tutte le città italiane. Eppure è stato chiesto con clamore, ai movimenti per la difesa dei territori, di esprimere e sviluppare in maniera pacifica le proprie istanze di lotta: ebbene, intorno alla casupola in legno è maturata la forza del confronto, dell’approfondimento e del dibattito contro il sistema TAV. Questo ulteriore attacco, che si aggiunge a analoghe vicende che mirano a ridurre la capacità di espressione di movimenti e comitati tramite sanzioni e condanne esemplari, è un passo falso di uno Stato che si prepara ad affrontare il montante malumore più con il manganello che con la ragione. In un momento di crisi e di forti contrasti è naturale temere un aumento del livello di tensione: questa non può che trovare terreno di coltura negli spazi vuoti che lo Stato crea ogni volta che manca di rispondere, con correttezza e rispetto, alle istanze della popolazione. Gli ultimi eventi, purtroppo, ci narrano di una strategia che punta a sopprimere anche solo la possibilità di esprimere tale pensiero e tale domanda. E’ un gioco rischioso e miope, del tutto analogo alla “lungimiranza” di chi ha creduto di poter ingabbiare torrenti e pendii con argini e briglie, salvo poi scavare i morti sotto le colate di fango che trasformano normali piogge in catastrofi umane e sociali. Poco male, non dubitiamo che la sentenza di colpevolezza per fiumi e montagne sia già scritta, sul tavolo di qualche giudice ad Alta Velocità.
Etinomia.

Lettera Aperta al Sindaco - STATUTO DELLA CITTA' METROPOLITANA: MILANO CHIAMA alla PARTECIPAZIONE PUBBLICA, TORINO TACE

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Notizie locali
15 Novembre 2014
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Forum italiano dei movimenti per l'acqua

Comitato Acqua Pubblica Torino

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STATUTO DELLA CITTA' METROPOLITANA

MILANO CHIAMA alla PARTECIPAZIONE PUBBLICA

TORINO TACE


Lettera Aperta

al Sindaco della Città di Torino e futuro Sindaco della Città metropolitana di Torino P. Fassino,

cc: all’Assessore  C. Lubatti e

ai membri del Consiglio metropolitano


 
Signor Sindaco

la scadenza per l'approvazione dello Statuto della costituenda Città metropolitana di Torino si avvicina ma ancora non ci sono segnali di attivazione di percorsi partecipativi che intendano coinvolgere attivamente i cittadini in questa fase cruciale di definizione del nuovo Ente, il cui governo avrà ricadute dirette sulla vita di tutti noi.  

Come Comitato Acqua Pubblica Torino abbiamo già da tempo richiesto un incontro con Lei per sottoporLe alcuni aspetti di cui tenere conto nella stesura del nuovo Statuto, richiesta rimasta finora senza alcun tipo di riscontro.

In quanto promotori dell'iniziativa popolare che nel 2010 ha portato all'inserimento nello Statuto della Provincia di Torino di principi fondamentali quali il diritto universale all'acqua e alla sua gestione pubblica e senza scopo di lucro, chiediamo che tali principi sopravvivano nello Statuto del nuovo Ente, nel rispetto della volontà dei cittadini di Torino e provincia, ribadita anche tramite il referendum del 2011 che ha visto la maggioranza del popolo italiano esprimersi per la fuoriuscita del mercato e del profitto dall'acqua e dalla sua gestione.

Ritenendo che non sia mai troppo tardi per avviare processi partecipativi che coinvolgano direttamente i cittadini, La invitiamo a promuovere iniziative analoghe alla chiamata di partecipazione pubblica attivata dalla Città metropolitana di Milano per la raccolta di idee e contributi utili alla stesura dello Statuto.  
Inoltre, con l'istituzione dell'apposita commissione del Consiglio metropolitano per la redazione dello Statuto, auspichiamo che venga dato adeguato spazio ad audizioni e confronti anche con realtà sociali, come il nostro Comitato, che contribuiscono attivamente alla vita democratica delle Istituzioni, utilizzando gli strumenti di partecipazione diretta previsti, che ci auguriamo permangano, anzi, vengano rafforzati nello Statuto della nascente Città metropolitana di Torino.
 

Torino, 14 novembre 2014

Sabato 29 novembre I DIRITTI NON STANNO ZITTI !

Dettagli
Notizie locali
09 Novembre 2014

Loandina I Diritti Non Stanno Zitti - 29 NovembreFOTO DELLA SERATA ( guardale su facebook oppure su Picasa)

INVITO


Siete invitati da Comitato Acqua Pubblica Torino, Comitato Rifiuti Zero NO Inc, Pro Natura Torino, ad ascoltare:


I DIRITTI NON STANNO ZITTI!
Sabato 29 novembre 2014, dalle 19,30 in poi
Teatro S. Anna – V. Brione 40 (zona Pz. Rivoli) - Torino

Serata di cibo buono e canti belli, con la tavola imbandita dalle Incursioni Saporite e le tante voci dei cori

HORA NONA GOSPEL SINGERS
MERLINER ENSEMBLE
UNION DES AMIS CHANTEURS

Vi aspettiamo per raccogliere fondi a favore di 10 cittadini che, per aver osato fare ricorso contro la privatizzazione dei servizi pubblici a Torino, sono stati condannati dal TAR e dal Consiglio di Stato a pagare 32.000 euro di risarcimenti.

Tutti gli approfondimenti sul sito www.acquapubblicatorino.org/ricorsotar

Difendere il nostro diritto di essere cittadini e non sudditi costretti a subire ogni decisione che viene presa dall’alto, con la minaccia di dover pagare pesanti sanzioni economiche se osiamo opporci.


Partecipazione : raccolta no profit con offerta minima di 15 euro


E’ gradita la prenotazione, telefonando o mandando una e mail a Alessandra Zanettini 333 4475675
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Comitato Provinciale Acqua Pubblica Torino- via Mantova 34. 10153 Torino tel 3388597492 www.acquapubblicatorino.org -  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Comitato Rifiuti Zero No inc.www.rifiutizerotorino.it
Pro natura Torino via Pastrengo 13. 10128 Torino www.torino.pro-natura.it

...... ma se quel giorno non potrete essere tra noi , aiutateci ugualmente a rafforzare e tenere aperti gli spazi di democrazia sostenendo la nostra voce
http://www.buonacausa.org/cause/quivis-de-populo-il-mercato-contro-la-gente-comune

 

Scarica la Cartolina FRONTE [.pdf 467KB]  e RETRO [.pdf 169 KB]

Scarica la Locandina A3 [.pdf 780KB]

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