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28/01/2011 - A.Lucarelli sulle motivazioni della sentenza della Corte Costituzionale

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Notizie locali
31 Gennaio 2011

Prof. A. Lucarelli

Il manifesto, 28 gennaio 2011

Sono state pubblicate ieri le motivazioni della sentenza della Corte costituzionale del 12 gennaio 2011 con la quale era stato dichiarato ammissibile il referendum abrogativo sul decreto Ronchi, restituendo ai cittadini la sovranità di decidere sui beni comuni. Tre i punti decisamente innovativi della sentenza che potranno avere effetti più estesi sulle politiche pubbliche del nostro Paese: 1) si smentisce che il diritto europeo imponga agli Stati membri di privatizzare i servizi pubblici locali; 2) si riconosce l’esistenza di un diritto pubblico europeo dell’economia, contraddicendo chi sostiene da anni la sola esistenza in ambito comunitario del diritto dei mercati e della concorrenza; 3) si riconosce ai comuni la possibilità, a seguito di referendum, di rifarsi direttamente al diritto comunitario che prevede, tra l’altro, la gestione pubblica e diretta dei servizi pubblici locali. Chi sosteneva questa tesi soltanto fino a qualche mese fa veniva guardato con diffidenza e sospetto: lo scenario adesso cambia.

Finalmente è reso chiaro che il diritto europeo non impone obblighi di privatizzazione per le imprese pubbliche o incaricate della gestione di servizi pubblici, caratterizzandosi, al contrario, per il principio di neutralità rispetto al regime, pubblico o privato, della proprietà, che insieme ai principi di libertà di definizione e proporzionalità, costituisce uno dei cardini della disciplina comunitaria dei servizi di interesse generale. La Corte costituzionale rende nudo il decreto Ronchi dinanzi alle sue mistificazioni, in particolare laddove aveva voluto una rappresentazione del quadro normativo europeo parziale e discrezionale che non sembra recepire né i principi fondanti del diritto europeo, né i suoi nuovi e più evoluti orientamenti. Infatti, all’art. 23 bis sfugge che, a partire dall’entrata in vigore del Trattato di Amsterdam, è intervenuto un cambiamento politico ed economico in favore del ruolo strategico del settore pubblico, al punto che con l’entrata in vigore dell’art. 14 TFUE sia possibile scorgere un riequilibrio del modello socio-economico europeo.

Lo scenario europeo di riferimento nel quale, in relazione ai servizi pubblici locali, si dischiude il quadro dei rapporti complessivi che mette in relazione istituzioni, imprese pubbliche e private, cittadini è, come ben evidenziato dalla Corte, notevolmente differente e distante da quello rappresentato e imposto dal decreto Ronchi. In particolare, mercato, concorrenza, regolazione non sono più principi dominanti, ma istituti e categorie che si collocano all’interno di quello che potremmo definire, in chiave fondativa, il diritto pubblico europeo dell’economia, ovvero quel complesso di principi, regole, decisioni giurisprudenziali comunitarie ed interne, che delineano uno spazio pubblico nel quale alle istituzioni sono assegnate funzioni rilevanti, anche gestionali, e dove la sfera sociale, intesa quale eguale soddisfacimento di diritti sociali, non soccombe dinanzi al mercato.

Il diritto pubblico europeo dell’economia, di fatto riconosciuto dalla sentenza della Corte, prevede che la gestione e l’erogazione dei servizi pubblici essenziali debbano costituire un intenso collegamento con i diritti fondamentali, quale fattore irrinunciabile di coesione sociale e territoriale, elemento imprescindibile della cittadinanza europea. La regola della concorrenza risulterebbe così limitata dal raggiungimento dei fini sociali e dal rispetto dei valori fondanti dell’Unione, quali lo sviluppo armonioso, equilibrato e sostenibile delle attività economiche, la solidarietà, l’elevato livello dell’occupazione e la protezione dell’ambiente, della salute, dei consumatori.

C’è dunque un’inversione di rotta rispetto a quella “dottrina dominante” che continua a recitare la liturgia della prevalenza del diritto europeo della concorrenza addirittura rispetto ai nostri principi costituzionali; un’inversione di rotta che dovrà essere suggellata con la vittoria del referendum. “Che i fiumi ritornino a battere le mani quando il popolo italiano sancirà con i due Sì che l’acqua è bene comune, diritto fondamentale umano”.

Mercoledi 2 Febbraio Riunione del Comitato Referendario torinese 2 SÌ per l’Acqua Bene Comune

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Notizie locali
31 Gennaio 2011

Logo campagna referendaria

Carissim*

Stiamo entrando nel pieno della campagna referendaria, che lanceremo a livello nazionale a partire dal 2 febbraio.

Dobbiamo quindi attrezzarci adeguatamente e per questo è convocato il Comitato Referendario torinese 2 SÌ per l’Acqua Bene Comune

Mercoledì 2 febbraio ore 21 – puntuali

presso l’Arci – via Cernaia 14 – Torino

con il seguente ordine del giorno:

 

  1. relazione sulla riunione del Forum a Roma il 29 gennaio scorso,
  2. aggiornamento Adesioni al Comitato Referendario di Torino e provincia  e alla Dichiarazione comune:
  3. Rivitalizzazione dei Comitati Locali: Torino e provincia
  4. Conferenza stampa 4 febbraio ::: davanti alla RAI in via Verdi?
  5. Organizzazione banchetti propaganda e autofinanziamento di sabato 5 e domenica 6 febbraio
  6. Bottigliette dell’acqua: determinazione prezzo di vendita e inizio distribuzione
  7. Aggiornamento campagna di autofinanziamento nazionale e situazione economica del Comitato provinciale
  8. 16 febbraio ore 18: Marco Bersani alla Libreria Coop di Piazza Castello – Torino. Alle ore 21… : tre possibilità:  Riunione Regionale dei Comitati Referendari? Grande Cortile a Bussoleno ? Officine Corsare? )
  9. Aggiornamento su Ufficio Stampa del Comitato (Manu, Andrea, Beppe, Filippo e/o Federica?)
  10. Varie ed eventuali

Come vedete gli argomenti sono tanti e impegnativi. Cercate quindi di essere puntuali per una proficua serata di lavoro. Grazie


Mercoledi 19 gennaio Due argomenti agginuntivi per la riunione del Coordinamento torinese per il referendum per l'acqua pubblica

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Notizie locali
17 Gennaio 2011

Logo campagna referendaria

Alla riunione di  Mercoledì 19 Gennaio ore 21 presso l'ARCI - via Cernaia 14 - Torino

si aggiungono altri due punti all'Ordine del Giorno:

 

A) Formazione Ufficio Stampa
B) Scioglimento ATO e audizioni in Regione - Si trascrive qui di seguito il resoconto di uno dei partecipanti all'audizione in Regione.


Breve resoconto dell'audizione con l’Assessore Regionale RAVELLO sulla riorganizzazione del servizio idrico integrato e di gestione integrata dei rifiuti a seguito della soppressione delle Autorità d’Ambito Ottimali.

L’Assessore ha illustrato, tramite i tecnici del settore, le linee guida a cui intende attenersi la giunta Regionale per il riordino dei servizi a seguito della soppressione delle ATO che possono essere così riassunte:

1)      Trasferimento delle funzioni attualmente gestite dalle ATO (acqua e rifiuti) alle provincie. Tenendo conto di alcuni ambiti interprovinciali, pertanto la riorganizzazione prevede i seguenti nuovi ambiti:

a)      Servizio idrico integrato:
i)        Ambito 1: le provincie del Verbano-Cusio-Ossola e quella di Novara;

ii)      Ambito 2: Biella e Vercelli;

iii)    Torino;

iv)    Cuneo;

v)      Alessandria ed Asti

vi)    È inoltre prevista una sovrastruttura regionale per le grandi opere “strategiche” senza precisare quali.
b)     Servizio gestione integrata dei rifiuti:
i)        Le provincie di Novara, Vercelli, VCO e Biella;

ii)      Asti ed Alessandria;

iii)    Cuneo;

iv)    Torino

v)      Anche in questo caso è previsto un ambito regionale per le grandi opere ad esempio gli inceneritori.


2)      Per gli ambiti che coinvolgono più provincie è prevista l’obbligatorietà di convenzionarsi tra loro per la gestione delle funzioni affidate.

3)      Il personale in servizio alla data del 31.12.2010, viene trasferito con le modalità previste dall’art. 2112 del codice civile alle provincie di riferimento.

4)      I comuni potranno esprimere il loro parere, che sarà obbligatorio e vincolante, attraverso la conferenza d’ambito. Il “peso” di ogni singolo comune è (dovrebbe essere) determinato dalla popolazione e dall’estensione territoriale.

5)      Le tempistiche prevedono:

a)      Entro il 30.12.2011 la ricognizione delle dotazioni organiche ed altri aspetti burocratici;

b)     Le Provincie avranno sei mesi per adeguarsi alla legge; entro lo stesso periodo di tempo dovranno essere fatte le convenzioni con la Regione e tra le Provincie con ambito sovra provinciali;

c)      Una fase transitoria sino al 31.12.2011 in cui le provincie continueranno a svolgere le loro funzioni attraverso le attuali ATO.

Mercoledi 19 gennaio Riunione del Coordinamento torinese per il referendum per l'acqua pubblica

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Notizie locali
17 Gennaio 2011

Logo campagna referendariaCome deciso la scorsa riunione, il nostro Comitato è riconvocato per

Mercoledì 19 Gennaio ore 21 presso l'ARCI - via Cernaia 14 - Torino

con il seguente Ordine del Giorno:

1. Decisione sulla denominazione del Comitato

2. Verifica dei componenti del Comitato: diverse sigle, che avevano dato la loro adesione alla campagna raccolta firme, non si sono mai più fatte vedere nè sentire.

E' importante sapere su quali e quante risorse possiamo contare e quali far figurare nel materiale di propaganda .
3.  Predisposizione di un documento con le nostre richieste rivolto ai candidati Sindaco e alle loro formazioni politiche

4. Autofinanziamento: Sollecito ai Comitati locali che hanno raccolto firme ad attivarsi per concorrere all'autofinanziamento

    Verifica degli impegni presi nella scorsa riunione

    *    Volantino  (Alessandra, Mariangela) vedere bozza allegata. La grafica è quella che è. Se Claudio Di Stefano volesse farci fare bella figura...grazie fin d'ora!

·         INIZIATIVE CONFERMATE:

25 gennaio : Officine corsare Lorenzo conferma con un bel comunicato del gruppo di musicisti che abbellirà la serata.

          5 e  6 febbraio: richiesta Suolo Pubblico in Piazza Carignano, Piazza Castello,  Piazza San Carlo e via Garibaldi

Per ora impegni per un banchetto sabato 5 e un altro  domenica 6 - Riusciamo a fare qualche  altro banchetto? Minimo 4-5 persone ciascuno

.   *      INIZIATIVE DA CONFERMARE

           Caffè Basaglia (Chiara) : prima settimana di febbraio          

            Bagni municipali (Vanessa, Simona) : primi contatti

      Pinerolo : cena entro il mese di gennaio

      Canavese: riunione organizzativa il 19 sera

Val di Susa: Manu cura contatti per iniziative visto che quest’anno riprende anche il Grande Cortile

Acmos : si attiverà entro fine me

Gianni, Riccardo, Mauro: sottoscrizioni nei luoghi di lavoro, negozi, altro

Confezionamento pacchi: ci offriamo a certi negozi per confezionare i pacchi e nel contempo  sollecitare offerte per la nostra causa. Sondaggi delle possibilità:

 Manu – Le Gru;  Lorenzo – FNAC;  Riccardo – Coop Piazza Castello

5. Moratoria e Diritto di voto nel 2011:

VI circoscrizione giovedì 20 alle 17,30 (Mariangela);

X Circoscrizione X martedì 25 gennaio ore 18 (Manuela).

Comune e Provincia di Torino: aggiornamento da Simona, Stefano e Mariangela

 

6. Assemblea nazionale Enti Locali per l’Acqua Bene Comune – Comunicazione della consigliera Silvestrini.

 

Come vedete, stiamo prendendo la rincorsa per la volata finale. Andiamo!

12 gennaio 2011. Sì della Consulta, la parola ai cittadini

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12 Gennaio 2011

Corte CostituzionaleSì della Consulta, la parola ai cittadini

La Corte Costituzionale ha ammesso due quesiti referendari proposti dai movimenti per l'acqua. A primavera gli uomini e le donne di questo paese decideranno su un bene essenziale. La vittoria dei “sì” porterà ad invertire la rotta sulla gestione dei servizi idrici e più in generale su tutti i beni comuni.

Attendiamo le motivazione della Consulta sulla mancata ammissione del terzo quesito, ma è già chiaro che questa decisione nulla toglie alla battaglia per la ripubblicizzazione dell'acqua e che rimane intatta la forte valenza politica dei referendum.

Il Comitato Promotore oggi più che mai esige un immediato provvedimento di moratoria sulle scadenze del Decreto Ronchi e sull'abrogazione degli AATO, un necessario atto di democrazia perché a decidere sull'acqua siano davvero gli italiani.

Il Comitato Promotore attiverà tutti i contatti istituzionali necessari per chiedere che la data del voto referendario coincida con quella delle elezioni amministrative della prossima primavera.

Da oggi inizia l'ultima tappa, siamo sicuri che le migliori energie di questo paese non si tireranno indietro.

Roma, 12 gennaio 2011 [fonte: www.acquabenecomune.org]

Altri articoli …

  1. Mercoledi 12 gennaio Riunione del Coordinamento torinese per il referendum per l'acqua pubblica
  2. 5 gennaio 2010: "Do you speak Iren?"
  3. 23 Dicembre 2010 - Lettera all'Associazione Stampa Subalpina
  4. Mercoledi 22 dicembre Riunione del Coordinamento torinese per il referendum per l'acqua pubblica

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