Sidebar

  • Home
  • Chi siamo
  • Campagne
    • Salvare l'acqua per salvare il futuro
    • Inquinamento idrico
    • Crisi idrica e sprechi
    • SMAT Azienda di diritto pubblico
    • Conguaglio SMAT
    • Piano d'Ambito ATO3
    • STOP ARERA!
    • Obbedienza Civile
    • Gestione Partecipativa
    • Stop Madia
    • Referendum Sociali
  • Notizie
    • Archivio: Tutte le notizie
    • Notizie locali
    • Notizie regionali
    • Notizie nazionali
  • Seminari
    • Estate 2024 - Noi, il Comune e la partecipazione negata
    • 3 febbraio 2023 - Libertà è stare zitti/e?
    • 28 novembre 2022 - La concorrenza non si fa sull'acqua
    • Settembre 2022: I giorni della carpa
    • Ottobre 2019: Acqua e giustizia climatica
    • Giugno 2019: Per il futuro di SMAT
    • Seminari sulla trasformazione di SMAT SpA in Azienda Speciale Consortile
    • La Scuola dell'Acqua
    • Settembre 2013 - Convegno internazionale: Ripubblicizzare si può, ripubblicizzare si deve!
    • Giugno 2014: Il bene è comune se la sua gestione è partecipativa
    • Giugno 2016: Stop Madia!
    • Settembre 2015: Fuori l’acqua dal risiko della finanza - il caso ATENA/IREN
    • Maggio 2011: Le Religioni e l'Acqua
    • Ottobre 2010: Seminario Regionale
  • Risorse
    • Newsletter
    • Pubblicazioni
    • Assemblee Macroregionali Nord-Ovest
    • Le foto del Comitato
    • I video del Comitato
    • Glossario dell'acqua
    • Privacy e informativa sull'uso dei dati
    • Quali cookies utilizziamo in questo sito?
    • Convocazioni di riunione
    • Calendario eventi e banchetti
  • Contatti
Acqua Bene Comune Torino Acqua Bene Comune Torino
  • Home
  • Chi siamo
  • Campagne
    • Salvare l'acqua per salvare il futuro
    • Inquinamento idrico
    • Crisi idrica e sprechi
    • SMAT Azienda di diritto pubblico
      • 9 ottobre 2017 : Il Consiglio Comunale di Torino approva la trasformazione di SMAT S.p.A. in Azienda di diritto pubblico
      • Tutte le Notizie sulla trasformazione di SMAT
      • Perché ripubblicizzare SMAT SpA
      • Per la Corte dei Conti si può
      • Il voto della delibera al Comune di Torino
      • I Comuni che hanno deliberato la trasformazione
      • Il voto della delibera alla Provincia di Torino (2013)
      • Delibera-tipo per la trasformazione di SMAT SpA in Azienda Speciale Consortile
      • Seminari e audizioni sulla trasformazione
    • Conguaglio SMAT
    • Piano d'Ambito ATO3
    • STOP ARERA!
    • Obbedienza Civile
    • Gestione Partecipativa
    • Stop Madia
    • Referendum Sociali
  • Notizie
    • Archivio: Tutte le notizie
    • Notizie locali
    • Notizie regionali
    • Notizie nazionali
  • Seminari
    • Estate 2024 - Noi, il Comune e la partecipazione negata
    • 3 febbraio 2023 - Libertà è stare zitti/e?
    • 28 novembre 2022 - La concorrenza non si fa sull'acqua
    • Settembre 2022: I giorni della carpa
    • Ottobre 2019: Acqua e giustizia climatica
    • Giugno 2019: Per il futuro di SMAT
    • Seminari sulla trasformazione di SMAT SpA in Azienda Speciale Consortile
    • La Scuola dell'Acqua
    • Settembre 2013 - Convegno internazionale: Ripubblicizzare si può, ripubblicizzare si deve!
    • Giugno 2014: Il bene è comune se la sua gestione è partecipativa
    • Giugno 2016: Stop Madia!
    • Settembre 2015: Fuori l’acqua dal risiko della finanza - il caso ATENA/IREN
    • Maggio 2011: Le Religioni e l'Acqua
    • Ottobre 2010: Seminario Regionale
  • Risorse
    • Newsletter
    • Pubblicazioni
    • Assemblee Macroregionali Nord-Ovest
    • Le foto del Comitato
    • I video del Comitato
    • Glossario dell'acqua
    • Privacy e informativa sull'uso dei dati
    • Quali cookies utilizziamo in questo sito?
    • Convocazioni di riunione
    • Calendario eventi e banchetti
  • Contatti

Proditorio attacco di ATO2 Biellese Vercellese Canavese alla sovranità comunale per privatizzare l’acqua

Dettagli
Notizie regionali
20 Novembre 2021

Logo Comitato

Forum italiano dei movimenti per l'acqua

Comitato provinciale Acqua Pubblica Torino

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

www.acquabenecomunetorino.org

Tel. 388 8597492

 

Da alcuni anni l’Autorità d’Ambito Idrico Biellese Vercellese Casalese ATO2 sta manovrando per espropriare gli acquedotti del consorzio pubblico Comuni Riuniti S.r.l. che li gestisce con soddisfazione degli abitanti anche se con alcuni comprensibili problemi cui far fronte.

  Questi problemi sono diventati il pretesto per un’azione ostile e costante di ATO2 che – all’insaputa di Comuni Riuniti S.r.l. – è arrivata al punto di revocare loro la concessione idrica per trasferirla ad altri operatori idrici ivi compresa ASM di Vercelli detenuta al 61% da IREN S.p.A., in violazione dell'art. 149 bis del Decreto Legislativo n. 152/2006.

 Alcuni Comuni, vittime o complici, hanno consegnato il loro acquedotto a un nuovo gestore, senza  garantire a tutt'oggi il posto di lavoro ai dipendenti coinvolti

 Altri Comuni invece non si fanno mettere i piedi sulla testa e rivendicano le proprie prerogative di legge, a partire dal diritto/dovere di decidere la forma di gestione del Servizio Idrico comunale.

Si è aperto quindi un incredibile contenzioso, sfociato in una vertenza giudiziaria assurda e costosa tra Enti pubblici che sono tenuti invece alla leale collaborazione.

Il Comitato regionale Acqua Pubblica Piemonte, presa visione degli atti consultabili sul sito di ATO2, esprime stupore e sconcerto per quanto riferito dai sindaci presenti a Borgo d’Ale nella riunione del 16 novembre 2021, in merito a numerose inadempienze e violazioni di ATO2 delle norme che regolano i compiti e la vita democratica dell’Ente, chiaramente definiti dalla Convenzione istitutiva e dal Regolamento di funzionamento di ATO2. Sono emersi  infatti diversi casi, esemplificativi ma non esaustivi:

  •  il Piano d’Ambito, documento programmatico fondamentale dell’Ente, risale al 2006 e non è stato più aggiornato,
  •  l’azienda Acquedueo istituita nel 2006 per realizzare il Gestore Unico d’Ambito, dopo 15 anni di vita  non ha realizzato nemmeno parzialmente questo suo compito,
  • non risulta avvenuta la  convocazione, almeno triennale, da parte del Presidente dell’Autorità d’Ambito,  della Conferenza Generale di tutti gli Enti partecipanti all'Ambito,
  • non risulta la convocazione dell’assemblea dei Sindaci dei Comuni dell’ATO2,
  •  non risulta la convocazione dell’assemblea dei Sindaci delle aree omogenee, ivi compresa l’Area Omogenea Vercellese 5,
  • non risulta che - almeno due volte l’anno - i Rappresentanti delle Aree Territoriali Omogenee abbiano effettuato   il rendiconto del proprio mandato all’Assemblea dei Rappresentanti né  che abbiano consultato  i Sindaci delle rispettive Aree Territoriali  Omogenee.

Infine, i sindaci presenti alla suddetta riunione hanno espresso dubbi anche sulle modalità di conferimento di incarichi, ad es. al Direttore Generale dell’Ente.

Per il Comitato Acqua Pubblica Piemonte anche nel Biellese Vercellese Canavese "si scrive acqua, si legge democrazia". Pertanto esprime pieno sostegno alla rivendicazione di Comuni Riuniti S.r.l. di trasparenza e correttezza nella gestione dell’ATO2, e auspica che la Regione Piemonte e la Corte dei Conti del Piemonte esercitino in merito la dovuta vigilanza.

Torino, novembre 2021

DDL 87 Assegnazione delle grandi derivazioni ad uso idroelettrico

Dettagli
Notizie regionali
15 Ottobre 2020
LogoForum

Forum italiano dei movimenti per l'acqua

Comitato provinciale Acqua Pubblica Torino

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

www.acquabenecomunetorino.org

www.acquabenecomune.org

Tel. 388 8597492

 

 

Al Presidente e Assessori della Giunta Regionale del Piemonte
Ai Consiglieri/e regionali del Piemonte



Oggetto: DDL 87 Assegnazione delle grandi derivazioni ad uso idroelettrico


Il Comitato Acqua pubblica Torino, promotore dei referendum del 2011 per la gestione pubblica dell'acqua bene comune, intende con la presente sottoporre all'attenzione del Consiglio regionale alcune riflessioni riguardanti il DDL 87 oggetto di discussione in questi giorni.

L'acqua, fonte di vita e diritto umano universale sancito dall’ONU nel 2010, è risorsa strategica per la sopravvivenza degli esseri viventi e dell'intero pianeta oggi e nel prossimo futuro, soprattutto a fronte dei devastanti impatti del surriscaldamento globale in atto.

Tenendo questo a mente, è inevitabile considerare tale risorsa come bene comune a disposizione della collettività, da gestire con cura e attenzione, preservandone la disponibilità anche per le generazioni future.

Altrettanto inevitabile è considerare che i soggetti che si troveranno a gestire i grandi bacini montani di accumulo di tale preziosa risorsa, oggi come nel prossimo futuro, saranno i detentori di una non meno grande responsabilità con ricadute sull'intera collettività.

In quest'ottica, le finalità dell’art. 1 del DDL 87 si rivelano in tutta la loro limitatezza e inadeguatezza nell'affrontare le sfide che il futuro, anche prossimo, ci pone davanti in termini di qualità della vita se non di sopravvivenza.

Prendere in considerazione solamente e prioritariamente i principi della tutela della concorrenza e la libertà di stabilimento (comma 1) e porsi come primo obiettivo la valorizzazione (leggasi estrazione di valore) della risorsa idrica (comma 2) non solo è limitativo ma alquanto pericoloso.

La corsa all'accaparramento delle fonti idriche in atto in tutto il Paese da parte di soggetti privati e agguerrite multinazionali (prima fra tutte Veolia, oramai inserita in tutte le principali società di gestione del servizio idrico integrato), a cui nemmeno la volontà popolare referendaria è riuscita a mettere freno perché ampiamente disattesa, deve invitare a porre la massima attenzione nel compiere scelte politiche che pongano prioritariamente argine a questa pericolosa deriva.

Il controllo della risorsa idrica è e sarà sempre più determinante nei rapporti di forza tra gli enti pubblici che tutelano gli interessi collettivi e i soggetti privati che perseguono unicamente i propri profitti.

L’esortazione è dunque a migliorare il testo del DDL 87 in questa ottica, in particolare:

1.
ponendo all'art. 1 comma 1 come prioritaria la finalità di garantire l'accesso all'acqua potabile quale diritto umano universale come sancito dall'ONU con risoluzione del 2010;

2. all'art. 1 comma 2 sostituire ‘valorizzazione’ con ‘tutela’ del patrimonio idrico e aggiungere subito dopo le parole ‘patrimonio idrico’ le parole ‘a vantaggio delle generazioni future’;

3. all'art. 4 comma 1 prevedere la possibilità dell'affidamento in concessione dell’uso idroelettrico anche a soggetti di diritto pubblico, almeno laddove sia stato valutato un prevalente interesse pubblico ad un diverso uso delle acque derivate incompatibile in parte con l’uso idroelettrico (vedi art. 3 comma 1);

4. all'articolo 13, comma 1, dopo le parole “limitazioni gestionali” aggiungere le parole  “nonché forme di partecipazione dei cittadini alla formazione delle decisioni…”
5. all'art. 13 comma 1 lett. b) aggiungere ‘a titolo non oneroso’ dopo le parole ‘obblighi di cessione’.

Nella convinzione dell'importanza di quanto sottoposto alla loro attenzione, confidiamo nell’accoglimento delle nostre proposte a tutela della preziosa risorsa per bene della collettività.

Il Comitato provinciale Acqua Pubblica Torino
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
tel. 338 859 7492

15 ottobre 2020: Riunione pubblica online sulle recenti modifiche societarie all'interno dell'azionariato di ASP SpA

Dettagli
Notizie regionali
07 Ottobre 2020

 

LE RECENTI MODIFICHE SOCIETARIE ALL'INTERNO DELL'AZIONARIATO DI ASP SpA (ASTI)

RICHIEDONO INFORMAZIONI E RIFLESSIONI.

Convocata una riunione pubblica su piattaforma Zoom allargata a tutti i cittadini e ai consiglieri comunali di Asti e Torino: giovedì 15 ottobre ore 21.

 

I Comitati a tutela dell'Acqua Pubblica di Asti e di Torino osservano con forte preoccupazione il cambiamento degli assetti proprietari della società multiservizi ASP SpA che gestisce primari servizi pubblici ad Asti.

L'ex municipalizzata risulta partecipata al 55% dal Comune di Asti e al 45% dalla società NOS SpA, di cui il  Gruppo IREN detiene ora  il 75% delle quote azionarie e lo rende a tutti gli effetti l'interlocutore principe della maggioranza pubblica di ASP SpA. L'acquisizione si accompagna ad analoghe recenti penetrazioni nella gestione del servizio idrico nella nostra regione che paiono chiaramente finalizzate ad una strategia per rendere IREN soggetto centrale in vista della creazione di un gestore unico regionale, di impianto privatistico sia nella forma giuridica che nel perseguimento degli obiettivi. Questa strategia diventa evidente se si tiene presente che, in base ai bilanci del Gruppo IREN, il settore acqua, con il suo elevato Margine Operativo Lordo, è il perno finanziario del Gruppo.

La questione non riguarda solo il Comune di Asti ma anche quello di Torino, nella sua qualità di partecipante al patto di sindacato di governo di IREN e preminente negli altri due soci di NOS: GTT (socio unico proprietario) e SMAT (socio di maggioranza).

I comitati denunciano la totale esclusione dei rispettivi Consigli Comunali da ogni forma di coinvolgimento in questa vicenda, che esemplifica la totale irrilevanza cui si vogliono ridurre gli organismi elettivi della democrazia di prossimità e l'inesistenza dell'applicazione del principio della leale collaborazione che dovrebbe guidare i rapporti tra amministrazioni e che nel caso astigiano mostra come le ex municipalizzate torinesi concorrano alla divisione di utili di gestione che, al contrario, andrebbero destinati a rafforzare l'operatività di ASP SpA.

LogoAcquaPubblica 150x150

Appuntamento per giovedì 15 ottobre, ore 21 su piattaforma Zoom:

https://us02web.zoom.us/j/89060647607?pwd=a25WZlZCSEtNM1dqeXpYb1FTNGkydz09                     ID riunione: 890 6064 7607   -    Passcode: 879699

La partecipazione deve essere limitata a  max. 100 persone .  Per ulteriori informazioni inviare una mail a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure telefonare al 333 7053420.

 

Introduzione di Stefano Risso (Comitato provinciale acqua pubblica Torino)

Intervento di Alessandro Mortarino (Comitato Astigiano a favore delle Acque Pubbliche)

 

Intervento di Eleonora Artesio (Consigliera Comunale a Torino)

 

Intervento di Giovanni Penasbene (Associazione A Sinistra - Casa del Popolo di Asti)

 

Intervento di Mauro Bosia (Consigliere Comunale ad Asti)

 

Intervento di Daniela Albano (Consigliera Comunale a Torino)

 

Dibattito e considerazioni conclusive

 

Scarica questo volantino [.pdf .84 KB]

15 ottobre 2020: Riunione pubblica online sulle recenti modifiche societarie all'interno dell'azionariato di ASP SpA

Dettagli
Notizie regionali
27 Settembre 2020

Logo Comitato

Forum italiano dei movimenti per l'acqua

Comitato provinciale Acqua Pubblica Torino

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

www.acquabenecomunetorino.org

Tel. 388 8597492

 

Comunicato stampa

LE RECENTI MODIFICHE SOCIETARIE ALL'INTERNO DELL'AZIONARIATO DI ASP SpA

RICHIEDONO INFORMAZIONI E RIFLESSIONI.

Convocata una riunione pubblica su piattaforma Zoom allargata a tutti i cittadini e ai consiglieri comunali di Asti e Torino: giovedì 15 ottobre.

I Comitati a tutela dell'Acqua Pubblica di Asti e di Torino esprimono una comune valutazione in merito al cambiamento degli assetti proprietari della società multiservizi ASP SpA che gestisce primari servizi pubblici ad Asti.

Constatano

l'accresciuto ruolo di IREN a seguito dell'aumento della quota posseduta dal Gruppo IREN ora pari al 75% della società NOS SpA, socio di minoranza  (al 45%) in ASP SpA, ex municipalizzata posseduta per il rimanente 55% dal Comune di Asti.            

Considerano

con legittime preoccupazioni questa crescita del ruolo di IREN in quanto si accompagna ad analoghe recenti penetrazioni nella gestione del servizio idrico nella nostra regione che paiono chiaramente finalizzate alla strategia mirante a rendere IREN come soggetto centrale in vista della creazione di un gestore unico regionale, di impianto privatistico sia nella forma giuridica che nel perseguimento degli obiettivi.

Questa strategia diventa evidente se si tiene presente che, in base ai bilanci del Gruppo IREN, il settore acqua, con il suo elevato Margine Operativo Lordo, è il perno finanziario del Gruppo.

Ricordano

che non il solo Comune di Asti è interessato, ma anche quello di Torino, nella sua qualità di partecipante al patto di sindacato di governo di IREN e preminente negli altri due soci di NOS: GTT (socio unico proprietario) e SMAT (socio di maggioranza).

Denunciano

la totale esclusione dei rispettivi Consigli Comunali da ogni forma di coinvolgimento in questa vicenda, che esemplifica la totale irrilevanza cui si vogliono ridurre gli organismi elettivi della democrazia di prossimità e l'inesistenza dell'applicazione del principio della leale collaborazione che dovrebbe guidare i rapporti tra amministrazioni, massime quelle elettive, e che nel caso astigiano mostra come le ex municipalizzate torinesi concorrano alla divisione di utili di gestione che, al contrario, andrebbero destinati a rafforzare l'operatività di ASP SpA.

Ricordiamo che NOS è entrata nel capitale di ASP attraverso un esborso iniziale di 16.500.000 euro e che i bilanci 2016/2017/2018 di ASP si sono chiusi con un risultato complessivo di +6.028.852 euro prima delle imposte e +4.696.114 euro al netto delle imposte. Dal 2002 al 2018 il Comune di Asti ha incassato un dividendo pari a 9.339.489 euro mentre il socio privato NOS ha introitato 5.266.727 euro.

Secondo il bilancio 2018, il Servizio Idrico Integrato ha raccolto il 27,27% dei ricavi dell'intera ASP, che sono pari a 40.357.597 euro; significa un fatturato per il solo settore idrico di 11.005.516 euro. Nel bilancio non risultano evidenziati i costi relativi alla parte idrica, ma da precedenti documenti di consulenti incaricati dal Comune rileviamo che nel 2016 risulterebbero pari a circa 9.688.000 euro a fronte di ricavi pari a circa 12.177.000 euro. Parrebbe, dunque, un risultato per il solo settore idrico pari a +2.489.000 euro (il bilancio ASP 2016 ha registrato utili pari a 2.877.514 euro prima delle imposte).

Invitano e sollecitano

all'attenzione e vigilanza la Cittadinanza di entrambi i Comuni a fronte dell'intensificarsi di manovre di carattere finanziario che mirano allo stravolgimento della funzione dei Pubblici Servizi e, parallelamente, le Istituzioni dei due Comuni a rendere pubbliche le strategie che intendono sviluppare nel breve e medio periodo per garantire il miglior percorso per l'azienda ASP SpA e per servizi sempre più efficaci ai cittadini.

Intendono promuovere

comuni azioni miranti alla documentazione e informazione della cittadinanza in vista di ogni possibile mobilitazione di cittadini e lavoratori delle aziende di servizio in difesa dei servizi pubblici, a cominciare da quello della gestione dell'acqua, contro i tentativi striscianti di ulteriore  privatizzazione.

Primo appuntamento: giovedì 15 ottobre, ore 21 su piattaforma Zoom.

https://us02web.zoom.us/j/89060647607?pwd=a25WZlZCSEtNM1dqeXpYb1FTNGkydz09                     ID riunione: 890 6064 7607   -    Passcode: 879699

La partecipazione deve essere limita a  max. 100 persone .  Per ulteriori informazioni inviare una mail a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure telefonare al 333 7053420.

 

Verità, giustizia e trasparenza per Comuni Riuniti srl

Dettagli
Notizie regionali
01 Luglio 2020

Logoforum2

Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua

Comitato regionale Acqua Bene Comune Piemonte

www.acquabenecomunetorino.org - Cell. 388 8597492 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Il Consiglio di Stato, con la sentenza 3971 del 19 giugno scorso ha restituito al TAR Piemonte la responsabilità di mettere ordine nella gran confusione pseudo-giuridica provocata da Atena-IREN ora ASM, da  ATO2 e da Ato2Acqua. Invece di praticare la Costituzione che prescrive la leale collaborazione fra istituzioni pubbliche, queste si sono scatenate a suon di carte da bollo e parcelle di avvocati  in ogni sorta di attacchi alla Comuni Riuniti srl al solo scopo di indebolirla e appropriarsi delle sue  risorse idriche .

Ora, il TAR Piemonte non potrà più sorvolare sui motivi pretestuosi, le mistificazioni, le ricostruzioni fuorvianti con cui si è tentato di fare lo “spezzatino” di Comuni Riuniti, per poter distruggere un’esperienza di gestione diretta, partecipata, coerente con la volontà popolare, ribadita ancora nel Referendum del 2011 dal 94% dei votanti biellesi-vercellesi-alessandrini.

IL NOSTRO VOTO VA RISPETTATO

Nel dubbio che qualche emulo di Luca Palamara alberghi anche da queste parti, e che il destino di Comuni Riuniti sia deciso in cene riservate o nelle segrete stanze

I CITTADINI DEVONO SAPERE

-  non esiste alcuno dei motivi di annullamento previsti all’Art. 19 della Convenzione ATO2 – Comuni Riuniti srl e ATO2Acqua

-  non rispettare passivamente le direttive di ARERA  (Autorità nazionale finanziata dai gestori idrici) soprattutto nella definizione della tariffa, è a nostro avviso segno di salute mentale: vedi  le elucubrazioni algoritmiche truffaldine di ARERA per speculare sull’acqua, ripetute anche nell’ultima delibera n. 235 del 23 giugno 2020 pagg. 27 e 28):

areraformule

-  inadempiente è invece ATO2 e la Regione Piemonte che chiude gli occhi sul fatto che il Piano d’Ambito dell’ATO2 è fermo al 2014, in violazione del DMLP 1° agosto 1996, Art. 8 che prescrive aggiornamenti triennali “allo scopo di monitorare l’andamento del servizio ed eventualmente adottare tempestivamente le necessarie misure a fini di efficienza, trasparenza, risparmio idrico, tutela ambientale e della qualità dell’acqua”

Documento indispensabile per una politica idrica comune, che porti finalmente gli attuali sei gestori operanti sul territorio, compresa la renitente ASM/IREN, al gestore unico previsto dalla legge.

Dal TAR Piemonte ci aspettiamo: verità giustizia e trasparenza

Luglio 2020

Altri articoli …

  1. 14 gennaio 2020 Cuneo: Risposta a Federico Borgna, presidente della Provincia di Cuneo
  2. 27 marzo 2019 Cuneo: E' PUBBLICA!
  3. 21 dicembre 2018 - Cuneo: Incontro segreteria CGIL - Comitato acqua bene comune
  4. 28 marzo 2018 - Cuneo: Sindaci non tradite il voto dei vostri concittadini!
Pagina 4 di 44
  • Inizio
  • Prec
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
  • 6
  • 7
  • 8
  • 9
  • 10
  • Avanti
  • Fine

Chi siamo

Siamo il comitato locale torinese del Forum italiano dei movimenti per l'Acqua.

Per saperne di più su di noi...

Privacy e informativa sull'uso dei dati

 

 

Sostienici!

Aiutaci a portare avanti le nostre campagne per il diritto all'acqua, per la ripubblicizzazione del servizio idrico e le azioni legali per il rispetto dei referendum!

Scopri come sostenerci...

Seguici

Acqua Bene Comune Torino sui social media:

  • Facebook
  • Twitter
  • YouTube
  • Google Foto

 

Contattaci

Acqua Bene Comune Torino
Cell: 388 85 97 492
E-mail: acquapubblicatorino@gmail.com
Tutti i contatti
Bootstrap is a front-end framework of Twitter, Inc. Code licensed under MIT License. Font Awesome font licensed under SIL OFL 1.1.
Powered by T3 Framework