Sidebar

  • Home
  • Chi siamo
  • Campagne
    • Crisi idrica e sprechi
    • SMAT Azienda di diritto pubblico
    • Conguaglio SMAT
    • Piano d'Ambito ATO3
    • STOP ARERA!
    • Obbedienza Civile
    • Gestione Partecipativa
    • Stop Madia
    • Referendum Sociali
  • Notizie
    • Archivio: Tutte le notizie
    • Notizie locali
    • Notizie regionali
    • Notizie nazionali
  • Seminari
    • 3 febbraio 2023 - Libertà è stare zitti/e?
    • 28 novembre 2022 - La concorrenza non si fa sull'acqua
    • Settembre 2022: I giorni della carpa
    • Ottobre 2019: Acqua e giustizia climatica
    • Giugno 2019: Per il futuro di SMAT
    • Seminari sulla trasformazione di SMAT SpA in Azienda Speciale Consortile
    • La Scuola dell'Acqua
    • Settembre 2013 - Convegno internazionale: Ripubblicizzare si può, ripubblicizzare si deve!
    • Giugno 2014: Il bene è comune se la sua gestione è partecipativa
    • Giugno 2016: Stop Madia!
    • Settembre 2015: Fuori l’acqua dal risiko della finanza - il caso ATENA/IREN
    • Maggio 2011: Le Religioni e l'Acqua
    • Ottobre 2010: Seminario Regionale
  • Risorse
    • Newsletter
    • Pubblicazioni
    • Assemblee Macroregionali Nord-Ovest
    • Le foto del Comitato
    • I video del Comitato
    • Glossario dell'acqua
    • Privacy e informativa sull'uso dei dati
    • Quali cookies utilizziamo in questo sito?
    • Convocazioni di riunione
    • Calendario eventi e banchetti
  • Contatti
Acqua Bene Comune Torino Acqua Bene Comune Torino
  • Home
  • Chi siamo
  • Campagne
    • Crisi idrica e sprechi
    • SMAT Azienda di diritto pubblico
      • 9 ottobre 2017 : Il Consiglio Comunale di Torino approva la trasformazione di SMAT S.p.A. in Azienda di diritto pubblico
      • Tutte le Notizie sulla trasformazione di SMAT
      • Perché ripubblicizzare SMAT SpA
      • Per la Corte dei Conti si può
      • Il voto della delibera al Comune di Torino
      • I Comuni che hanno deliberato la trasformazione
      • Il voto della delibera alla Provincia di Torino (2013)
      • Delibera-tipo per la trasformazione di SMAT SpA in Azienda Speciale Consortile
      • Seminari e audizioni sulla trasformazione
    • Conguaglio SMAT
    • Piano d'Ambito ATO3
    • STOP ARERA!
    • Obbedienza Civile
    • Gestione Partecipativa
    • Stop Madia
    • Referendum Sociali
  • Notizie
    • Archivio: Tutte le notizie
    • Notizie locali
    • Notizie regionali
    • Notizie nazionali
  • Seminari
    • 3 febbraio 2023 - Libertà è stare zitti/e?
    • 28 novembre 2022 - La concorrenza non si fa sull'acqua
    • Settembre 2022: I giorni della carpa
    • Ottobre 2019: Acqua e giustizia climatica
    • Giugno 2019: Per il futuro di SMAT
    • Seminari sulla trasformazione di SMAT SpA in Azienda Speciale Consortile
    • La Scuola dell'Acqua
    • Settembre 2013 - Convegno internazionale: Ripubblicizzare si può, ripubblicizzare si deve!
    • Giugno 2014: Il bene è comune se la sua gestione è partecipativa
    • Giugno 2016: Stop Madia!
    • Settembre 2015: Fuori l’acqua dal risiko della finanza - il caso ATENA/IREN
    • Maggio 2011: Le Religioni e l'Acqua
    • Ottobre 2010: Seminario Regionale
  • Risorse
    • Newsletter
    • Pubblicazioni
    • Assemblee Macroregionali Nord-Ovest
    • Le foto del Comitato
    • I video del Comitato
    • Glossario dell'acqua
    • Privacy e informativa sull'uso dei dati
    • Quali cookies utilizziamo in questo sito?
    • Convocazioni di riunione
    • Calendario eventi e banchetti
  • Contatti

1310 sindaci e consiglieri comunali non vanno a votare per il rinnovo del Consiglio della Città Metropolitana di Torino

Dettagli
Notizie regionali
22 Dicembre 2021

Logo Comitato

Forum italiano dei movimenti per l'acqua

Comitato provinciale Acqua Pubblica Torino

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

www.acquabenecomunetorino.org

Tel. 388 8597492

 

 1310 sindaci e consiglieri comunali non vanno a votare

per il rinnovo del Consiglio della Città Metropolitana di Torino

 

Il 20 dicembre scorso il 35% dei sindaci e consiglieri comunali della Città Metropolitana di Torino ha disertato le urne per rieleggere il Consiglio Metropolitano. Due mesi prima il 58% dei torinesi ha disertato le urne per eleggere il sindaco della Città.

Se l’assenteismo elettorale dei cittadini è stato interpretato come sfiducia nella politica e nei candidati al governo della città,  che dire dell’assenteismo dei politici dell’Area Metropolitana? Che loro per primi non hanno fiducia in se stessi e nella loro capacità di governo di quell’Area vasta?

Sicuramente non hanno dato brillante prova di sé il 5 giugno 2020 quando una minoranza di blocco di Comuni soci SMAT  ha impedito la sua trasformazione in azienda di diritto pubblico per gestire l’acqua come bene comune e non come merce.

Non ci adeguiamo al cicaleccio della disinformazione e della manipolazione mediatica sul precario stato di salute delle istituzioni democratiche di ogni livello, ma ci chiediamo come contrastare un vero e proprio processo di delegittimazione degli strumenti di governo nazionale e locale, patrimonio costituzionale di ciascuno di noi.

Evidente è la responsabilità delle forze politiche che scaricano sulle istituzioni  le loro difficoltà di rapporto con la società, e le proprie insufficienze. Hanno approvato riforme istituzionali ed elettorali miranti non già a rafforzare gli istituti di democrazia diretta, ma a stravolgere l’equilibrio costituzionale tra  assemblee elettive e  governo:  la legge Delrio n. 56/2014 sulle Città Metropolitane ne è l’esempio fallimentare.

Ma è proprio questo che vogliono le tecnocrazie a cui piace comandare senza legittimazione democratica e perciò mal sopportano l’autonomia della politica e delle assemblee  elettive, dai Comuni al Parlamento. 

Non pensiamo che sia stato per indifferenza, assenteismo, ignavia che i 1310 sindaci e consiglieri comunali hanno disertato le urne il 20 dicembre 2021 per il rinnovo del  Consiglio Metropolitano di Torino.

Ma se anche loro, come i tanti cittadini torinesi che non hanno votato il 18 ottobre scorso, non ne possono più di questo sistema, allora si riprendano i poteri e le funzioni riconosciute dalla Costituzione! 

Sostengano la richiesta di stralcio dell’Art. 6 del Disegno di legge sulla Concorrenza che espropria i Comuni italiani del potere di governo dei servizi pubblici locali, a partire dall’acqua.

Si uniscano ai Comuni italiani che hanno già approvato l’ordine del giorno scaricabile qui.

 Si scrive acqua, si legge democrazia

Torino, 22 dicembre 2021

Stralcio dell’Art. 6 dal Disegno di Legge del Governo sulla Concorrenza: i primi tre passi in provincia di Torino

Dettagli
Notizie regionali
01 Dicembre 2021

Logo Comitato

Forum italiano dei movimenti per l'acqua

Comitato provinciale Acqua Pubblica Torino

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

www.acquabenecomunetorino.org

Tel. 388 8597492

 

Stralcio dell’Art. 6 dal Disegno di Legge del Governo sulla Concorrenza

I primi tre passi in provincia di Torino

 

Lunedì 29 novembre, il Consiglio Metropolitano ha approvato l’ordine del giorno presentato dal consigliere Dimitri De Vita, che chiede  lo stralcio dell'articolo 6 del Disegno di Legge Concorrenza. Martedì 30 novembre analoghi ordini del giorno sono stati approvati dai Consigli comunali di Grugliasco e Nichelino, primi firmatari Carlo Proietti, Claudio Cerruti e Valentina Cera.

Approvati a larga maggioranza,  si oppongono con decisione al tentativo del Governo di porre limiti al potere dei Comuni italiani per la gestione in house (leggasi: pubblica) dei servizi pubblici locali. 

Infatti, se agli Enti Locali il Disegno di Legge chiede letteralmente di giustificare il mancato ricorso al mercato, prevede addirittura incentivi per favorire invece le aggregazioni di società multiservizi quotate in Borsa, il tutto sventolando il falso mito della concorrenza, inapplicabile quando si tratta di monopoli naturali come l'acqua. 

Il Disegno di Legge Concorrenza e in particolare l'art 6, ledono in maniera gravissima l'autonomia dei Comuni, rendendo di fatto impossibile esercitare il governo della risorsa acqua, che invece va difesa e tutelata con forza anche alla luce dei cambiamenti climatici in corso, v.https://www.acquabenecomune.org/notizie/nazionali/4169-ddl-concorrenza-privatizzazioni-su-larga-scala-una-dichiarazione-di-guerra-all-acqua-e-ai-beni-comuni 

È un Disegno di Legge che ci riporta indietro di 10 anni, quando proprio grazie al referendum avevamo impedito la grande svendita dei beni comuni proposta dal famigerato decreto Ronchi. Le stesse fake news di allora accompagnano oggi questo nuovo attacco.

Ma i nostri consiglieri/e metropolitani e comunali, votando a favore dello stralcio dell'art 6, hanno rispettato la volontà popolare da troppi anni disattesa e impediscono che venga tradita.

Non possiamo astenerci però dall’accennare al Sindaco di Grugliasco Montà che, pur con riserve, ha votato Sì all'ordine del giorno presentato nel proprio Comune; mentre in sede di Consiglio metropolitano si è astenuto. I maligni potrebbero pensare che l'abbia fatto per ostilità verso la parte politica proponente. Noi che maligni non siamo, lo ringraziamo lo stesso e ci teniamo strette queste prime tre prese di posizione, perché la difesa dei beni comuni e dell'autonomia dei Sindaci e dei Consigli comunali - che costituiscono l'ossatura della nostra democrazia rappresentativa -  sono patrimonio costituzionale, appartengono ai cittadini e alle cittadine al di là degli orientamenti politici.

Si scrive acqua, si legge democrazia

Lo hanno dimostrato i consiglieri/e   di maggioranza e di opposizione in Città Metropolitana e nei Comuni di Grugliasco e Nichelino, a cui va tutto il nostro apprezzamento. Ci hanno aiutato a compiere i primi tre 3 passi in provincia di Torino. Nei prossimi giorni ne seguiranno altri, in tempo – speriamo – per convincere Governo e Parlamento a stralciare l’art. 6 dal Disegno di Legge sulla Concorrenza.

Torino, 1 dicembre 2021

L’assessore regionale Marnati “è coi forti e abbandonò la lega” dei comuni sovrani

Dettagli
Notizie regionali
26 Novembre 2021

Logo Comitato

Forum italiano dei movimenti per l'acqua

Comitato provinciale Acqua Pubblica Torino

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

www.acquabenecomunetorino.org

Tel. 388 8597492

 

Acqua Bene Comune - ATO2 Biellese Vercellese Casalese

L’assessore regionale Marnati  “è coi forti e abbandonò la lega” dei comuni sovrani

 

A un’interpellanza urgente della Consigliera regionale Francesca Frediani sulla situazione caotica creata da ATO2 Biellese Vercellese Casalese nella gestione dell’acqua, l’assessore regionale Marnati ha risposto con un colpo al cerchio e un colpo alla botte.

 In sostanza se ne lava le mani e dà praticamente via libera ad ATO2 per depredare Comuni Riuniti srl dei loro acquedotti.

Ma i loro sindaci non abbassano la testa: dal rieletto sindaco Mauro Andorno di Borgo d’Ale, ai sindaci di Moncrivello e di altri Comuni soci,  ad altri Enti locali e Unioni  Montane, stanno aumentando consenso e appoggio per cambiare le scelte privatizzatrici dell’ATO2 e orientarle invece verso l’attuazione di un gestore idrico unico come prescrive la legge nazionale ed europea sul Servizio Idrico Integrato.

Nell’ATO2 i gestori sono ancora 6 (sei) !?!?  Doveva unificarli Ato2acque che per 10 anni non ha dato segni di vita. In questa direzione si sta muovendo ora la nuova Acquedueo s.c.a.r.l. che persegue il  modello aziendale già realizzato a Torino, e in fase di realizzazione a Cuneo: iniziare con il raggruppamento dei 4 gestori pubblici in un unico gestore pubblico al quale aggregare poi gli acquedotti dei restanti comuni del vercellese alla scadenza delle rispettive concessioni nel 2023.

Verrebbero così assicurate le condizioni richieste dalle leggi italiane ed europee per la concessione diretta, senza gara, del servizio idrico al gestore unico d’ambito: a) la proprietà totalmente pubblica, b) il controllo dei Comuni sul gestore,  analogo  al controllo esercitato da ciascun comune sui propri uffici.

L’assessore Marnati invece, con uno stile burocratico-politichese

* evita di impegnarsi in questa strategia e arriva ad affermare che le decisioni dell’ATO “non sono sindacabili dai Comuni” quando sono proprio i rappresentanti eletti dai Comuni nella Conferenza d’Ambito dell’ATO  a prendere ogni decisione in merito, come infatti stabilisce l’Art. 2. della Legge Regionale n. 7/2012 : “1. Le funzioni di organizzazione del servizio idrico integrato, ivi comprese quelle di elaborazione, approvazione e aggiornamento del relativo piano d’ambito, di scelta della forma di gestione, di determinazione e modulazione delle tariffe, di affidamento della gestione e di controllo diretto, restano confermate in capo agli enti locali ai sensi dell’articolo 142 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (Norme in materia ambientale).”

 * ignora prese di posizione e deliberazioni dei consigli comunali che denunciano decisioni dell’ATO2 assunte senza alcuna consultazione dei comuni stessi, alle quali l'Assessore contrappone “un massiccio ricorso ai mezzi che la tecnologia ha messo a disposizione in maniera capillare (…) per garantire conoscenza e … partecipazione …” sic!

* dà per scontato che non occorre aggiornare il Piano d’Ambito risalente al 2006 e che basta aggiornare le tariffe per finanziare gli investimenti, come se le condizioni idrogeologiche, ambientali e climatiche del territorio fossero rimaste immutate negli ultimi 15 anni,

* afferma addirittura  che lo spreco idrico di 13.064.267 m³/anno nel 2006 salito a 16.197.750 m³/anno nel 2020 non è aumentato di 3.133.483 metri cubi, ma di una cifra – ignota – calcolata dall’algoritmo inventato da ARERA – l’Autorità cui contestiamo, anche davanti alla magistratura, modalità ingiuste e scorrette di calcolo della tariffa dell’acqua.

L’Assessore regionale Marnati calpesta la sovranità dei Comuni che difendono la proprietà e gestione pubblica di un bene comune essenziale come l’acqua.

La cittadinanza sostenga i propri sindaci che la rivendicano e la difendono.

Il Comitato regionale Acqua Pubblica Piemonte è al loro fianco.

 

Novembre 2021

Proditorio attacco di ATO2 Biellese Vercellese Canavese alla sovranità comunale per privatizzare l’acqua

Dettagli
Notizie regionali
20 Novembre 2021

Logo Comitato

Forum italiano dei movimenti per l'acqua

Comitato provinciale Acqua Pubblica Torino

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

www.acquabenecomunetorino.org

Tel. 388 8597492

 

Da alcuni anni l’Autorità d’Ambito Idrico Biellese Vercellese Casalese ATO2 sta manovrando per espropriare gli acquedotti del consorzio pubblico Comuni Riuniti S.r.l. che li gestisce con soddisfazione degli abitanti anche se con alcuni comprensibili problemi cui far fronte.

  Questi problemi sono diventati il pretesto per un’azione ostile e costante di ATO2 che – all’insaputa di Comuni Riuniti S.r.l. – è arrivata al punto di revocare loro la concessione idrica per trasferirla ad altri operatori idrici ivi compresa ASM di Vercelli detenuta al 61% da IREN S.p.A., in violazione dell'art. 149 bis del Decreto Legislativo n. 152/2006.

 Alcuni Comuni, vittime o complici, hanno consegnato il loro acquedotto a un nuovo gestore, senza  garantire a tutt'oggi il posto di lavoro ai dipendenti coinvolti

 Altri Comuni invece non si fanno mettere i piedi sulla testa e rivendicano le proprie prerogative di legge, a partire dal diritto/dovere di decidere la forma di gestione del Servizio Idrico comunale.

Si è aperto quindi un incredibile contenzioso, sfociato in una vertenza giudiziaria assurda e costosa tra Enti pubblici che sono tenuti invece alla leale collaborazione.

Il Comitato regionale Acqua Pubblica Piemonte, presa visione degli atti consultabili sul sito di ATO2, esprime stupore e sconcerto per quanto riferito dai sindaci presenti a Borgo d’Ale nella riunione del 16 novembre 2021, in merito a numerose inadempienze e violazioni di ATO2 delle norme che regolano i compiti e la vita democratica dell’Ente, chiaramente definiti dalla Convenzione istitutiva e dal Regolamento di funzionamento di ATO2. Sono emersi  infatti diversi casi, esemplificativi ma non esaustivi:

  •  il Piano d’Ambito, documento programmatico fondamentale dell’Ente, risale al 2006 e non è stato più aggiornato,
  •  l’azienda Acquedueo istituita nel 2006 per realizzare il Gestore Unico d’Ambito, dopo 15 anni di vita  non ha realizzato nemmeno parzialmente questo suo compito,
  • non risulta avvenuta la  convocazione, almeno triennale, da parte del Presidente dell’Autorità d’Ambito,  della Conferenza Generale di tutti gli Enti partecipanti all'Ambito,
  • non risulta la convocazione dell’assemblea dei Sindaci dei Comuni dell’ATO2,
  •  non risulta la convocazione dell’assemblea dei Sindaci delle aree omogenee, ivi compresa l’Area Omogenea Vercellese 5,
  • non risulta che - almeno due volte l’anno - i Rappresentanti delle Aree Territoriali Omogenee abbiano effettuato   il rendiconto del proprio mandato all’Assemblea dei Rappresentanti né  che abbiano consultato  i Sindaci delle rispettive Aree Territoriali  Omogenee.

Infine, i sindaci presenti alla suddetta riunione hanno espresso dubbi anche sulle modalità di conferimento di incarichi, ad es. al Direttore Generale dell’Ente.

Per il Comitato Acqua Pubblica Piemonte anche nel Biellese Vercellese Canavese "si scrive acqua, si legge democrazia". Pertanto esprime pieno sostegno alla rivendicazione di Comuni Riuniti S.r.l. di trasparenza e correttezza nella gestione dell’ATO2, e auspica che la Regione Piemonte e la Corte dei Conti del Piemonte esercitino in merito la dovuta vigilanza.

Torino, novembre 2021

DDL 87 Assegnazione delle grandi derivazioni ad uso idroelettrico

Dettagli
Notizie regionali
15 Ottobre 2020
LogoForum

Forum italiano dei movimenti per l'acqua

Comitato provinciale Acqua Pubblica Torino

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

www.acquabenecomunetorino.org

www.acquabenecomune.org

Tel. 388 8597492

 

 

Al Presidente e Assessori della Giunta Regionale del Piemonte
Ai Consiglieri/e regionali del Piemonte



Oggetto: DDL 87 Assegnazione delle grandi derivazioni ad uso idroelettrico


Il Comitato Acqua pubblica Torino, promotore dei referendum del 2011 per la gestione pubblica dell'acqua bene comune, intende con la presente sottoporre all'attenzione del Consiglio regionale alcune riflessioni riguardanti il DDL 87 oggetto di discussione in questi giorni.

L'acqua, fonte di vita e diritto umano universale sancito dall’ONU nel 2010, è risorsa strategica per la sopravvivenza degli esseri viventi e dell'intero pianeta oggi e nel prossimo futuro, soprattutto a fronte dei devastanti impatti del surriscaldamento globale in atto.

Tenendo questo a mente, è inevitabile considerare tale risorsa come bene comune a disposizione della collettività, da gestire con cura e attenzione, preservandone la disponibilità anche per le generazioni future.

Altrettanto inevitabile è considerare che i soggetti che si troveranno a gestire i grandi bacini montani di accumulo di tale preziosa risorsa, oggi come nel prossimo futuro, saranno i detentori di una non meno grande responsabilità con ricadute sull'intera collettività.

In quest'ottica, le finalità dell’art. 1 del DDL 87 si rivelano in tutta la loro limitatezza e inadeguatezza nell'affrontare le sfide che il futuro, anche prossimo, ci pone davanti in termini di qualità della vita se non di sopravvivenza.

Prendere in considerazione solamente e prioritariamente i principi della tutela della concorrenza e la libertà di stabilimento (comma 1) e porsi come primo obiettivo la valorizzazione (leggasi estrazione di valore) della risorsa idrica (comma 2) non solo è limitativo ma alquanto pericoloso.

La corsa all'accaparramento delle fonti idriche in atto in tutto il Paese da parte di soggetti privati e agguerrite multinazionali (prima fra tutte Veolia, oramai inserita in tutte le principali società di gestione del servizio idrico integrato), a cui nemmeno la volontà popolare referendaria è riuscita a mettere freno perché ampiamente disattesa, deve invitare a porre la massima attenzione nel compiere scelte politiche che pongano prioritariamente argine a questa pericolosa deriva.

Il controllo della risorsa idrica è e sarà sempre più determinante nei rapporti di forza tra gli enti pubblici che tutelano gli interessi collettivi e i soggetti privati che perseguono unicamente i propri profitti.

L’esortazione è dunque a migliorare il testo del DDL 87 in questa ottica, in particolare:

1.
ponendo all'art. 1 comma 1 come prioritaria la finalità di garantire l'accesso all'acqua potabile quale diritto umano universale come sancito dall'ONU con risoluzione del 2010;

2. all'art. 1 comma 2 sostituire ‘valorizzazione’ con ‘tutela’ del patrimonio idrico e aggiungere subito dopo le parole ‘patrimonio idrico’ le parole ‘a vantaggio delle generazioni future’;

3. all'art. 4 comma 1 prevedere la possibilità dell'affidamento in concessione dell’uso idroelettrico anche a soggetti di diritto pubblico, almeno laddove sia stato valutato un prevalente interesse pubblico ad un diverso uso delle acque derivate incompatibile in parte con l’uso idroelettrico (vedi art. 3 comma 1);

4. all'articolo 13, comma 1, dopo le parole “limitazioni gestionali” aggiungere le parole  “nonché forme di partecipazione dei cittadini alla formazione delle decisioni…”
5. all'art. 13 comma 1 lett. b) aggiungere ‘a titolo non oneroso’ dopo le parole ‘obblighi di cessione’.

Nella convinzione dell'importanza di quanto sottoposto alla loro attenzione, confidiamo nell’accoglimento delle nostre proposte a tutela della preziosa risorsa per bene della collettività.

Il Comitato provinciale Acqua Pubblica Torino
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
tel. 338 859 7492

Altri articoli …

  1. 15 ottobre 2020: Riunione pubblica online sulle recenti modifiche societarie all'interno dell'azionariato di ASP SpA
  2. 15 ottobre 2020: Riunione pubblica online sulle recenti modifiche societarie all'interno dell'azionariato di ASP SpA
  3. Verità, giustizia e trasparenza per Comuni Riuniti srl
  4. 14 gennaio 2020 Cuneo: Risposta a Federico Borgna, presidente della Provincia di Cuneo
Pagina 2 di 42
  • Inizio
  • Indietro
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
  • 6
  • 7
  • 8
  • 9
  • 10
  • Avanti
  • Fine

Chi siamo

Siamo il comitato locale torinese del Forum italiano dei movimenti per l'Acqua.

Per saperne di più su di noi...

Privacy e informativa sull'uso dei dati

 

 

Sostienici!

Aiutaci a portare avanti le nostre campagne per il diritto all'acqua, per la ripubblicizzazione del servizio idrico e le azioni legali per il rispetto dei referendum!

Scopri come sostenerci...

Seguici

Acqua Bene Comune Torino sui social media:

  • Facebook
  • Twitter
  • YouTube
  • Google Foto

 

Contattaci

Acqua Bene Comune Torino
Dove siamo: c/o ARCI - Via Mantova 34
10153  Torino
Cell: 388 85 97 492
E-mail: acquapubblicatorino@gmail.com
Tutti i contatti
Bootstrap is a front-end framework of Twitter, Inc. Code licensed under MIT License. Font Awesome font licensed under SIL OFL 1.1.
Powered by T3 Framework