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ASM Vercelli - Salvare l’acqua per salvare il futuro

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Notizie regionali
03 Gennaio 2024

 

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Forum Italiano dei Movimenti dell’Acqua - Comitato regionale Acqua Pubblica Piemonte

www.acquabenecomunetorino.org - cell. 388 8597492

  

L’Autorità d’Ambito – ATO2 – di Vercelli non ha proprio “un cuor di leone” : il 21 dicembre scorso ha rinviato ogni decisione sulla costituzione del Gestore Unico del Servizio Idrico e l’affidamento diretto  della gestione dell’acqua nel suo territorio.

L’obiettivo è chiaro. Lasciar scadere al 31 dicembre 2023 l’affidamento diretto ad ASM e mettere a gara il servizio idrico al migliore offerente: l’acqua diventa così una merce come un’altra, e tutti sanno che sulla merce acqua si guadagna bene – vedi le minerali. Per questo IREN, azionista di maggioranza di ASM , non molla la presa: tanto più che i profitti del settore idrico compensano le perdite degli altri  settori,  soprattutto quello dei  rifiuti.

Proprio in questi giorni IREN ha messo le mani su Egea di Alba.  Il prossimo boccone sarà ASM ? della quale IREN è già l’azionista di maggioranza e dalla quale si porta via ogni anno milioni di utili.

Quale differenza con la provincia di Cuneo che è riuscita a liberarsi da quella “mano morta” e le ultime adesioni di nuovi Comuni al Gestore Unico COGESI fanno pensare che entro fine anno quel territorio avrà una gestione dell’acqua totalmente pubblica. E gli utili rimarranno lì, a vantaggio della popolazione locale.

Cambiamento del clima e deterioramento delle condizioni ambientali, incuria e sprechi: l'acqua sta diventando sempre più scarsa e preziosa 

ma viene gestita come risorsa da sfruttare senza limiti.

 

Richiamiamo ancora una volta i Sindaci di ATO2 alle loro responsabilità.

Dicembre 2023

Spreco idrico dell’ASM di Vercelli: chi mente?

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Notizie regionali
09 Febbraio 2023

Forum italiano dei Movimenti per l’Acqua - Comitato Acqua Pubblica Piemonte

 https://www.acquabenecomunetorino.org - Cell. 388 8597492 -acquapubblicapiemonte@gmail.com

 

  • La Stampa, Vercelli, 7 febbraio 2023 Il Presidente dell’ASM Vercelli dichiara che “Siamo al 19% delle perdite…”    

 

  • ATO2 Vercelli http://www.ato2piemonte.it/doc/file_pdf_5338.pdf, p.31, ASM VERCELLI S.p.A 3.708.718 mc spreco idrico  =  40,79 %

 

Difficile credere al miracolo: che in soli due anni ASM Vercelli sia riuscita a ridurre lo spreco idrico dal 40,79% al 19%  come dichiarato ora dal suo Presidente. 

A pag. 106 dello stesso documento, ATO2 dichiara che ASM Vercelli ha il primato del 17,07% di perdite idriche lineari (per ogni km di tubature) rispetto al 10,60 di SII o del 4,75% di CVA.

Non sono questi i primati di cui vantarsi.

 

ATO2 tace: per distrazione? Indifferenza?

 

Eppure dovrebbe avere sotto gli occhi l’allarme lanciato in questi mesi da scienziati e tecnici sulla secca e decrescita del Po che già a Torino segna un deficit del 50%.  E lo stesso allarme del Consorzio Barraggia che denuncia “scorte e invasi non sufficienti … e irrigazione a  rischio per 3.500 ettari di campi agricoli.”

La memoria di chi vive in Piemonte non ricorda una simile scarsità d'acqua. La Regione ai piedi delle più alte montagne d'Europa, che con i loro ghiacciai alimentavano i nostri grandi fiumi,  sta diventando sempre più arida e la peggiore per siccità in Europa.

Tutto questo non è occasionale o frutto di circostanze sfortunate. Anni di incuria e sprechi, del prevalere di interessi economici e speculativi nella gestione del territorio stanno presentando il conto.

Ma da parte delle nostre classi dirigenti non è venuta meno la sconsiderata concezione dell'acqua come risorsa inesauribile.

Non è stato programmato un piano organico per il rifacimento degli acquedotti, nonostante le perdite ingenti e la vetustà complessiva delle condutture. Né, da parte delle autorità competenti, sono stati posti ai gestori del servizio obbiettivi adeguati per un’urgente riduzione delle perdite.

Colpisce il silenzio, l’inerzia di tanti sindaci a cui la legge attribuisce il potere di governo del Servizio Idrico Integrato tramite i rappresentanti da loro eletti nella Conferenza dei Sindaci di ATO 2 presieduta dal sindaco di Biella Claudio Corradino, nella quale il Comune di Vercelli è rappresentato dall’assessore Luigi Michelini.

Prima ancora di entrare nel merito della realizzazione di nuovi invasi e del pesante impatto ambientale che tali opere avrebbero, per riempirli occorrono le piogge, che scarseggiano, senza contare il problema dell'evaporazione nei mesi caldi, è  invece indispensabile investire subito nella riduzione delle perdite e degli sprechi, determinate da una trascurata manutenzione ed alla mancata sostituzione dei tubi negli anni.

Oggi più che mai la scarsità della risorsa idrica richiede una gestione pubblica

e partecipata dai cittadini, volta alla tutela dell'acqua nell'interesse collettivo,

e non a favorire chi sull'acqua intende speculare e fare profitti.

 

Vercelli, 9 febbraio 2023

Scarica questo comunicato [.pdf, 236 KB]

ATO3 Torinese si occupi di crisi climatica, siccità, spreco idrico

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Notizie regionali
28 Giugno 2022

 

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Forum Italiano dei Movimenti dell’Acqua - Comitato regionale Acqua Pubblica Piemonte

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Giovedì 30 giugno ore 14:00  -  Corso Vittorio Emanuele II n.18 – Torino

consegniamo questa Lettera Aperta

ai Sindaci, componenti della Conferenza dei Sindaci ATO3 Torinese

al Sindaco del Comune di Torino, o suo/a rappresentante,

 

La Conferenza dei sindaci dell’Autorità Territoriale - ATO3 Torinese, convocata per il 30 giugno 2022 in Corso Vittorio Emanuele II n.18, Torino, non reca all'ordine del giorno alcun argomento riguardante il fenomeno della siccità né le sue conseguenze sull'approvvigionamento idrico del nostro territorio.

La siccità, gli sprechi e una sconsiderata concezione dell'acqua come risorsa inesauribile hanno portato ad una crisi idrica mai vista da chi vive a queste latitudini.

Non si tratta di un evento occasionale. La comunità scientifica ritiene ormai strutturali gli effetti del cambiamento climatico, ed il tema della carenza d'acqua e della disomogenea distribuzione delle precipitazioni nel corso dell'anno si porrà in futuro con sempre maggiore urgenza.

Sono ormai evidenti le responsabilità di un sistema di gestione caratterizzato da una decennale mancanza di pianificazione e investimenti infrastrutturali, perché piegato ad una logica privatistica che punta esclusivamente alla massimizzazione del profitto mentre il surriscaldamento globale e i relativi cambiamenti climatici riducono la disponibilità dell'acqua per uso umano, per l'agricoltura e più in generale per l'ambiente.

D’altra parte, i dati ISTAT sulle perdite delle reti idriche sono impietosi: nel 2015 si attestano al 41,4% a livello nazionale (47,9% il tasso di “dispersione” fotografato nel 2019). È evidente che più che allo stato delle reti, si è guardato all’andamento delle azioni.

I soldi ci sono ma sono utilizzati per remunerare gli azionisti (pubblici e privati) non per investire e/o abbassare la tariffa.

Non è più possibile cullarsi nell'idea che la dispersione nel nostro territorio sia al di sotto della media nazionale e dunque non sia necessario intervenire: il 35% di dispersione ammesso dall’ATO3 (ma secondo i nostri calcoli è del 56,27%) non è tollerabile.

E' indispensabile e urgente procedere ad una drastica riduzione dello spreco idrico con la sostituzione delle vecchie tubature, ma anche ad una forte campagna rivolta all'utenza per ridurre gli sprechi e creare una cultura del rispetto e della tutela dell'acqua, nell'interesse nostro e delle future generazioni.

Chiediamo ai nostri Sindaci, responsabili per legge del governo del Servizio Idrico che se ne facciano carico e imprimano da subito una radicale inversione di tendenza rispetto al modello attuale, con tre misure prioritarie che si possono realizzare in tempi brevi:

* destinare gli utili delle aziende che gestiscono il servizio idrico alla ristrutturazione delle reti idriche;

* ammodernare gli impianti di irrigazione in agricoltura (ad es. irrigazione a goccia) e utilizzare le acque piovane;

* incentivare la realizzazione di reti idriche duali e l’installazione di dispositivi per il  risparmio idrico nell’edilizia di servizio, residenziale e produttiva.

Comitato provinciale Acqua Pubblica Torino

Torino, giugno 2022

ASM Vercelli: scongiurare l’appalto pubblico e la privatizzazione dell’acqua

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Notizie regionali
23 Giugno 2022

 

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La recente sentenza della Corte di Giustizia Europea riguardante la decadenza dell’affidamento “in house” della gestione di servizi pubblici come acqua, rifiuti, trasporti conferma che l’affidamento diretto – senza gara - non prosegue né si trasferisce a nuovi gestori qualora vengano a mancare le 3 condizioni fondamentali che lo avevano consentito:

- controllo dell’amministrazione aggiudicatrice analogo a quello esercitato sui propri servizi,
- 80% delle attività effettuate dal nuovo gestore per le amministrazioni aggiudicatrici controllanti
- nessuna partecipazione diretta di capitali privati, ad eccezione di forme di partecipazione di capitali privati che non comportano controllo o potere di veto (…) e che non esercitano un’influenza determinante sul nuovo gestore.

Riteniamo che il ruolo di IREN come socio di maggioranza ASM, abbia modificato radicalmente le condizioni a suo tempo esistenti per l’aggiudicazione “in house” del servizio idrico e che sia pertanto decaduto sia l’affidamento diretto ad ASM del servizio idrico di Vercelli, sia gli affidamenti a diversi gestori dell’ATO2, compresa ASM, degli acquedotti della Comuni Riuniti Srl.

La sentenza della Corte di Giustizia Europea stabilisce infatti che “una modifica del contratto è considerata sostanziale allorché introduce condizioni che, se fossero state incluse nella procedura iniziale, avrebbero consentito l’ammissione di candidati diversi da quelli inizialmente selezionati o l’accettazione di un’offerta diversa da quella inizialmente accettata o avrebbero attirato ulteriori partecipanti alla procedura di aggiudicazione, nonché dall’obiettivo di apertura degli appalti pubblici alla concorrenza nella misura più ampia possibile….” , che “l’ente affidatario non possa più essere in pratica assimilato ai servizi interni dell’amministrazione aggiudicatrice” e che “…l’esecuzione dell’affidamento pubblico (…) non possa più essere proseguita senza una gara d’appalto…”

Nelle condizioni date, la gara d’appalto e la conseguente privatizzazione dell’acqua di Vercelli è evitabile solo se il settore Acqua sarà scorporato da ASM e conferito al Gestore Unico.

La Conferenza dei Sindaci di ATO2

- proceda finalmente alla costituzione del Gestore Unico previsto dalla legge e mai attuato;
- eserciti con ATO2 una vera azione di governo del Servizio Idrico Integrato, di proprietà e gestione pubblica e partecipativa
- approvi un nuovo Piano d’Ambito, strumento essenziale di indirizzo e programmazione, per rispondere alle conseguenze del cambiamento climatico, far fronte alla siccità, ridurre lo spreco idrico e tutelare la risorsa acqua per le generazioni future.

L’acqua è un bene comune, non una merce

Torino, giugno 2022

La gestione dell’acqua di Vercelli ritorni pubblica, trasparente, partecipativa

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Notizie regionali
08 Giugno 2022

 

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Forse non tutti sanno che le decisioni di governo dell'acqua di Vercelli non competono ad ASM-ex ATENA, ma ai 25 SINDACI  membri della Conferenze di ATO2 – Autorità d’Ambito Biellese Casalese Vercellese.

Essi devono aggiornare almeno ogni tre anni il Piano d'Ambito che stabilisce le finalità,  priorità ed entità degli investimenti idrici, gli obiettivi della gestione, dai quali deriva l'ammontare della tariffa che deve coprire solo i costi di gestione e di investimento (full cost recovery), escludendo il profitto, abrogato dal Referendum del 2011.

Nella realtà vercellese purtroppo le cose non stanno così.

Il Piano d’Ambito dell’ATO2 risale al 2006, è stato rivisto in parte nel 2014 e non è stato più aggiornato, come se la situazione idrogeologica del territorio fosse rimasta da allora immutata, e la crisi climatica con le sue conseguenze come la siccità non fossero allarmanti.

Non si parla nemmeno di abolire l’enorme spreco idrico di 16.197.750 m³/anno, corrispondenti al  36,9% dell’acqua prelevata, ma solo di ridurlo al 30% entro il 2023[1].

Negli anni successivi al 2014, ATENA SpA è diventata ASM S.p.A. della quale IREN ha poi acquisito la maggioranza del capitale, facendo così decadere l’affidamento diretto “in house” della gestione del Servizio Idrico portato “in dote” da ATENA. Quando, come in questo caso, il Comune rinuncia alla proprietà del servizio, le leggi nazionali ed europee impongono che esso sia privatizzato attraverso una gara d’appalto. Lo conferma la recente sentenza della Corte di Giustizia Europea[2], che ha tolto a IREN la gestione del Servizio raccolta rifiuti del Comune di Lerici, “ereditato” dalla precedente azienda comunale.

ATO2 ha invece costituito nel 2006 un’azienda  denominata “ATO2ACQUE S.C.A.R.L.” con il compito di  unificare le 6 aziende idriche operanti nel territorio di ATO2, in un gestore unico d’ambito al quale poter nuovamente affidare – senza gara – il servizio idrico. Da allora, la società è rimasta inattiva. Solo negli ultimi tempi sembra aver preso una qualche consistenza e aspetta che i 25 Sindaci se ne accorgano.

Tanto più che tutte le concessioni del Servizio Idrico di ATO2 vanno a scadenza il 31 dicembre 2023.

Ci attendiamo che i Sindaci dell’ATO2 assicurino presto alla Città di Vercelli un governo dell’acqua pubblico, trasparente e partecipativo.

Torino, giugno 2022

 

[1] cfr. pag. 115 Allegato alla Delibera ATO2 n. 837 del 31/03/2021  e  Decreto Ministeriale 8 gennaio 1997, n. 99 - Regolamento sui criteri e sul metodo in base ai quali valutare le perdite degli acquedotti e delle fognature.

[2] https://curia.europa.eu/juris/document/document_print.jsf?docid=259147&text=&dir=&doclang=IT&part=1&occ=first&mode=req&pageIndex=0&%E2%80%A6     

 

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