Il Consiglio Comunale di Nichelino discuterà nella prossima seduta una delibera di iniziativa consiliare che chiede la trasformazione di SMAT, la nostra azienda dell’acqua, in azienda speciale consortile di diritto pubblico.
Se approvata, questa delibera segnerà il primo passo compiuto da un Comune socio Smat in direzione della piena applicazione degli esiti referendari.
L’azienda di diritto pubblico, che opera senza lo scopo di lucro ma per garantire a tutti i cittadini il pieno esercizio del diritto all’acqua, è infatti lo strumento giuridico che meglio si presta ad ottemperare al mandato degli oltre 26 milioni di cittadini italiani che hanno votato SI ai referendum del 12-13 Giugno 2011.
Con questo atto il Consiglio Comunale di Nichelino rivendica con fermezza e dignità le proprie competenze di indirizzo e controllo sull’azienda SMAT di cui il Comune è socio azionista.
Competenze stabilite dalla legge che molti ignorano o non vogliono applicare “per non disturbare il manovratore” e lasciargli mano libera nella gestione di un’azienda che è di tutti.
Diamo atto quindi ai Consiglieri Comunali di Nichelino di aver voluto riprendere in mano la democrazia e ci auguriamo che la delibera sia approvata, dimostrando così che il nostro Comune è all’avanguardia nel rispetto della volontà popolare.
l’Assemblea dei soci SMAT del 24 ottobre scorso ha dato mandato al Consiglio di Amministrazione di predisporre le modifiche allo Statuto della Società secondo le indicazioni della delibera di indirizzi del Consiglio provinciale, illustrate nel corso dell’Assemblea stessa.
Nella stessa circostanza è stato diffuso tra i presenti un documento del nostro Comitato che poneva seri interrogativi sulle modifiche proposte e chiedeva che in ogni caso, le decisioni venissero prese dai Consigli comunali e non dai soli Sindaci dei Comuni soci.
I Consigli comunali sono infatti i veri rappresentanti dei proprietari/utenti di SMAT ed è a loro che l’Art. 42, g) del Testo Unico degli Enti Locali, legge 267/2000 , conferisce i compiti di indirizzo e controllo politico amministrativo circa gli “indirizzi da osservare da parte delle aziende pubbliche ….)
È una questione di grande rilievo per la democrazia istituzionale, che appare sempre più emarginata da organismi di potere come le aziende partecipate che ormai danno vita a circuiti addizionali – se non alternativi – a quelli classici della democrazia rappresentativa. Molto grave ci appare quindi la scelta dell’Assemblea del 24 ottobre scorso di rinunciare al ruolo di governo spettante alle Autonomie Locali, rappresentate sia nell’Ente Provincia sia nell’ATO 3, e di affidare invece al Consiglio di Amministrazione di SMAT il compito di proporre le modifiche allo Statuto dell’Azienda.
Temiamo che ne conseguano scelte subalterne alle ideologie mercantili dominanti, mentre dovrebbe prevalere largamente una visione coerente con il sentire popolare espresso da 27 milioni di italiani/e nel voto al Referendum del 12 e 13 giugno 2011.
I punti cruciali che vorremmo portare alla vostra attenzione sono i seguenti:
la natura giuridica pubblica e la gestione partecipativa del Servizio Idrico Integrato
l’acquisto da parte di SMAT di azioni proprie (a partire dall’acquisto in corso del 4,45% di azioni CIDIU) che in quanto tali perdono il diritto di voto ex art. 2357ter del Codice civile
le ripercussioni che ciò può avere in relazione all’elevazione dal 75% al 90% del quorum per modificare l’art. 9 dello Statuto in funzione pro/anti privatizzazione
la contraddizione tra l’obbligo di reinvestire gli utili nell’azienda e quello di distribuire il 20% degli utili stessi ai Comuni
ci viene segnalata anche l’eventualità che alcuni Comuni, per ottenere dei finanziamenti, diano in pegno alle banche il loro pacchetto di azioni SMAT con il risultato che sarebbero poi le banche a partecipare, e votare, nell’Assemblea dei soci SMAT con quali orientamenti è facile immaginare
il mancato rispetto dell’art. 4 della Convenzione tra il Comune di Torino gli altri Comuni soci SMAT in base al quale “… il Comune di Torino è impegnato, prima di ogni assemblea ordinaria di approvazione del bilancio della società, a convocare i rappresentanti degli altri enti locali associati per valutare i punti all’ordine del giorno e l’andamento generale della società”.
Accenniamo solo per memoria, per ora, alla questione della restituzione della quota di tariffa dell’acqua corrispondente alla “remunerazione del capitale investito”abrogata dal Referendum ma che SMAT, SAP e ACEA PINEROLESE continuano ad addebitare in bolletta mentre,a partire dal 25 novembre prossimo dovranno cominciare a restituire le quote percepite indebitamente nel periodo dal 21 luglio al 31 dicembre 2011. Inspiegabilmente dalla restituzione verrebbero però escluse tutte le utenze non domestiche, quali ad es. le aziende artigiane, commerciali, industriali, i pubblici esercizi, le associazioni
Vi proponiamo quindi un incontro per potervi illustrare compiutamente gli argomenti sopra citati che interessano tutti gli abitanti del Comune da voi governato
A tal fine, considerato che il Comune di Busano è baricentrico rispetto al vostro territorio, ci siamo rivolti al Signor Sindaco di Busano che ha accettato di ospitarci nel suo Comune.
Vi invitiamo perciò all’incontro di
Lunedì 18 novembre 2013 – ore 20,30
nel Municipio di Busano
via Fratelli Chiapetto
Ringraziamo fin d’ora il Sindaco GB Chiono per l’ospitalità e inviamo i migliori saluti.
Il 9 ottobre scorso sono morti i pesci che vivevano nel torrente Clarea che scorre sotto il sito di uno dei cantieri TAV
Per la gente del posto, che naturalmente conosce bene il proprio territorio, la moria dei pesci si collega all’attività di quel cantiere
Il 18 ottobre invece, l’ARPA pubblica sul suo sito un ineffabile comunicato che scagiona del tutto il cantiere e attribuisce l’evento a "plausibili" e non meglio identificate cause estranee alla sua attività. Quali? Non è dato sapere, né l’ARPA promette indagini più approfondite.
TAV è innocente, e tanto basta!
NON BASTA a chiunque abbia a cuore la risorsa naturale essenziale per la vita, la sua tutela e conservazione per le generazioni future, e s’impegna per impedirne il deterioramento, lo spreco e la privatizzazione.
Un impegno che non deve essere solo “plausibile” da parte dell’ARPA Piemonte.
Il Comune di Villar Focchiardo non aveva mai accettato la forma giuridica di società per azioni di diritto privato della nostra azienda dell’acqua e perciò si era sempre rifiutato di diventare socio SMAT e ha sempre gestito direttamente il Sistema Idrico Integrato nel proprio territorio
Ora però, per dare attuazione alla volontà popolare espressa dai referendum sull’acqua e per sostenere la delibera di iniziativa popolare per la trasformazione di SMAT in azienda speciale consortile di diritto pubblico, il Comune richiede che la nuova azienda venga costituita e delibera di entrare a farvi parte. Leggete le ricche motivazioni qui.
Da Villar Focchiardo parte un messaggio forte e chiaro che sarà sicuramente raccolto dai Comuni con i quali abbiamo percorso in questi anni il cammino verso la liberazione dell’acqua dal giogo del profitto e per la sua gestione pubblica e partecipata.
Un messaggio di cui si è fatto portatore per primo un comune della Val di Susa a conferma di quanto sia radicata il quel territorio la cultura dei Beni Comuni.
Al Sindaco Emilio CHIABERTO, agli Assessori, ai Consiglieri e a tutti gi cittadini/e di Villar Focchiardo vanno le nostre vivissime congratulazioni e i più calorosi ringraziamenti.
Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua Comitato Acqua Pubblica Torino Via Mantova 34 - 10153 Torino www.acquapubblicatorino.org - Cell. 388 8597492
Raccolte le firme per una petizione che chiede al Consiglio Comunale
vinovese di sostenere la trasformazione di SMAT SpA in Azienda speciale
consortile di diritto pubblico
Il Comitato Acqua Pubblica Torino Sud è sceso nuovamente in piazza per raccogliere le firme dei cittadini e delle cittadine di Vinovo, al fine di sostenere attraverso una petizione di iniziativa popolare - che saranno consegnate lunedì 1 Luglio 2013 all'amministrazione comunale - l'attuazione dei referendum sull'acqua e la fuoriuscita di SMAT dalle logiche della gestione privatistica.
A distanza di quasi 2 anni dai referendum, ben poco è stato fatto da parte degli ambiti di governo sia nazionale che locale per rispettare la volontà popolare.
Soltanto il 4 Marzo 2013 il Comune di Torino, che di SMAT è azionista di maggioranza, su sollecito del Comitato Acqua Pubblica Torino ha finalmente approvato una delibera che avvia la trasformazione di SMAT da SpA a Azienda consortile di diritto pubblico, subordinandola però ad una serie di verifiche di fattibilità, pretestuose, cavillose, strumentali e con evidente scopo dilatorio.
Il Comitato per l'Acqua vinovese chiede al Consiglio Comunale della nostra città di non attendere passivamente le decisioni altrui ma di rispettare la volontà popolare sostenendo con una mozione la trasformazione (v. http://www.acquapubblicatorinosud.org) e di facendosi promotore di analoghe azioni tra i Comuni dell'ATO3.
Fuori l'acqua dal mercato :
Perché il mercato non conserva, avendo tutto l'interesse a dissipare
Perché il mercato non universalizza, avendo tutto l'interesse a dividere.