Quando tutto sarà privato, saremo privati di tutto: è questo l’obiettivo di Appendino?
ATTAC Associazione per la Tassazione delle Transazioni finanziarie e l’Aiuto ai Cittadini
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Quando tutto sarà privato, saremo privati di tutto
è questo l’obiettivo di Appendino?
Subalterna ai grandi interessi finanziari e speculativi, incapace di difendere i risparmiatori torinesi vittime delle banche che non riconoscono interessi sui loro risparmi ma poi li prestano al Comune a interessi che toccano il 5%, anche per Appendino il cappio del debito è diventato l’alibi per ogni privatizzazione dei servizi e dei beni pubblici.
Ora tocca alla Cavallerizza, un complesso di grande valore storico, culturale, urbanistico e immobiliare: 47.000 metri quadrati nel cuore del centro cittadino.
Lasciato andare in malora perché quel che interessa agli speculatori non è l’arte o la storia ma il suolo, anche coperto di macerie, ma prezioso per costruire alberghi e residenze di lusso, attività e locali di alto bordo, e rovinare anche i Giardini Reali con un parcheggio sotterraneo come previsto dal Piano Regolatore.
A maggio 2014 Assemblea Cavallerizza 14:45, un gruppo eterogeneo di cittadine e cittadini, si è opposto a questo disegno, chiamando la città a condividere gli obiettivi di un’occupazione durata 5 anni, che ha prodotto sensibilizzazione, interesse, partecipazione e la proposta di autogestione, presentata al Comune di Torino nel maggio 2018 per scongiurare la privatizzazione e dare nuova vita e funzioni pubbliche all’intero complesso della Cavallerizza. Quella proposta è stata stravolta, sfigurata, tradita nelle segrete stanze del Comune, tra pochi intimi, all’insaputa di quasi tutti i promotori e dell’intera città. Gli ultimi occupanti l’hanno accettata in cambio della promessa da potervi far ritorno in futuro … !?!. e con la benedizione del Prefetto e della Sindaca hanno sgomberato il campo lasciando via libera alla privatizzazione di quel bene pubblico, allo scempio urbanistico e alla speculazione immobiliare, all’insegna della trovata di certi accademici per i quali bisogna “privatizzare per non privatizzare" sic!
Ora il Consiglio comunale compie un altro passo verso la completa privatizzazione di Cavallerizza. Con l’approvazione di un apposito Regolamento, istituisce la Fondazione Beni Comuni, uno strumento giuridico-economico di diritto privato, al quale conferire il bene pubblico Cavallerizza, e altri beni pubblici che sono di tutti noi, per farli scorrere fuori dal controllo del consiglio comunale verso la proprietà privata, il mercato, la speculazione che non arricchiscono ma depredano la comunità.
Il presidio del 25 novembre 2019 dalle ore 17 - davanti al Comune
ha lo scopo di rivolgere un estremo appello al Consiglio comunale: respingete la delibera sul Regolamento dei beni comuni che apre le porte alla privatizzazione del patrimonio cittadino, bloccate il percorso delle privatizzazioni, difendete gli interessi veri della nostra comunità, altrimenti, quando tutto sarà privato, saremo privati di tutto.
Torino, 21 novembre 2019