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Chi siamo - Comitato Acqua Pubblica Torino

Dettagli
contenuto
27 Febbraio 2009

Il Comitato Acqua Pubblica Torino

 

PROMOTORIReferenti

Amis du monde diplomatique
Gruppo di Torino

Stefano Risso
ARCI Caffè Basaglia
Ugo Zamburru, Alessandro Isola
Studenti indipendenti (ex Onda) Andrea, Angelo
Associazione Volontariato
Ecopolis Torino
Alberto Riva, Victoria Kuz'minykh, Fanny
ATTAC Torino
Simona Bombieri, Rosa Maria Del Mastro, Mariangela Rosolen

Centro Studi Sereno Regis
MIR
Ecoistituto Piemonte

Nanni Salio
Enzo Gargano
Daniela Iapicca

CGIL FIOM
Pietro Passarino
CGIL Funzione Pubblica Torino
Dante Ajetti, Ezio Longo
CGIL Lavoro e Società
Dario Amateis
CGIL Rete 28 aprile
Gianni Mello
Mani Tese
Cristina Coppo
Pro Natura
Emilio Soave
Rifiuti Zero Torino Davide Bono, Claudio Di Stefano
Triciclo Rosina Rondelli
Cittadino torineseRiccardo Arizio
Cittadino torinese Francesco Nannetti
Cittadina torinese Elena Sargiotto
Cittadina torinese Emanuela Sarzotti
Cittadino torinese
Andrea Sunseri
  
Adesioni Referenti
Amici di Beppe Grillo di Torino-Meetup 13 Roberto Gelli
ANPI Torino Comitato Provinciale
Artefolk
Massimo Cerutti, Alessandra Zampelli
Banca Etica Piemonte
Adriano Mione
Cantieri di pace
Antonio Grassedonio
Cooperativa Isola
Federica Baldo
Cooperativa Mondo Nuovo
Silvia Bergamo
Italia Nostra Maria Teresa Roli, Roberto Gnavi
Lavoro e salute
Franco Cilenti
L'Aquilone Circolo Legambiente
 
Medicina Democratica
Renato Zanoli
Radicali di Sinistra Manuel Santoro
PdCI Laura Meneghini
PRC Claudio Crisanaz
Scuola per l'alternativa
 
Sinistra Critica
Giorgio Gardin
Sinistra Democratica
Maurizio Trombotto
UDS Unione degli Studenti TO
Natascia e Piergiorgio

 

 

 

 

 

 

Chi può firmare

Dettagli
contenuto
26 Febbraio 2009

Chi può firmare

 

Per la proposta di delibera per la Provincia di Torino:

possono firmare i residenti nella Provincia di Torino che abbiano compiuto la maggiore età, con un documento di identità valido.

 

 

Dove firmare

Dettagli
contenuto
26 Febbraio 2009

Dove firmare

 

La raccolta firme per la Provincia di Torino è conclusa.

 

 


 

 

Perchè firmare

Dettagli
contenuto
26 Febbraio 2009

Perchè firmare

 

Firma perché nello Statuto della Provincia di Torino l’acqua venga riconosciuta un servizio senza scopo di lucro!

Gli effetti della messa sul mercato dei servizi pubblici e dell’acqua, anche negli Ambiti Territoriali in Italia dove ciò è avvenuto, sono quelli di un generale aumento tariffario a fronte di mancati nuovi investimenti e della perdita decisionale della comunità rispetto al bene acqua, consegnato alle scelte a porte chiuse dei consigli d'amministrazione delle società di gestione.

Si possono citare, tra i casi più eclatanti di privatizzazione inefficiente e costosa per le bollette dei cittadini, quelli di Latina, Arezzo e Aprilia, mentre in positivo Milano e due esempi piemontesi: la stessa nostra città di Torino e il Consorzio del Monferrato come gestioni pubbliche efficienti ed oculate.

Anche in Europa, a partire dai nostri vicini d'oltralpe, progredisce rapidamente il processo di ripubblicizzazione del servizio idrico, avviato dal Comune di Grenoble nel marzo del 2000 e giunto ora alla capitale: il Comune di Parigi sta riprendendo la gestione diretta del servizio idrico alla scadenza ormai prossima della concessione alle società Veolia e Suez.

Sono solo alcuni degli esempi che confermano come solo una proprietà pubblica ed un governo pubblico e partecipato dalle comunità locali possano garantire la tutela della risorsa, il diritto e l’accesso all’acqua per tutti e la sua conservazione per le generazioni future.

Esiste anche, e potrà aggravarsi ulteriormente in futuro, un problema enorme di democrazia e di concentrazione delle risorse, se si considera che tramite la privatizzazione capillare a livello locale, meno di dieci grandi multinazionali mirano a controllare l'intero patrimonio di acqua potabile del pianeta.

Per questo affermiamo che arrestare i processi di privatizzazione dell'acqua assume, nel XXI secolo, sempre più le caratteristiche di un problema di civiltà, che chiama in causa politici e cittadini, che chiede a ciascuno di valutare i propri atti, assumendosene la responsabilità rispetto alle generazioni viventi e future.

 

Leggi il testo della proposte di delibera per il Comune e per la Provincia.

Campagne raccolta firme

Dettagli
contenuto
25 Febbraio 2009

Campagna "Acqua Pubblica a Torino: ci metto la firma!"(2009-2010)

Nel 2009 il Comitato Acqua Pubblica Torino ha proposto al Comune ed alla Provincia intera di affermare nei rispettivi Statuti comunale e provinciale il principio fondamentale che l'acqua è un servizio da gestire senza scopo di lucro.

Una definizione semplice e pulita: sull'acqua non si specula, nessuno deve trarre profitto dal servizio pubblico più importante e vitale.

I commi successivi che abbiamo proposto di inserire negli Statuti:

 

  • la gestione della rete idrica, la cui proprietà deve rimanere pubblica e inalienabile, e l'erogazione del servizio sono da affidarsi ad enti o aziende pubbliche;
  • un nuovo modello di pubblico, che faccia tesoro delle gestioni migliori del passato e del presente compresa l'esperienza di SMAT, aprendo però alla partecipazione di rappresentanti della società civile e dei lavoratori del servizio stesso alle scelte di gestione;
  • infine proponiamo che venga stabilito e garantito un minimo vitale gratuito per ciascuno, perché il diritto all'acqua valga per tutti.


Lo Statuto della Città di Torino è stato modificato l'8 febbraio 2010 e quello della Provincia di Torino il primo giugno 2010

Leggi il testo della proposte di delibera per il Comune e per la Provincia.

 

Bandiera comitato referendarioCampagna referendaria (2010-2011)

Da aprile a luglio 2010 è stata condotta una straordinaria campagna di raccolta firme per i referendum promossi dal Forum italiano dei movimenti per l'acqua che hanno abrogato la normativa nazionale che impone la privatizzazione dell'acqua. Questa campagna ha visto protagonisti 1.402.305 cittadini italiani, 109.731 nel territorio piemontese, E' un record assoluto nella storia della nostra Repubblica

Il 12 e 13 giugno del 2011, le donne e gli uomini di questo Paese hanno risposto con una straordinaria partecipazione al voto e con un'inondazione di SI.

SI, la gestione dell'acqua dev'essere sottratta al mercato; SI, sull'acqua non si possono fare profitti.

Questo ha detto l'intero popolo italiano vincendo una grande battaglia di civiltà.

E' stata una campagna straordinaria che ha attraversato ogni angolo del Paese con allegria e determinazione: e il popolo italiano ha risposto, dimostrando come un'intera società sia in movimento per la riappropriazione sociale dell'acqua e dei beni comuni e per riconquistare la democrazia.

logo obbedienza civile

La campagna di Obbedienza Civile (2012)


Il popolo italiano ha votato a favore dei referendum per l’acqua pubblica ma i governi ed i gestori non stanno applicando il volere popolare. Abbiamo diffidato gli organi competenti a tutti i livelli, abbiamo inviato esposti alle procure ma non è stato sufficiente. Stiamo studiando altre azioni legali che però, purtroppo, daranno il loro risultato tra diversi anni.
Adesso è il nostro momento di applicare la legge.

Come? Pagando la giusta bolletta, secondo quanto dice la legge. Dal 21 luglio 2011, solo due voci devono concorrere alla bolletta: i costi operativi e l’ammortamento degli investimenti. Invece, oltre a questo, continuiamo a pagare la remunerazione del capitale investito, contro cui ha votato la maggioranza degli italiani. A Torino e in provincia questa componente incide, arrotondando per difetto, per il 15% della bolletta! La Campagna di Obbedienza Civile è partita in tutta Italia, e consiste nell’inviare un reclamo al gestore e nel pagare solo la giusta tariffa. Ci sarà un risparmio economico ma il valore della campagna è soprattutto:
l’acqua non è una merce ed il voto del popolo va rispettato!


Ape

Proposta di delibera di inziativa popolare per trasformare SMAT S.p.A. in Azienda speciale consortile (2012)

Al Referendum del 12 e 13 giugno dell'anno scorso 26 milioni di donne e uomini hanno votato per l’affermazione dell’acqua come bene comune e diritto umano universale e per la sua gestione partecipativa e senza logiche di profitto. È stato un voto contro la privatizzazione dei Servizi Pubblici Locali.
Purtroppo  il Comune di Torino e gli altri 268 Comuni soci della nostra Azienda idrica SMAT SPA continuano a latitare: ai 26 milioni di italiani che hanno votato per l’Acqua Pubblica non hanno ancora dato l’unica risposta giusta: trasformare  la Società per Azioni SMAT in Azienda Speciale Consortile di diritto pubblico per metterla al riparo dalle grinfie del mercato e del lucro.

E allora sono i cittadini a farsi carico ancora una volta del Bene Comune ACQUA con due proposte di deliberazione di iniziativa popolare, al Comune e alla Provincia di Torino, perché  SMAT sia messa in salvo una volta per tutte dai pericoli della privatizzazione.

Chiediamo alle donne e agli uomini del nostro territorio di dare forza con la loro firma al movimento che pretende il rispetto del loro voto.

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Chi siamo

Siamo il comitato locale torinese del Forum italiano dei movimenti per l'Acqua.

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Aiutaci a portare avanti le nostre campagne per il diritto all'acqua, per la ripubblicizzazione del servizio idrico e le azioni legali per il rispetto dei referendum!

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