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Articolo di Cronaca Vera sul Comitato

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Notizie regionali
17 Luglio 2009

Su Cronaca Vera di questa settimana (22 luglio, n. 1924) è pubblicato l'articolo di Angelo Orlando dedicato al Comitato e alla proposta di delibera, completo di servizio fotografico.

La scansione dell'articolo è disponibile qui e nella nostra Area stampa.


Consegna delibera ai Consiglieri di Circoscrizione

Dettagli
Notizie regionali
16 Luglio 2009

In questi giorni il Comitato sta consegnando a tutti i Consiglieri delle 10 Circoscrizioni di Torino una copia della nostra delibera di iniziativa popolare per l'Acqua pubblica, accompagnata da questa lettera (scaricabile anche qui, nella sezione download)

 

Signor/a Consigliere/a

Abbiamo il piacere di inviarLe qui unita la Deliberazione di iniziativa popolare predisposta dal nostro Comitato e sottoscritta da 12.085 cittadini residenti a Torino, ben oltre il “quorum” di 5000 firme da raccogliere in 4 mesi come prescritto dal Regolamento comunale. Dopo due mesi l’obiettivo era raggiunto, ma il Comitato promotore ha deciso di impiegare il tempo restante non solo per dare ad altri nostri concittadini l’opportunità di sottoscrivere la delibera, ma soprattutto per far opera diffusa di sensibilizzazione e di informazione in supplenza del ruolo che nelle democrazie compete innanzitutto agli organi di informazione i quali però ci hanno finora spietatamente oscurato
Ci rivolgiamo quindi direttamente a Lei per pregarLa di prendere visione della Delibera allegata con la quale  proponiamo di invertire la rotta della privatizzazione dell’acqua che, a partire dalla legge Galli del 1994, è stata prima resa possibile e poi incoraggiata (persino con agevolazioni fiscali poi sanzionate dalla UE), fino ad imporla con l'art.23 bis della legge n.133/2008, in spregio all’autonomia decisionale dell’Ente Locale sancita dalla Costituzione italiana e dalle stesse Autorità europee che riconoscono ad un’autorità pubblica “la possibilità di adempiere ai compiti di interesse pubblico ad essa incombenti mediante propri strumenti, senza essere obbligata a far ricorso ad entità esterne non appartenenti ai propri servizi”.
 In questo senso si esprimeva il Consiglio comunale di Torino con l’ordine del Giorno del 14/02/2005 rifiutando di ”sottomettere le politiche ed i poteri locali soltanto alle leggi di mercato” e alla “logica neo-liberista” e unendosi a quegli amministratori locali che, in tutto il mondo, “denunciano la gravità del pericolo di considerare i servizi pubblici locali come una merce qualsiasi, e si rifiutano di metterli in concorrenza sul mercato” e all’opposto “si impegnano invece a difendere ed estendere i servizi pubblici locali per una maggiore coesione ed equità sociale”.
E‘ lo stesso convincimento che ha mosso migliaia di torinesi a firmare la delibera di iniziativa popolare, per i quali l’acqua è un bene di tutti e non una merce da vendere sul mercato a scopo di lucro. 
Una definizione semplice e pulita: sull'acqua non si specula, nessuno deve trarre profitto dal servizio pubblico più importante e vitale. Una gestione virtuosa del servizio, da perseguire con intransigenza e scelte oculate, deve produrre esclusivamente benefici economici per la comunità locale. Di conseguenza la gestione della rete idrica, la cui proprietà deve rimanere pubblica e inalienabile, e l'erogazione del servizio sono da affidarsi ad enti o aziende pubbliche. Un nuovo modello di pubblico, che faccia tesoro delle gestioni migliori del passato e del presente compresa l'esperienza SMAT.

In tutta Europa, dopo aver visto i disastri delle gestioni private, si sta ritornando al pubblico. I Comuni di Grenoble,  Lipsia,  Parigi  - per citarne solo alcuni – hanno già deciso che la proprietà e gestione dell’Acqua siano in mano pubblica.

Torino come Parigi: Le chiediamo di raccogliere questa sfida, di adoperarsi affinché su questa deliberazione venga convocata un’apposita Commissione alla quale saremo ben lieti di partecipare e confidiamo nel  Suo voto favorevole quando sarà posta in votazione in Consiglio Circoscrizionale

Comitato Acqua Pubblica Torino
Torino, luglio 2009
 

E' nato il Comitato Acqua Pubblica Chieri

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Notizie regionali
11 Luglio 2009
Si è svolto mercoledi 8 luglio presso il Centro Giovanile di Chieri -  Area Caselli un incontro delle Associazioni, Gruppi, singol* cittadin*  che intendono avviare la campagna mirante a modificare gli statuti comunali in modo da impedire la privatizzazione del bene acqua sui territori del chierese, agganciata anche ad una politica di uso consapevole della risorsa acqua.

Assemblea Nazionale dei Comitati Territoriali del Forum Italiano Movimenti per l'Acqua

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Notizie regionali
03 Luglio 2009

Il Comitato Acqua Pubblica Torino ha partecipato all'Assemblea Nazionale dei Comitati Territoriali del Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua, che si è tenuta il 27 giugno a Roma. 

 Qui il resoconto.

La proposta di deliberazione per il Comune su CittAgorà

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Notizie regionali
01 Luglio 2009

CittAgorà, periodico del Consiglio Comunale di Torino, ha dedicato un articolo alla presentazione della nostra proposta di deliberazione nel numero del 19 giugno scorso. 

(da CittAgorà del 19 giugno 2009)

Sono 12.085 le firme raccolte dal “Comitato Acqua Pubblica” per una proposta di deliberazione di iniziativa popolare riguardante il servizio idrico in città.
Il documento, presentato ieri a Palazzo Civico con il suo corredo di firme, propone l'introduzione nello Statuto della Città di Torino “del principio per il quale l'acqua è un bene comune e non una merce”.
I promotori della deliberazione, tra i quali numerose associazioni ed organizzazioni sindacali, sostengono che lo Statuto cittadino debba esplicitare: 1) che il servizio idrico integrato non ha scopo di lucro, 2) che gli acquedotti e reti di distribuzione devono restare di proprietà pubblica ed essere gestiti da aziende pubbliche, 3) che ad ogni abitante va assicurato giornalmente e gratuitamente un quantitativo minimo vitale d'acqua.
I criteri di partecipazione popolare fissati dallo Statuto comunale prevedono che, per apportare una modifica allo Statuto stesso, si debbano raccogliere almeno 5.000 firme di cittadini residenti, utilizzando moduli reperibili presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico di Palazzo Civico.
Una volta consegnate le firme, la proposta passa all’esame della Commissione consiliare competente in materia, nel corso di una riunione alla quale partecipano anche i primi presentatori del documento messo in discussione, illustrandone le ragioni ai consiglieri
Infine, la deliberazione viene votata in Consiglio comunale, il quale, fatte le proprie valutazioni, può respingerla o approvarla, anche apportandovi alcune modifiche.
Inoltre, una volta raccolte e depositate le firme (ed accertata la loro regolarità), i promotori della deliberazione di iniziativa popolare possono avvalersi del “Diritto di Tribuna”.
Questo strumento, codificato dallo statuto della Città, prevede una conferenza stampa a Palazzo Civico – organizzata dall’Ufficio stampa del Consiglio comunale – nel corso della quale i promotori dell’iniziativa possono liberamente illustrarla ai giornalisti e renderla di dominio pubblico.

Qui il link all'articolo originale.

 

Altri articoli …

  1. Consegnate al Comune di Torino 12.085 firme (11.846 valide) per la proprietà e gestione pubblica dell’Acqua
  2. Lettera ai candidati alla presidenza della Provincia - e risposte
  3. 16 giugno: riunione Comitato Acqua Pubblica Torino al Caffè Basaglia - via Mantova 34 - Torino
  4. 21 maggio - Per La Stampa, Repubblica e Rai 3 "non facciamo notizia"
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