Forum italiano dei movimenti per l'acqua
Comitato provinciale Acqua Pubblica Torino
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Nei prossimi giorni il Consiglio di Amministrazione SMAT farà la sintesi dei pareri degli “esperti” sul Piano di Trasformazione di SMAT S.p.A. in azienda di diritto pubblico, e la sottoporrà poi ai Comuni soci SMAT.
Confidiamo che arrivi finalmente a conclusione positiva la “lunga marcia” avviata con la Proposta di Legge d’iniziativa popolare del 2007, tuttora pendente in Parlamento, e con il successivo Referendum del 2011 quando la stragrande maggioranza del popolo italiano ha stabilito che l’acqua è un bene comune da gestire senza scopo di lucro, e quindi con una forma societaria non commerciale come la S.p.A., ma di diritto pubblico.
Lo Statuto della nuova azienda di diritto pubblico deve dirlo chiaramente, e dare a SMAT il Mandato di gestire il SII non come una merce ma come un bene d’uso, da valutare con criteri di utilità non monetari né mercantili a fini di “estrazione di valore”, ma con criteri ispirati a finalità sociali e ambientali di lungo periodo.
Il Mandato al gestore del SII dovrà esplicitamente comprendere misure di contrasto alla crisi climatica, l’eliminazione dello spreco idrico, la progettazione completa delle grandi opere solo da parte di SMAT, anche in funzione del controllo e collaudo dei lavori, il rientro delle esternalizzazioni e la conseguente ricostruzione del Servizio di progettazione interno, la drastica riduzione delle consulenze esterne, l’impegno per realizzare il dettato referendario “senza scopo di lucro” togliendo dalla tariffa la voce “oneri finanziari”, ex “remunerazione del capitale investito” = profitto, abrogata dal Referendum, e decidere l’utilizzo dell’eventuale “avanzo di amministrazione”.