Forum italiano dei movimenti per l'acqua
Comitato provinciale Acqua Pubblica Torino
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Nella seduta del consiglio comunale di Torino di ieri, 22 giugno 2020, il gruppo 5Stelle ha dichiarato ufficialmente la propria contrarietà al rinnovo della nomina dell’ing. Romano ai vertici SMAT perché è vecchio.
Riteniamo inqualificabile la motivazione, che precede di qualche giorno l’assemblea dei Comuni Soci SMAT, convocata il 26 giugno prossimo per l’approvazione del Bilancio e per il rinnovo del CdA, giunto al termine del mandato triennale.
L’ing Romano, e il PD, sono stati i più ostinati e tetragoni avversari dell’attuazione del Referendum del 2011 che - abrogando il profitto dalla gestione del servizio idrico integrato - ha stabilito che l’acqua è un bene comune e non una merce. Ciò richiede la trasformazione di SMAT spa di diritto privato a fini di lucro, in azienda speciale consortile di diritto pubblico senza scopo di lucro.
L’ing. Romano è stato, con il PD, il principale ispiratore e artefice del voto contrario alla trasformazione, espresso il 5 giugno scorso dalla minoranza di blocco dei Comuni soci SMAT. Uno schiaffone in piena faccia ai 5Stelle che non può non bruciare.
Ma “fare fuori” l’ing Romano dalla SMAT è una ben misera soddisfazione se non cambia il modello di gestione privatistico e finanziario dell’azienda, come abbiamo cercato più volte di far capire ai “decisori” politici e sindacali, locali e nazionali.
Abbiamo sempre riconosciuto all’ing Romano il merito di aver costruito una grande azienda. Siamo stati accusati di essere “nemici” di SMAT perché abbiamo indicato con chiarezza le scelte strategiche negative che ne pregiudicano il futuro, specie quando non sarà più la sua “mano di ferro” a gestirle:
- non aver costruito intorno a sé un adeguato ricambio dirigenziale che si rifletterà molto negativamente al momento della sua uscita dall’azienda
- aver eliminato, con le esternalizzazioni, le strutture di progettazione interna all’azienda, impoverendo le professionalità fino ad affidare agli appaltatori privati la progettazione – e il conseguente controllo
sulla costruzione delle opere di ingente valore (es. Acquedotto della Valsusa, inaugurato il 19 giugno 2019 e non ancora in funzione);
- aver gonfiato gli utili SMAT facendoci pagare due volte la stessa acqua, con un conguaglio della tariffa giudicato illegittimo dalla Corte di Cassazione,
- aver esternalizzato attività aziendali e ricorso a lucrose consulenze esterne che impoveriscono le funzioni e professionalità interne
- aver saputo adattare alla propria visione aziendale anche l’orientamento del nuovo Amministratore Delegato, v. l’ autodafé https://lospiffero.com/ls_article.php?id=42141
Questi motivi giustificano ampiamente la sostituzione dell’ing. Romano, e del CdA SMAT con personalità che ne sappiano comprendere la portata innovatrice, da tradurre in una gestione di SMAT avanzata, rispettosa della volontà popolare espressa nel Referendum del 2011, coerente nella pratica con le parole che si sprecano sul contrasto allo spreco idrico, agli effetti del cambiamento climatico, per la tutela della risorsa e dell’ambiente.
Non occorrono giovanotti prestanti, servono amministratori democratici, consapevoli che l’acqua è un bene comune da gestire con trasparenza, efficacia ed efficienza, senza scopo di lucro.
Torino, 23 giugno 2020