Forum italiano dei movimenti per l'acqua
Comitato provinciale Acqua Pubblica Torino
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
www.acquabenecomunetorino.org
Tel. 388 8597492
Come Comitato Acqua Pubblica Torino aderiamo alla Piattaforma del Forum “Per un PNRR dei diritti, a difesa dell’acqua e dei beni comuni. No alla privatizzazione del Sud Italia!”.
Riteniamo la piattaforma applicabile anche al Piemonte e non ci lusinga che il PNRR ci valuti meno peggio del Meridione, perché il peggio esiste e abbonda anche da noi. Basti pensare ai modi tortuosi e risoluti della Multiservizi IREN per accaparrarsi le fonti, i servizi idrici a gestione diretta ancora numerosi nelle valli, nel Biellese (Comuni Riuniti), Alessandrino, oltre al succulento boccone di Atena di Vercelli, e di quel che si prefigura per ASP di Asti.
In Regione Piemonte sono ricorrenti i tentativi e le proposte di “Gestore Unico Regionale”, al quale il PNRR offre ora una grossa sponda.
L’espediente del Commissariamento delle Autorità d'Ambito meridionali per realizzare il gestore unico, sarebbe estensibile anche in Piemonte dove – tolta l’ATO3 Torinese e in parte Cuneo - nessuna delle altre ATO si è mai data da fare per realizzare il gestore unico, condizione primaria per accedere ai fondi PNRR.
Nell’evenienza del gestore unico, c’è da scommettere che grazie al PNRR si tratterebbe di un’azienda mista pubblico-privata, esplicitamente consentita e addirittura incoraggiata dal PNRR in nome delle presunte capacità imprenditoriali del privato.
Verrebbe sepolto l'esito referendario e sparirebbe ogni possibilità dei piccoli Comuni, sia singoli sia consorziati, di continuare a gestire direttamente il loro acquedotto e IREN avrebbe campo libero per mangiarseli.
All’apparenza possono sembrare molto scarse se non inesistenti le possibilità che un tale disegno sia realizzabile
- per i tempi stretti di realizzazione imposti dal PNRR: entro il 2026
- perché nulla di tutto ciò è previsto nel PNRR per 34 miliardi di euro, inviato dalla Regione Piemonte al Governo nel maggio 2021 v. https://www.regione.piemonte.it/web/sites/default/files/media/documenti/2021-06/next-generation-piemonte_censimento-progetti-6.5.21.pdf
- perché il PNRR Regionale prevede una miseria di investimenti per il SII. E poco più di 1 miliardo per il riassetto idro-geologico del territorio
ma forse, proprio per queste ragioni, il Commissariamento potrebbe far entrare in gioco direttamente IREN “il gestore industriale” che porta ordine, razionalità ed efficienza in un settore così frammentato
Le resistenze dei Comuni renitenti sarebbero sicuramente forti ma, temiamo, non insuperabili senza una consistente mobilitazione popolare.
Contestiamo dunque il PNRR e chiediamo che i fondi europei non diventino arma di ricatto per arrivare a nuove privatizzazioni ma vengano utilizzati per le opere di salvaguardia della risorsa idrica di cui tutto il paese, tutto!, ha bisogno.
Vogliamo i soldi, ma li vogliamo per l’acqua, pubblica, di qualità, e non per la alimentare la speculazione sull’acqua.