Volantino Luglio 2013. Non hanno ancora capito che l'acqua non è una merce
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Addio Bonifiche, il Governo Letta condanna per Decreto la tutela delle falde acquifere: chi inquina non pagherà più
Appello al Ministro dell'Ambiente Orlando per la tutela della qualità dell'acqua
Altro che il principio “chi inquina paga”, con il cosiddetto “Decreto del Fare” festeggiano gli inquinatori, viene messa a rischio la salute dei cittadini e la qualità dell'acqua delle falde, un patrimonio comune di straordinaria importanza per la vita del paese.
Da circa un anno si erano moltiplicati i tentativi per inserire di straforo nei vari decreti urgenti, senza alcun confronto pubblico preliminare con i cittadini, una contro-riforma sulle bonifiche. Ora il Governo Letta e le lobby industriali hanno introdotto nel cosiddetto “Decreto del Fare” una norma di modifica del testo Unico sull'Ambiente D.lgs. 152/2006 che fa ritornare all'anno zero il settore delle bonifiche.
Si legge nel decreto “Nei casi in cui le acque di falda determinano una situazione di rischio sanitario, oltre all'eliminazione della fonte di contaminazione ove possibile ed economicamento sostenibile, devono essere adottate misure di attenuazione della diffusione della contaminazione”. La qualità dell'acqua è subordinata alle logiche economiche, da oggi se chi inquina è d'accordo, si attenuerà l'inquinamento senza eliminare le sue fonti. E' assolutamente grave che venga inserito il principio della sola “attenuazione” dell'inquinamento anche in presenza di rischio sanitario conclamato.
In Italia circa il 3% del territorio è gravemente inquinato e classificato nei Siti di Interesse Nazionale per le Bonifiche in cui gli interventi sono gestiti direttamente dal Ministero dell'Ambiente. In realtà oltre a queste situazioni estreme (da Priolo a Bussi, passando per Taranto, Brindisi, Brescia ecc.) si aggiungono una miriade di siti inquinati o potenzialmente inquinati sparsi su tutto il territorio nazionale la cui procedura di bonifica nella stragrande dei casi viene seguita dai comuni (si stimano in diverse migliaia, da discariche incontrollate a pozzi inquinati).
Recentemente lo Studio SENTIERI dell'Istituto Superiore di Sanità ha dimostrato l'enorme impatto sanitario dell'inquinamento, con migliaia di morti in più rispetto all'atteso nei 37 siti monitorati.
In questo contesto che richiederebbe la messa in cantiere della vera grande opera, la bonifica del territorio italiano, il Governo Letta ha introdotto una norma sull'inquinamento delle falde acquifere che azzera ogni possibilità di bonifica definitiva delle aree inquinate, subordinando gli interventi di bonifica agli interessi economici di chi inquina anche in caso di concreto rischio sanitario.
Secondo Enzo Di Salvatore, professore di Diritto Costituzionale all'Università di Teramo «Subordinare l'eliminazione della fonte di inquinamento oltreché a possibilità tecniche anche al presupposto che ciò sia economicamente sostenibile per il privato che inquina si sostanzia in una prevalenza degli interessi economici del privato sul diritto alla salute e all'ambiente salubre. Ciò viola anche il diritto dell'Unione europea e segnatamente il principio chi inquina paga».
Il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua lancia un appello al Ministro dell'Ambiente Orlando, che ha dichiarato il tema della tutela dell'acqua tra quelli prioritari per il suo mandato, affinché il Governo riveda profondamente una posizione del tutto inaccettabile su un bene comune come l'acqua.
Il Forum chiede ai parlamentari di tutti i gruppi di intervenire per stralciare o almeno modificare profondamente le norme dal provvedimento nell'iter di conversione in legge in modo da rendere le norme realmente utili alla tutela della qualità dell'acqua.
Il Forum metterà in campo una serie di iniziative per contrastare quest'attacco all'accesso all'acqua potabile che l'ONU ha sancito essere un diritto umano, essenziale al pieno godimento della vita e di tutti i diritti umani.
Roma, 05 Luglio 2013
Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua
SCRIVI AI PARLAMENTARI: Invia una lettera per dire no alla condanna a morte della tutela delle falde acquifere!
Rassegna stampa
- Bonifiche addio. L’appello al ministro Orlando (Repubblica.it)
Il Commissario Europeo Barnier dà ragione ai cittadini
Organizzazione Mondiale del Commercio – Banca Europea – Commissione UE
Il Commissario europeo al Mercato Interno Michel BARNIER, presentatore della direttiva sulle regole di mercato per le concessioni dei Servizi Pubblici, visto il successo di adesioni all’ ICE - Iniziativa dei Cittadini
Europei per l’acqua pubblica, ha dichiarato:
Alla luce della volontà espressa dai cittadini europei che aderiscono all’ICE ...
... it is our duty to take into account the concerns expressed by so many citizens ... and ... to remove water from the scope of the concessions directive.
E’ nostro dovere tener conto delle preoccupazioni di così tanti cittadini e pertanto l’acqua sarà esclusa dalla direttiva europea sulle concessioni.
L'esclusione dell'acqua dalla direttiva sulle concessione ha colto nel segno.
Infatti ACQUAFED, la lobby europea delle imprese private dell'acqua, reagisce duramente e, facendo riferimento all'ICE, arriva ad affermare che la "democrazia è un pretesto" ...
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Forum italiano dei movimenti per l'acquaComitato Acqua Pubblica Torino c/o Arci - Via Mantova 34 - 10153 Torino |
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Non ti eri scomodata a rispondere ai 27 milioni di italiani che due anni fa con il 96% di Sì al referendum avevano detto che l’acqua non è una merce, che deve stare fuori dal mercato e che la sua gestione deve quindi essere pubblica senza scopo di lucro.
Per superare la tua inerzia si sono allora attivati migliaia di torinesi presentando una delibera di iniziativa popolare per trasformare SMAT – la nostra azienda dell’acqua – da società per azioni operante secondo le leggi di mercato, in Azienda speciale di diritto pubblico per applicare il Referendum e metterla al riparo dalla privatizzazione.
La maggioranza Fassino non osa dirlo apertamente ma sta facendo di tutto per impedire questa trasformazione e non rispettare la volontà popolare:
* ha mutilato gravemente la delibera di iniziativa popolare nei punti che affermavano i principi e valori dell’acqua bene comune
* ha seminato l’iter della trasformazione di ostacoli di ogni genere
* dice che la trasformazione è impedita dalla legge quando i Comuni di Napoli, Palermo, Reggio Emilia, Forlì, Belluno, Piacenza e altri hanno già compiuto la trasformazione o la stanno avvando
* ora scopre un problema d’ordine tributario e vuole chiedere un parere, non vincolante, all’Agenzia delle entrate (campa cavallo...)
* l’ultima ciliegina sulla torta riguarda i finanziamenti: SMAT ha sicuramente bisogno di risorse per la costruzione e manutenzione degli impianti idrici. L’accesso al credito bancario - secondo la maggioranza Fassino – sarebbe più difficile per la SMAT pubblica che non per la SMAT spa di diritto privato. E ne chiede conferma alle banche stesse.
Immaginate cosa può rispondere Intesa Sanpaolo che ha un’azienda, la EQUITER spa, costituita apposta per mettere le mani sulle aziende municipali: 21 a tutt’oggi, tra le quali IREN di cui detiene già il 2,45% del capitale e un posto nel Consiglio di Amministrazione !
E se l’ex Sindaco Chiamparino – ora Presidente di Fondazione Sanpaolo - ci mette una buona parola.... quando tutto sarà privato, saremo privati di tutto.
Torino, 23 maggio 2013
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seduta congiunta 6° Commissione, 1° Commissione
STATO ATTUAZIONE DELIBERAZIONE MECC. 2012 06418/02 "TRASFORMAZIONE SMAT S.P.A. IN AZIENDA SPECIALE CONSORTILE" (APPROVATA DAL C.C. IL 4.3.2013)
Assessori: DEALESSANDRI, LAVOLTA, Dirigenti: BAYMA, MORA,
Le commissioni sono aperte al pubblico: invitiamo tutte e tutti ad essere presenti per sostenere l'attuazione della nostra delibera.
Martedì 1/5 | piazza SAN CARLO | 9 - 13 | Andrea - Federica - Nicla - Riccardo - (Simona se non impegnata a nichelino) Mariangela - Umberto |