25 maggio ore 17:30 Via Catania angolo Via Pisa: La siccità non è acqua passata
Scarica questo volantino [.pdf, 349 KB]
Mentre cittadine e cittadini torinesi a migliaia firmano Petizioni, Proposte di delibera e di Referendum d’Iniziativa Popolare per la sanità, l’acqua pubblica, la casa, cercando così di partecipare alla vita della comunità e di confrontarsi con i loro amministratori, nei palazzi del potere pare essere di casa una concezione della politica intesa come scambio di favori, opacità, mancanza di senso delle istituzioni.
E’ un contrasto davvero stridente tra il malcostume che le inchieste in corso stanno facendo emergere e la volontà di dare sostanza alla parola democrazia espressa da tante persone che ricorrono agli strumenti di partecipazione per contribuire alla formazione delle decisioni che li riguardano.
Ormai le iniziative “dal basso” vengono considerate con poca attenzione e comunque collocate in secondo piano nell'agenda degli amministratori, quasi suscitassero fastidio. E nulla sembra aver insegnato il voto delle comunali 2021, a cui ha partecipato meno della metà degli aventi diritto (addirittura poco più del 40% al secondo turno).
Per non continuare quest’agonia della democrazia negli oltre due anni rimanenti del mandato, questo Consiglio Comunale dia senza indugi la prova, evidente e inequivocabile di pulizia morale e istituzionale e un segnale di ascolto chiaro e forte a chi vuole continuare a confrontarsi civilmente con le istituzioni.
Attac Torino, Comitato Acqua Pubblica Torino, Comitato difesa del parco della Pellerina, Co.Mu.Net, Salviamo il Paesaggio, Volere la luna
Torino, 21 aprile 2024
Le scelte di governo della risorsa idrica, culminate nella straordinaria vittoria del Referendum 2011, hanno fatto prendere coscienza a milioni di italiani del valore non mercantile dell’Acqua Bene Comune.
Per la sua gestione attraverso un’azienda di diritto pubblico, di proprietà e gestione pubblica e partecipativa, abbiamo costruito in questi anni un percorso collettivo che si apre sull’orizzonte a un nuovo modello di società fondata sui diritti della persona, i suoi legami sociali, la loro organizzazione.
All’ostinata reazione del potere politico e finanziario che governa il nostro paese, abbiamo saputo contrapporre una resistenza che ha impedito la privatizzazione del servizio idrico ma non è riuscita a impedire il progressivo degrado del ruolo democratico dei Comuni, l’istituzione più vicina ai cittadini.
I Consigli comunali sembrano rassegnati alla riduzione dei finanziamenti statali, alla limitazione dei loro poteri strategici di governo del territorio da ultimo con la legge Draghi sulla concorrenza che vieta l’affidamento diretto della gestione dei servizi a rete alle aziende speciali di diritto pubblico, mentre le Giunte lasciano poco o nulla alle scelte dei consiglieri.
E si percepisce ormai indifferenza se non fastidio verso i cittadini che ricorrono agli strumenti di partecipazione alla formazione delle decisioni che li riguardano, previsti dagli Statuti e dai Regolamenti comunali.
Così si tradisce la Costituzione la cui difesa va attuata non solo a parole ma con atti concreti come la efficace tutela dei Beni Comuni: dall’acqua, alla salute, alla casa, all’istruzione. Ne parliamo
con
Eleonora ARTESIO, già consigliera e assessora comunale e regionale
Paolo CARSETTI, Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua
Alessandra ALGOSTINO, professoressa ordinaria di diritto costituzionale all’ Università di Torino
Collegamento a distanza:
https://us02web.zoom.us/j/83877235024?pwd=ckFEUm1rSWZ5OHVXdEppNDIyQTJWQT09
La tutela dei Beni Comuni, a partire dal più essenziale di essi qual è l’acqua, è elemento fondante della comunità locale, la cui partecipazione al governo e alla gestione del Servizio Idrico Integrato costituisce adempimento costituzionale e democratico.
ACMOS, Arci Torino, Assemblea NOTAV Torino e Cintura, Attac Torino, Co.Mu.Net, Comitato Acqua Pubblica Torino, Comitato Difesa del Parco della Pellerina, Ecologia Politica, Fridays for Future Torino, Extinction Rebellion Torino, Laboratorio Manituana, Rifiuti Zero Piemonte, Salviamo il Paesaggio, Volere la Luna.
Contatti: Comitato provinciale Acqua Pubblica Torino
Scarica la locandina dell'evento [.pdf 215 KB]
Introduzione di Mariangela Rosolen (Comitato provinciale acqua pubblica Torino)
Intervento di Eleonora Artesio (già consigliera e assessora comunale e regionale)
Intervento di Paolo Carsetti (Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua)
Intervento di Alessandra Algostino (professoressa ordinaria di diritto costituzionale all'Università degli Studi di Torino)
Ci rivolgiamo a te che nel 2010/11 hai partecipato con entusiasmo alla straordinaria e vittoriosa campagna referendaria in difesa dell’acqua bene comune.
Ci rivolgiamo a te che, magari per motivi anagrafici, non vi hai partecipato, ma che senti forte la necessità di difendere l’acqua bene comune come difesa del tuo futuro.
Ci rivolgiamo a te che non accetti di subire in modo rassegnato l’ondata privatizzatrice in corso, dell’acqua ma non solo.
Ci rivolgiamo a te che sei consapevole dei cambiamenti climatici e delle loro conseguenze; siccità da una parte ed eventi meteorologici estremi dall’altra e che sai benissimo che non sono «emergenze» ma fattori strutturali e che come tali devono essere affrontati.
Ci rivolgiamo a te, consapevole dei danni e dei disastri che il continuo inquinamento della risorsa acqua può provocare oggi e sempre di più in futuro.
In questi anni moltə hanno continuato sia nei propri territori sia a livello nazionale la lotta per una gestione pubblica e partecipata del servizio idrico, hanno messo in campo azioni significative contro l’inquinamento della risorsa come nel caso delle lotte contro il glifosato e i PFAS, hanno costruito iniziative e lotte per un diverso approccio al tema drammatico della siccità, da una parte, e degli eventi estremi come alluvioni e frane dall’altro.
E lo hanno sempre fatto unendo sensibilità, storie, culture così come facemmo nella vicenda referendaria, convintə che da soli non si va da nessuna parte.
Siamo convintə che non solo l’esito referendario non sia stato rispettato bensì, in diverse occasioni, sia stato fortemente contraddetto, soprattutto dall'attuale legislazione nazionale sulla base della quale la gestione pubblica, tramite le Aziende Speciali, dei servizi a rete come quello idrico, risulta vietata. Oggi più che mai è quindi necessario unire le forze per difendere e rilanciare le nostre comuni idee di un futuro diverso da quello che ci prospetta l’attuale sistema, proprio a partire dall’acqua, fonte di ogni vita su questo pianeta.
La prossima assemblea nazionale del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua che si svolgerà a Napoli presso il centro missionario (Ex Fuci - Via Mezzocannone, 101) il 20 e 21 Aprile 2024 sarà l’occasione per parlare di tutto questo e trovare, insieme, idee e strumenti per invertire la rotta di questo paese e di questo mondo.
Ti invitiamo partecipare a questo appuntamento e ad organizzare nella tua città eventi preparatori nelle forme e nei modi che riterrai più opportuni.
VAI ALLA PLAYLIST YOUTUBE DEI VIDEO DELL'ASSEMBLEA
Assemblea plenaria del 21/4
Una nuova società si occuperà della gestione operativa del servizio idrico integrato nel Pinerolese.
Il capitale sociale sarà suddiviso tra Smat Spa (51%), gestore affidatario del servizio su tutto l'ATO 3, coincidente con la Città Metropolitana di Torino, e Acea Pinerolese Industriale Spa (49%).
Quest'ultima ha finora svolto direttamente tale attività, remunerata da Smat con una quota percentuale della tariffa.
Gli accordi che regolavano il rapporto sono scaduti il 31 dicembre 2023.
La soluzione più lineare per dare continuità al servizio sarebbe stata l'acquisizione del ramo d'azienda idrico di Acea da parte di SMAT, nella sua qualità di gestore unico.
Ha prevalso, invece, la volontà di garantire i profitti di Acea.
Quest'ultima è una multiservizi attiva non solo nel settore idrico, ma anche negli ambiti rifiuti, teleriscaldamento, gestione calore. Da bilancio 2022 risulta che l'utile è determinato prevalentemente dal settore acqua. E' evidente che la cessione di tale ramo d'azienda avrebbe privato la società della principale fonte di guadagno.
Questa operazione ha sostanzialmente la finalità di continuare a garantire ad Acea i proventi derivanti dalla gestione acqua, indispensabili a compensare la scarsa redditività degli altri ambiti operativi.
Peccato che, così facendo, per favorire un'azienda che le userà per tutt'altri scopi, si sottraggono al servizio idrico risorse sempre più indispensabili per far fronte alla crisi derivante dal cambiamento climatico con i sempre più frequenti allarmi siccità.
Torino, 7 Febbraio 2024