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Forum italiano dei movimenti per l’acqua

Comitato Acqua Pubblica Torino

www.acquapubblicatorino.org  -  tel. 388 8597492

 

GIU’ LE MANI DALL’ACQUA

E DALLA DEMOCRAZIA!

 

Il 12 e 13 giugno scorsi 27 milioni di donne e uomini hanno votato per l’affermazione dell’acqua come bene comune e diritto umano universale e per la sua gestione partecipativa e senza logiche di profitto. È stato un voto contro la privatizzazione dei Servizi Pubblici Locali.

Quel risultato è il frutto di una grande e diffusa partecipazione popolare, che si è espressa in ogni territorio, dimostrando la grande vitalità democratica di una società in movimento e non annichilita da decenni di pensiero unico del mercato e di passività imposta.

Quel voto ha messo in campo il nuovo linguaggio dei beni comuni e della partecipazione democratica come base fondamentale di un possibile nuovo modello sociale, capace di rispondere alle drammatiche contraddizioni di una crisi economico-finanziaria, sociale ed ecologica senza precedenti.

A questa straordinaria esperienza di democrazia, i poteri forti, attraverso il precedente governo Berlusconi, hanno risposto con un attacco diretto al voto referendario, riproponendo le stesse norme abrogate, con l’esclusione formale del servizio idrico integrato.

Ma questa settimana - utilizzando la precipitazione della crisi economico-finanziaria e del debito -  il Governo Monti si appresta a dare il colpo finale, con un decreto-quadro di liberalizzazione che, oltre a riproporre la medesima filosofia ‘mercatista’, interviene direttamente anche sull’acqua, cercando di mettere definitivamente da parte l’espressione democratica della maggioranza assoluta del popolo italiano. In più, prova a suggerire all'Unione Europea, in sintonia con Merkel e Sarkozy, di dotarsi di nuove strategie di privatizzazione del servizio idrico anche a quel livello, sulla falsariga di quanto venne proposto anni addietro con la direttiva Bolkestein, per annullare il pronunciamento referendario del nostro Paese.

Noi non ci stiamo.

Mercoledì 18 gennaio ore 13-14

alla vigilia del Consiglio dei Ministri

PRESIDIO

davanti alla nuova sede del Governo Italiano

a Torino – Piazza San Carlo 156 (*)

per dire a Monti e ai suoi ministri-banchieri che

l’ acqua non è un debito

È un bene comune che appartiene a ogni essere vivente, e a nessuno in maniera esclusiva. I beni comuni sono l’humus del legame sociale fra le persone e non merci per la speculazione finanziaria. Ma soprattutto c’è un’enorme e fondamentale questione che riguarda la democrazia: nessuna “esigenza” di qualsivoglia mercato può impunemente violare l’esito di una consultazione democratica, garantita dalla Costituzione, nella quale si è espressa senza equivoci la maggioranza assoluta del popolo italiano.

Chiediamo

al governo Monti di abbandonare subito la strada intrapresa

Chiediamo

ai partiti dentro e fuori il Parlamento - a partire da quelli che hanno votato “Sì” al referendum - alle forze sociali e sindacali di prendere posizione per il rispetto del voto democratico del popolo italiano.

Chiediamo

alle donne e agli uomini di questo paese di mobilitarsi  per la difesa del voto referendario.

Oggi più che mai,

si scrive acqua ma si legge democrazia

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* per i non torinesi: è la storica sede legale della Banca Sanpaolo

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presso ARCI – via Verdi 34 – 10124 Torino

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