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COMUNICATO STAMPA

Oggi giovedì 19 gennaio 2012 gli attivisti del Comitato Cuneese Acqua Bene Comune si sono riuniti in presidio di fronte alla prefettura di Cuneo. La manifestazione rientra in una due giorni di mobilitazioni convocata dal Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua, di cui il comitato cuneese fa parte.

Le mobilitazioni si sono rese necessarie per dire ancora una volta che non ci stiamo:

il governo Monti, inserendo all’interno del decreto “Crescitalia” una norma specifica che vieta la costituzione di aziende speciali di diritto pubblico, attacca direttamente il voto referendario rendendo di fatto impossibili percorsi di ripubblicizzazione come quello che sta portando avanti il Comune di Napoli.

Noi continuiamo a pensare che l’acqua non sia una merce ma un bene comune che appartiene a tutti gli esseri viventi e che in quanto tale debba rimanere fuori dalle logiche del mercato.

Durante il presidio abbiamo parlato con i passanti, abbiamo distribuito volantini e abbiamo detto che torneremo nelle piazze ad informare i cittadini sulla gravità della situazione. Abbiamo peraltro ricordato ai passanti che uno degli atti sui quali si fonda la gestione del servizio idrico integrato (SII) nella provincia di Cuneo è una delibera dell’AATO 4 (N°15 del 29/11/2010) che prevede la gara di appalto per l’affidamento del SII nel 2017 e che si fonda sull’art. 23 bis della legge Ronchi abrogato dal referendum.

Il comitato cuneese per l’Acqua Bene Comune, all’indomani del referendum, ha dichiarato illegale quel provvedimento invitando L’AATO 4 a legiferare seguendo l’esito referendario. Questo non è mai avvenuto così come non si è avuto l’incontro più volte chiesto dal comitato alla Provincia proprio per discutere della situazione post – referendaria.

Noi non permetteremo che si consumi questo scempio e che si prendano decisioni così importanti sulla gestione del servizio idrico integrato come se 27 milioni di italiani non si fossero mai espressi.

Noi chiediamo con forza che il governo Monti interrompa la strada intrapresa;

chiediamo a tutti i partiti, a tutte le forze sociali e sindacali di prendere posizione per il rispetto del voto democratico del popolo italiano;

chiediamo alla Presidente della Provincia di Cuneo di essere ricevuti;

ma soprattutto chiediamo gli uomini e alle donne di questo paese di essere ancora una volta al nostro fianco a difendere il diritto all’acqua e alla democrazia!

 

Comitato Cuneese Acqua Bene Comune