Forum italiano dei movimenti per l’acqua
Comitato Acqua Pubblica Torino
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Comunicato Stampa

Il Comitato Acqua Pubblica Torino chiede alla Provincia di rispettare il volere dei cittadini

 

Il 18 marzo 2010 il Comitato Acqua Pubblica Torino ha consegnato alla provincia 9.564 firme di cittadini del territorio provinciale a sostegno della deliberazione di iniziativa popolare per inserire nello Statuto della nostra Provincia il principio che l’acqua è un bene comune e non una merce, e che pertanto:

- il servizio idrico integrato non ha scopo di lucro,

- la gestione della rete e l’erogazione del servizio, tra loro indivisibili, sono attuati esclusivamente mediante enti o aziende interamente pubblici
- a ogni cittadino è assicurato gratuitamente un quantitativo minimo vitale d’acqua al giorno.

Siamo certi che non esiste un precedente di così vasto coinvolgimento popolare nella politica istituzionale della nostra provincia, ente che ha un forte ruolo amministrativo ma è poco conosciuto dai cittadini. Aver raccolto circa il doppio delle 5000 firme necessarie, è segno della diffusa sensibilità di cittadini consapevoli verso un bene comune come l’acqua, e di volontà comune che la sua proprietà e gestione siano pubbliche.

Un sempre più vasto movimento di cittadini e istituzioni, oggi reclamano il valore dell’acqua come bene comune e non merce, declinandone la sostanza ben oltre le affermazioni di principio e lanciando una campagna referendaria per abrogare le norme che incoraggiano –ma ancora non obbligano– la privatizzazione.

Intanto, nella Commissione consiliare riunita il 19 aprile, gli uffici provinciali presentano un parere “tecnico” ai Consiglieri, in cui si sostiene che “l’acqua è un servizio a rilevanza economica” che “sta sul mercato”: affermazioni politico-ideologiche, impregnate della retorica neoliberista e non suffragate dal quadro del diritto comunitario e nazionale. La strada della piena ripubblicizzazione, già percorsa con coraggio dalla città di Parigi e, nel nostro Paese, da importanti enti come la Regione Puglia, il Comune di Venezia e di recente la Regione Sicilia sostenuta da un vasto insieme di amministrazioni locali oltre che –sebbene con formulazioni meno soddisfacenti– dallo stesso Comune di Torino, può e deve essere seguita anche dalla Provincia di Torino con una scelta politica chiara e legittima, nell’autonomia garantita dall’articolo 117 della Costituzione.

Chiediamo al Consiglio provinciale che si affermi con coraggio e chiarezza che il servizio idrico integrato è dichiarato privo di scopo di lucro e che la nostra azienda idrica non sarà ceduta né in tutto né in parte ai privati.

Il Comitato Acqua Pubblica Torino, forte delle quasi diecimila firme di cittadini che sostengono la delibera, presenterà le dovute osservazioni al Consiglio e terrà al corrente i cittadini mediante il sito www.acquapubblicatorino.org, gli organi di stampa e i tavoli di raccolta firme per il referendum.
E' prevista la possibilità che la delibera giunga in Consiglio per la discussione già martedì 27 aprile prossimo: invitiamo fin d'ora i cittadini a unirsi a noi per seguire da vicino le scelte di coloro che sono stati eletti per rappresentarli.

Torino, 20 aprile 2010

Il Comitato Acqua Pubblica Torino