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Forum Italiano dei Movimenti dell’Acqua - Comitato regionale Acqua Pubblica Piemonte

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Giovedì 30 giugno ore 14:00  -  Corso Vittorio Emanuele II n.18 – Torino

consegniamo questa Lettera Aperta

ai Sindaci, componenti della Conferenza dei Sindaci ATO3 Torinese

al Sindaco del Comune di Torino, o suo/a rappresentante,

 

La Conferenza dei sindaci dell’Autorità Territoriale - ATO3 Torinese, convocata per il 30 giugno 2022 in Corso Vittorio Emanuele II n.18, Torino, non reca all'ordine del giorno alcun argomento riguardante il fenomeno della siccità né le sue conseguenze sull'approvvigionamento idrico del nostro territorio.

La siccità, gli sprechi e una sconsiderata concezione dell'acqua come risorsa inesauribile hanno portato ad una crisi idrica mai vista da chi vive a queste latitudini.

Non si tratta di un evento occasionale. La comunità scientifica ritiene ormai strutturali gli effetti del cambiamento climatico, ed il tema della carenza d'acqua e della disomogenea distribuzione delle precipitazioni nel corso dell'anno si porrà in futuro con sempre maggiore urgenza.

Sono ormai evidenti le responsabilità di un sistema di gestione caratterizzato da una decennale mancanza di pianificazione e investimenti infrastrutturali, perché piegato ad una logica privatistica che punta esclusivamente alla massimizzazione del profitto mentre il surriscaldamento globale e i relativi cambiamenti climatici riducono la disponibilità dell'acqua per uso umano, per l'agricoltura e più in generale per l'ambiente.

D’altra parte, i dati ISTAT sulle perdite delle reti idriche sono impietosi: nel 2015 si attestano al 41,4% a livello nazionale (47,9% il tasso di “dispersione” fotografato nel 2019). È evidente che più che allo stato delle reti, si è guardato all’andamento delle azioni.

I soldi ci sono ma sono utilizzati per remunerare gli azionisti (pubblici e privati) non per investire e/o abbassare la tariffa.

Non è più possibile cullarsi nell'idea che la dispersione nel nostro territorio sia al di sotto della media nazionale e dunque non sia necessario intervenire: il 35% di dispersione ammesso dall’ATO3 (ma secondo i nostri calcoli è del 56,27%) non è tollerabile.

E' indispensabile e urgente procedere ad una drastica riduzione dello spreco idrico con la sostituzione delle vecchie tubature, ma anche ad una forte campagna rivolta all'utenza per ridurre gli sprechi e creare una cultura del rispetto e della tutela dell'acqua, nell'interesse nostro e delle future generazioni.

Chiediamo ai nostri Sindaci, responsabili per legge del governo del Servizio Idrico che se ne facciano carico e imprimano da subito una radicale inversione di tendenza rispetto al modello attuale, con tre misure prioritarie che si possono realizzare in tempi brevi:

* destinare gli utili delle aziende che gestiscono il servizio idrico alla ristrutturazione delle reti idriche;

* ammodernare gli impianti di irrigazione in agricoltura (ad es. irrigazione a goccia) e utilizzare le acque piovane;

* incentivare la realizzazione di reti idriche duali e l’installazione di dispositivi per il  risparmio idrico nell’edilizia di servizio, residenziale e produttiva.

Comitato provinciale Acqua Pubblica Torino

Torino, giugno 2022