Forum italiano dei Movimenti per l’Acqua - Comitato Acqua Pubblica Torino
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Rapporto tra economia e urbanistica : analisi della rendita urbana, dei meccanismi attraverso i quali si forma, degli effetti negativi che produce sulla città e degli strumenti possibili per contenerli, approfondendo l’attenzione su alcuni esempi concreti e indicando, in conclusione, azioni e proposte dal basso.
Una lezione a due voci degli architetti
Raffaele RADICIONI e Guido MONTANARI
Martedì 5 maggio ore 21
Caffè Basaglia –via Mantova 34 - Torino
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La rendita è profondamente diversa rispetto alle altre forme di reddito: ad essa non corrisponde alcuna attività (né quella lavorativa vera e propria = salario, né quella imprenditoriale = profitto): ad essa corrisponde unicamente la proprietà/il possesso del suolo in relazione al suo uso edilizio urbano.
Perciò gli economisti classici attribuiscono alla rendita l’aggettivo di “parassitaria”
Se riteniamo che il territorio e la città debbano essere considerati innanzitutto come un bene comune, necessariamente dobbiamo proporre un modo diverso di considerare e quindi di governare il territorio escludendo la rendita.
Il capitalismo industriale nostrano, che fino agli anni ’80 aveva guardato con aristocratica diffidenza l’imprenditoria del mattone, ha saputo fare bene i suoi conti anche con la delocalizzazione della produzione portando a termine il riuso dei grandi impianti produttivi, dal Lingotto alla Bicocca per citare due casi emblematici.
Oggi il rapporto pubblico-privato è caratterizzato dalla complicità del pubblico nell’assecondare l’accumulo della rendita del privato.
È possibile amministrare le città senza mettersi in mano ai percettori della rendita urbana?
È pensabile un Piano Regolatore dal basso?
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Forum italiano dei movimenti per l'acqua Comitato Acqua Pubblica Torino c/o Arci - Via Mantova 34 - 10153 Torino
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* Rappresentanza istituzionale diretta: abolita e sostituita con un gruppo di persone scelte dai partiti
* Piccoli Comuni: abolizione per aggregazione (Art.3, quinto capoverso)
* Strumenti di partecipazione democratica: aboliti e rinviati a un futuro Regolamento quando invece il Testo Unico Enti Locali prescrive che siano contenuti nello Statuto dell’Ente.
* Tutela delle acque, del suolo, dell’ambiente: nessun impegno concreto in tema di contrasto al cambiamento climatico e all’attuazione delle precise
competenze in merito della Città Metropolitana.
* Risparmio idrico: abolito
* Servizio Idrico: scomparsa la gestione pubblica dell'acqua inserita nel 2010 per iniziativa popolare nello Statuto della disciolta Provincia.
Molti Sindaci hanno presentato il seguente emendamento che Le chiediamo di approvare
Emendamento all’Art. 10 – Servizio Idrico
Al punto e) : sostituire le parole “a controllo pubblico” con le parole “interamente pubblici”
L’acqua è un bene demaniale, quindi pubblico, e pertanto in discussione non è la proprietà pubblica dell’acqua (e ci mancherebbe!) ma la sua gestione, che gli italiani hanno riaffermato con il Referendum del giugno 2011, dover essere pubblica senza scopo di lucro.
Fuori l’acqua dal mercato
Perché il mercato non conserva, avendo tutto l’interesse a dissipare
Perché il mercato non universalizza, avendo tutto l’interesse a dividere.
Fuori i profitti dall’acqua
Perché l’acqua non è una merce
Le parole sono pietre
Da quasi un anno chiediamo di riportare nel nuovo Statuto della Città Metropolitana gli Articoli inseriti nel 2010 per iniziativa popolare nello Statuto della disciolta Provincia. Essi anticipavano l’esito referendario del 2011 e quindi a maggior ragione andavano riaffermati.
Il confronto tra i due testi è inequivocabile : la Città Metropolitana
* “tende “ non “assume tra i propri fini” la salvaguardia degli interessi degli utenti
* non favorisce più il risparmio idrico
* rinnega la “gestione interamente pubblica del Servizio Idrico” a favore di un “controllo” pubblico che ammette la presenza del privato.
Statuto disciolta Provincia |
Statuto Città Metropolitana |
Art. 63bis Servizio Idrico 1. La Provincia assume tra i propri fini quello di una forte regolazione pubblica tesa alla salvaguardia degli interessi degli utenti e si impegna a: a) considerare l’acqua un bene comune non privatizzabile e di conseguenza il servizio idrico integrato come privo di rilevanza economica. Pertanto la Provincia garantisce, nell’ambito delle proprie competenze, che gli eventuali utili generati dalla gestione del servizio idrico integrato siano reinvestiti nel servizio stesso; b) garantire che la proprietà della rete di acquedotto, distribuzione, fognatura e depurazione sia pubblica e inalienabile; c) assicurare ai cittadini dei Comuni del territorio provinciale la massima qualità ed efficienza del servizio idrico integrato, la tutela delle acque, l’uso razionale della risorsa, l’accessibilità per tutti, l’equità delle tariffe tramite un sistema che tuteli le fasce deboli e favorisca il risparmio idrico.
Art. 64 Forme di gestione …… 5bis. La Provincia assume tra i propri fini la partecipazione, in cooperazione con gli altri enti territoriali, all’organizzazione del servizio idrico integrato e garantisce, nell’ambito delle proprie competenze, la gestione della rete e l’erogazione del servizio esclusivamente mediante enti o aziende interamente pubblici. |
Art. 10 Servizio Idrico
1. La Città Metropolitana tende alla salvaguardia degli interessi degli utenti e si impegna a:
a) considerare l’acqua un bene comune non privatizzabile;
b) garantire, nell’ambito delle proprie competenze, il reinvestimento degli utili del servizio idrico integrato nel servizio stesso;
c) garantire la proprietà pubblica delle reti;
d) assicurare qualità ed efficienza del servizio, uso razionale ed accessibilità per tutti, secondo principi di equità e di tutela delle fasce deboli.
e) garantire la gestione del servizio idrico attraverso enti o aziende a controllo pubblico. |
Si scrive acqua ma si legge democrazia
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Con queste parole il Sindaco metropolitano Fassino ha salutato il presidio del Comitato acqua pubblica Torino e delle RSU CGIL FP della Città metropolitana di Torino prima di entrare a presiedere il Consiglio metropolitano con all'ordine del giorno l'approvazione dello Statuto del nuovo Ente, dal quale scompare la gestione pubblica dell'acqua inserita nel 2010 per iniziativa popolare.
Questo evidentemente è il significato della parola 'partecipazione' per il Sindaco Piero Fassino.
Nella foto, l'educato Sindaco nel 2011, durante la sua campagna elettorale
Torino, 1 aprile 2015
Comitato Acqua Pubblica Torino
Via Mantova 34 - 10153 Torino
Per saperne di più:
A Bruxelles per la Giornata mondiale dell’acqua.
Il 23 marzo il comitato Acqua Pubblica Torino parteciperà con una nutrita delegazione alla mobilitazione indetta dal Movimento Europeo dell'Acqua a Bruxelles per pretendere che l'agenda politica europea includa la ratifica del diritto umano all'acqua nella Costituzione Europea, doveroso adempimento in ossequio all'Iniziativa dei Cittadini Europei sostenuta da 1,7 milioni di firme e presentata alla Commissione Europea nel 2014.
La concomitanza dell'iniziativa a Bruxelles con la Giornata Mondiale dell'Acqua assume un valore particolare e quanto mai attuale per l'Italia, dove in sfregio all'inequivocabile volontà popolare conclamata con lavittoria referendaria del 2011 per lasalvaguardia della gestione dell'acqua e servizi pubblici locali dalle logiche di profitto e di mercato, ancora una volta dopo i tentativi dei tre governi precedenti, anche il Governo Renzi vuole riproporne la privatizzazione tramite il DDL Madia, in discussione in questi giorni in parlamento.
E' palese la crisi democratica di questi anni, mossa dalla deriva ideologica delle classi dirigenti di questi ultimi decenni, inebetite dalle sirene del mercato e del profitto, e per questo rimarchiamo una certezza: troveranno sempre attivi i movimenti a salvaguardia dell’Acqua Bene Comune, già riconosciutadiritto umano universale dalla risoluzione ONU 64/292 del 28 luglio 2010, approvata anche con il voto favorevole dell'Italia.
Il comitato Acqua Pubblica Torino
espressione territoriale del Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua
Torino 20 marzo 2015
Leggi l'intervento di Alice.
Forum italiano dei movimenti per l'acqua Comitato Acqua Pubblica Torino c/o Arci - Via Mantova 34 - 10153 Torino
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A tutt* coloro che hanno votato SI al Referendum del giugno 2011
Scriviamo al Sindaco e ai consiglieri metropolitani affinché riportino integralmente nello statuto della Città Metropolitana gli articoli 63 bis e 64 introdotti nello Statuto della disciolta provincia di Torino con la delibera di iniziativa popolare promossa dal Comitato Acqua Pubblica Torino.
Potete copiare questa mail
Al Sindaco e Consiglieri/e metropolitani/e
Nel 2010 ho sottoscritto la proposta di deliberazione di iniziativa popolare per introdurre nello Statuto della Provincia di Torino i principi della proprietà e gestione pubblica del Servizio idrico integrato, proposta che il 1 giugno 2010 è stata approvata a larghissima maggioranza dal Consiglio provinciale.
Ora - con il passaggio dalla Provincia alla Città metropolitana di Torino - nella bozza di Statuto scompaiono le parti più rilevanti di quegli articoli, le parti che, guarda caso, facevano riferimento in particolare alla gestione pubblica del servizio.
La Città metropolitana di Torino ha forse intenzione di privatizzare la gestione dell'acqua, nonostante la chiara volontà contraria espressa dai cittadini anche con i referendum del 12-13 giugno 2011?
Ribadisco allora ancora una volta la mia ferma volontà di mantenere pubblica la proprietà e la gestione del servizio idrico integrato e chiedo che vengano mantenuti integralmente nello Statuto della Città metropolitana di Torino gli articoli approvati dal Consiglio provinciale il 1 giugno 2010.
Chiedo inoltre di rispettare l'articolo 6 del TUEL 267/2000 che stabilisce come le forme di partecipazione debbano essere obbligatoriamente inserite nello Statuto.
Firma
e inviarla ai seguenti destinatari:
Chi ha un account Twitter, può utilizzare il seguente testo:
Fassino vuole privatizzare l'acqua? #acquapubblica nello Statuto di #TorinoCittàMetropolitana
http://www.acquapubblicatorino.org/index.php?option=com_content&view=article&id=1029:bozza-di-statuto-della-citta-metropolitana-proposte-di-modifica&catid=38:ultime-referendum&Itemid=218
Oppure:
Indietro non si torna: reintegrate gli articoli sull' #acquapubblica nello Statuto di #TorinoCittàMetropolitana
http://www.acquapubblicatorino.org/index.php?option=com_content&view=article&id=1029:bozza-di-statuto-della-citta-metropolitana-proposte-di-modifica&catid=38:ultime-referendum&Itemid=218
Grazie della collaborazione.
Comitato Acqua Pubblica Torino