17 gennaio 2013 C.S. Torino, ormai è chiaro: in Comune c’è chi vuole privatizzare SMAT
Forum italiano dei movimenti per l'acqua
Comitato provinciale Acqua Pubblica Torino
Via Mantova 34 - 10153 Torino
La VI commissione comunale del 16 gennaio doveva approfondire l’esame delle norme giuridiche e amministrative che secondo gli uffici comunali impediscono la trasformazione di SMAT in azienda speciale consortile di diritto pubblico come proposto dalla deliberazione di iniziativa popolare sottoscritta da migliaia di cittadini torinesi.
Erano stati convocati in audizione il prof. Mattei, presidente di ABC – Acqua Bene Comune di Napoli, testimone in prima persona che la trasformazione compiuta a Napoli si può fare anche a Torino, e la dott.ssa Quarta esperta del ramo.
Purtroppo ad ascoltare gli argomenti giuridici, e a esaminare gli atti amministrativi prodotti dal Prof. Mattei e dalla Dott.ssa Quarta, mancava l’Assessore competente, allontanatosi all’inizio della seduta; latitanti quasi tutti i consiglieri comunali componenti la Commissione, salvo 4 su 14, il minimo per garantire il numero legale.
Diamo atto al presidente della Commissione M. Grimaldi di aver comunque condotto a buon fine l’audizione durante la quale il prof. Mattei e la dott.ssa Quarta hanno letteralmente smontato, pezzo per pezzo, gli argomenti contrari degli uffici comunali, dimostrandone l’infondatezza e pretestuosità di cui gli uffici stessi hanno dovuto prendere atto. Non senza però porre un’ultima condizione per il ritiro del loro parere sfavorevole alla nostra delibera: un cavillo per rimandare la votazione della nostra delibera di oltre un mese, al 19 febbraio, quando sarà definitiva la registrazione alla Camera di Commercio di Napoli dell’Azienda ai diritto pubblico Acqua Bene Comune: per la burocrazia del Comune gli adempimenti burocratici della CCIAA sono dotati di maggior peso giuridico dell’Atto costitutivo a rogito del Presidente del consiglio nazionale del notariato.
Un altro rinvio, come se non bastasse l’anno e mezzo trascorso invano dal Referendum, come se non bastassero i sei mesi di attesa per l’approvazione di questa delibera.
È sempre più evidente che dietro a tanta cocciuta ostilità a trasformare SMAT in Azienda di diritto pubblico si cela la volontà dell’Assessore Dealessandri (della Giunta? del Sindaco?) di privatizzare anche la nostra Azienda dell’acqua.
Per loro non contano i 383.651 Sì all’acqua pubblica espressi dai torinesi nel Referendum del 12-13 giugno 2011. E neppure le migliaia di concittadini che – di fronte all’inerzia della Giunta e del Consiglio comunale nell’attuare la volontà popolare – hanno promosso la delibera di iniziativa popolare per trasformare SMAT SpA in Azienda speciale consortile di diritto pubblico per metterla al riparo dalla privatizzazione.
Sabato 9 febbraio dalle ore 15
davanti al Municipio di Torino
per ribadire insieme la nostra scelta per l’acqua pubblica
E chi ci chiederà il voto alle prossime elezioni del 24 febbraio deve dimostrare di aver rispettato il nostro voto del 12-13 giugno 2011
Comitato provinciale Acqua Pubblica Torino
Leggi l'articolo pubblicato su La Stampa del 17 gennaio 2013