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Forum italiano dei movimenti per l'acqua

Comitato provinciale Acqua Pubblica Torino

Via Mantova 34 - 10153 Torino

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Tel. 388 8597492

 

 

Nella riunione del 17 novembre 2016 della Conferenza dell’ATO3, i rappresentanti dei Comuni/Unioni Montane dell’ATO3 hanno preso atto che non c’è accordo tra PD e M5S sulla nuova Presidenza dell’ATO e hanno rinviato a nuova data la relativa votazione. Questo nuovo periodo di riflessione non produca accordi sottobanco, spartizioni di influenza (la Città Metropolitana al M5S e l’ATO3 al PD come si vocifera) ma conduca invece alla scelta di un/una Presidente dell’ATO3:

- che restituisca all’ATO il suo ruolo di governo del Sistema Idrico Integrato del nostro territorio,
- libero da condizionamenti di partito, dei grandi gruppi e delle lobby finanziarie locali e nazionali,
- espressione vera dell’istituzione democratica più vicina ai cittadini: i nostri Consigli comunali.

Non dobbiamo più consentire che quasi tutti i Rappresentanti dei Comuni/Unioni Montane nella Conferenza dell’ATO3 votino di testa propria secondo il partito di appartenenza e non esprimano invece la volontà dei Consigli da essi rappresentati, come prescritto dalla Convenzione istitutiva dell’Ato3 (v. http://www.ato3torinese.it/convenzione/)

E non deve più avvenire che i Comuni si mettano a denunciarsi tra di loro per la gestione dell’acqua com’è successo ancora questo giovedì 17 novembre con la votazione della delibera riguardante i Comuni di Burolo, Palazzo Canavese, e Strambinello che gestiscono direttamente i loro acquedotti e non vogliono consegnarli a SMAT perché la loro acqua è di ottima qualità e costa meno della metà della tariffa SMAT. Essi appartengono all’

Area Omogena 1 – Ivrea rappresentata nell’ATO3 da:

PERENCHIO Alessandro Sindaco di Pavone Canavese
e dai delegati
COMITINI Roberto, consigliere del Comune di Parella
FOGLIATO Laura, sindaco di Fiorano Canavese

Noncuranti del fatto che la Regione abbia aperto un confronto con i Comuni stessi, richiamandosi al principio della leale collaborazione tra Enti Pubblici prescritto dalla nostra Costituzione tuttora in vigore, i Rappresentanti dei Comuni nell’ATO3 – con la sola eccezione del rappresentante della Città Metropolitana - non hanno nemmeno sospeso la delibera, in attesa dell’esito del confronto promosso dalla Regione, e hanno dato mandato agli avvocati di continuare la causa giudiziaria, spendendo fior di quattrini a carico delle nostre bollette dell’acqua.
Lo stesso è avvenuto per i Comuni di Gravere e di Alpignano.

Non è questo il modo di governare il principale bene comune che è l’acqua.

Il cambio di presidenza dell’ATO3 è l’occasione propizia per avviare
nuove pratiche di governo del Sistema Idrico del nostro territorio
trasparenti come l’acqua,
finalizzate ad eliminare lo spreco, tutelare la qualità della risorsa, dell’ambiente
e dei diritti dei cittadini utenti.
Perché si scrive acqua, si legge democrazia

Torino. 18 novembre 2016