Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua - Comitato provinciale Acqua Pubblica Torino

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L’eterna büsiarda

Sulla privatizzazione dei Servizi Pubblici Locali  di  Igiene Urbana AMIAT,  TRM-Inceneritore e Gruppo Trasporti Torinesi GTT

 

A un inesistente “partito del Referendum” è dedicato  un ampio articolo della Stampa del 2 novembre, ennesimo esempio di “ informazione distorta” da parte di un quotidiano che ha sempre mantenuto una ferrea censura su tutte le notizie riguardanti il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua di cui il Comitato torinese fa parte fin dalle origini!

 

Lo sconcerto, purtroppo, non si limita al titolo, ma anche al contenuto dell’articolo in questione che presenta le proposte del Gruppo consiliare SEL per la privatizzazione di AMIAT, TRM-Inceneritore e GTT come se fossero condivise dal nostro Comitato, quando in realtà esse sono  nettamente divergenti da quelle del Forum dei Movimenti per l’acqua di cui facciamo parte.

 

Noi, che ci consideriamno “custodi” dell’esito referendario, abbiamo chiesto ancora stamane durante l'audizione da parte della Commissione Capigruppo del Consiglio Comunale , il  pieno rispetto dei Referendum:

-          nessuna privatizzazione di servizi pubblici, nemmeno parziale, fondata sulla normativa governativa di agosto (già impugnata in Corte Costituzionale),

-          trasformazione di Smat SpA in Azienda Speciale (o consorzio) di diritto pubblico per sottrarla definitivamente a ogni pericolo di privatizzazione,

-          pieno rispetto e conseguente applicazione del secondo quesito referendario che abolisce i profitti sull’acqua

-          ampia consultazione civica sulle scelte strategiche dei Servizi Pubblici diversi dall'acqua.

 

La documentazione SEL disponibile ad oggi ignora del tutto gli obiettivi prioritari del referendum : ripubblicizzazione di SMAT e abolizione dei profitti del  7%  sull’acqua e non è dissimile dalla delibera della Giunta Fassino nella direzione della privatizzazione:

-          accelerando i tempi di vendita del 40% delle azioni,

-          cambiando il nome di FCT-Finanziaria Città di Torino in un ingannevole “Beni Comuni Torino” che potrebbe far pensare ad un’ “azienda speciale”, ma che invece resta una Srl di diritto privato, una specie di cassaforte in cui mettere la custodia vuota dei gioielli di famiglia consegnati al mercato,

-          ricorrendo alle Fondazioni Bancarie e a un indefinito "azionariato diffuso" (si pensa ai fondi pensione?),  ipotesi escluse esplicitamente dai documenti approvati dall’Assemblea nazionale del Forum il 2-3 luglio 2011 a Roma

-          individuazione degli accordi Fiat/Chrysler come possibile modello di gestione partecipativa di un Bene Comune.

 

L’esplicita adesione di SEL alla manifestazione nazionale del 26 novembre indetta “ Per il rispetto dell’esito referendario - Per un’uscita alternativa dalla crisiesprime una visione e una volontà politica in netta contrapposizione con le scelte locali.

 

Nell’incontro di questa sera, il Capogruppo SEL in Consiglio Comunale ha affermato che quelle sopra riportate non sono le posizioni ufficiali di SEL che verranno presentante giovedì prossimo in un’iniziativa pubblica. Ci auguriamo che siano tali da dissipare i nostri timori e che la documentazione finora nota finisca nel cestino.

Torino, 8 novembre 2011