Logo Comitato

Forum italiano dei movimenti per l'acqua

Comitato provinciale Acqua Pubblica Torino

Via Mantova 34 - 10153 Torino

www.acquapubblicatorino.org

Tel. 388 8597492

 

Il BUR - Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ha pubblicato il 31 dicembre 2015 la seguente documentazione riguardante la pianificazione del Servizio Idrico Integrato del nostro territorio per il periodo 2016-2033 :

-        Piano d’ambito aggiornato 

-        Programma degli Interventi,

-        Rapporto Ambientale 

-        Sintesi non Tecnica  

 Le Osservazioni vanno indirizzate entro il 29 febbraio 2016 all’ Autorità d’ambito Torinese ATO3 via Lagrange 35, 10123 Torino,  posta certificata : Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Martedì 26 gennaio , ore 21 al Caffè Basaglia

via Mantova 34 - Torino

ne parliamo con le Associazioni ambientaliste, i Comuni Amici dell'Acqua Bene Comune, 

tecnici ed esperti del settore idrico 

Vi sottoporremo l'analisi che stiamo conducendo dei documenti suddetti dai quali emerge che 

- decisioni di importanza strategica come queste, sono state assunte senza alcun coinvolgimento dei Comuni che sono, per legge, titolari del potere/diritto di governo del Sistema Idrico Integrato

- l'adozione dei suddetti documenti avviene con 6 (sei)  anni di ritardo rispetto ai termini di legge, ritardo di cui non viene data motivazione alcuna

-  l'improvviso raptus approvativo ha restretto a 15 giorni il termine concesso ai Comuni  per analizzare i documenti ed esprimere il proprio parere.  La bozza dei documenti suddetti è stata inviata ai Comuni 15 (diconsi quindici) giorni prima della loro adozione da parte dell'ATO3, avvenuta il 21 dicembre 2015.

 - silenzio assoluto sugli aspetti fondamentali del buon governo dell'acqua, di cui diamo qui di seguito alcuni esempi:.

Spreco idrico

 

Acqua prelevata

Acqua fatturata

% spreco idrico

Anno 2009

m³ 300.000.000

m³ 225.000.000

25%

Anno 2013

m³ 337.330.336

m³ 175.380.000

48%

 

questa tabella è frutto delle nostre ricerche perchè l'ATO3 si guarda bene da fornire questi dati. Nè dà conto dei risultati degli interventi per l’inserimento dei misuratori sui prelievi idropotabili, per evitare emungimenti dannosi alla falda,  di cui al Regolamento Regionale 7/R del 2007, che il Piano d’Ambito 2009 (pag. 62) prevedeva di applicare su 548 sorgenti  e 622 pozzi, negli anni 2008-2012 per un importo di € 5.850.000 

Tutela aree di salvaguardia per la difesa delle fonti e quindi della qualità dell'acqua

Nessun cenno alle azioni programmate dal 2008 per applicare il Regolamento regionale 15/R dell’11.12.2006 recante la disciplina delle aeree di salvaguardia delle acque destinate al consumo umano, per un investimento totale di € 31.121.500.

Il Piano d’Ambito 2016 non riferisce dei risultati di questo investimento MA  il primo riquadro della Tabella 7 (pag. 28) prevede l’abbandono di 69 fonti di captazione perché inquinate e irrecuperabili e l’avvio della definizione delle aree di salvaguardia per le altre 1.669 captazioni esistenti.

Dal Rapporto Ambientale si ricava che in questi 6 (sei)  sono state definite solo 253 aree di salvaguardia (al costo medio € 122.000 ciascuna) e che saranno avviati “gli studi per la definizione delle aree di salvaguardia (30-40 studi l’anno)… “ Con  questo ritmo nel 2033 resteranno da definire ancora 696 aree di salvaguardia. Con quali conseguenze sulla qualità dell'acqua potabile è facile da immaginare.

Qualità dell'acqua:  esistono ancora 594 Km di tubature in cemento amianto. Anche se è controversa la nocività dell'amianto nelle tubature, il Piano enuncia che in caso di rottura esse verranno NON riparate MA sostituite.  Ma il Bilancio di Sostenibilità SMAT del 2014 (pag 103) afferma invece che è stato  “avviato un piano di completa sostituzione delle reti in cemento amianto nell’arco temporale di 8 anni” senza peraltro indicarne la decorrenza.  Di tutto ciò non vi è cenno alcuno nel Piano d'Ambito.

Tariffa: nel periodo 2016-2033 la tariffa aumenterà almeno del 41%.

Abbiamo citato solo alcuni punti sui quali stiamo formulando le nostre osservazioni che ci inducono a richiedere il ritiro del Piano e la sua riformulazione secondo criteri di democrazia (ruolo di governo dei Comuni), risparmio idrico, tutela della qualità dell'acqua, dell'ambiente e del paesaggio, e definizione di una tariffa equa e trasparente.

Altre info e relative osservazioni riguardano il Rapporto Ambientale, altrettanto carente e inadeguato, per il quale siamo orientat* a richiedere il ritiro.

Sollecitiamo quindi la vostra presenza e contributo. 

Comitato provinciale Acqua Pubblica Torino

 

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - www.acquapubblicatorino.org

 

Cell. 388 859 74 92