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COMITATO CUNEESE ACQUA BENE COMUNE

COMUNICATO STAMPA

Il 12 e 13 giugno scorsi 27 milioni di donne e uomini hanno votato per l’acqua come bene comune e per la sua gestione fuori dalle logiche di profitto.
Le stesse persone hanno votato anche la difesa dei servizi pubblici locali dalle strategie di privatizzazione.
Ad oggi il profitto non è stato eliminato dalle tariffe idriche e la ripubblicizzazione del servizio viene ostacolata.
A quella straordinaria esperienza di democrazia i poteri forti hanno risposto con un attacco diretto al voto referendario: il Governo Berlusconi ha riproposto ad agosto le stesse norme abrogate e l'attuale Governo Monti prepara nuove privatizzazioni, compreso il servizio idrico, con un decreto legge.


Noi non ci stiamo.

Il 18 e il 19 gennaio ci saranno mobilitazioni in tutto il territorio nazionale: non permetteremo che la volontà popolare venga abbattuta a colpi di decreto, di Antitrust o di direttive europee. Metteremo in campo ogni strumento utile alla difesa dei referendum, a partire dalla campagna di obbedienza civile lanciata da noi del Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua.
L'applicazione dei referendum è la prima e la più urgente emergenza democratica nel nostro paese.
È per questo motivo che giovedì 19 gennaio a partire dalle 12:00 saremo presenti con un presidio di fronte alla prefettura di Cuneo.
1. Chiediamo con determinazione al governo Monti di interrompere da subito la strada intrapresa.
2. Chiediamo alle donne e agli uomini di mobilitarsi in difesa del loro voto referendario.
3. Chiediamo di aderire alla campagna di obbedienza civile: visto che le istituzioni non applicano l'esito referendario, saremo noi a farlo eliminando dalle nostre bollette la quota di “profitto garantito”.
Oggi più che mai, si scrive acqua e si legge democrazia.

Comitato Cuneese per l’Acqua Bene Comune

Scarica il Comunicato Stampa (pdf 185Kb)