Riunione Comitato provinciale Acqua Bene Comune Torino 

 

Il Comitato provinciale Acqua Bene ComuneTorino è convocato 

martedì 15 gennaio ore 21

al Caffè Basaglia, Via Mantova 34, Torino

con il seguente ordine del giorno:
  1. Organizzazione prossimo incontro della Scuola dell’Acqua: Martedì 22 Gennaio alle ore 21 presso il Caffè Basaglia, si terrà la quinta lezione del ciclo di incontri nato per sostenere l’iter della legge di ripubblicizzazione del servizio idrico e la trasformazione di Smat in azienda speciale. L’argomento è lo scioglimento di Arera. 

    Abbiamo rivisto insieme il dossier dai contenuti alquanto esplosivi  nel quale spieghiamo le molte ragioni per cancellare questo obbrobrio e restituire le competenze sull’acqua al Ministero dell’Ambiente. Non solo perché è un ente costoso e dannoso che ha avallato vere e proprie ingiustizie, non solo perché è incaricato di vigilare sul servizio idrico ma nei fatti fa da garante ai profitti dei gestori: ma perché i fini che la muovono sono incompatibili con la gestione di un bene comune. Nel corso della lezione torneremo anche sulla tariffa e le sue iniquità per dimostrare che questo sistema non funziona, e aprire la strada ad un sistema tariffario concepito per  rispettare i diritti del cittadino e dell’ambiente e reperire le risorse necessarie per gli investimenti necessari alla tutela del bene comune acqua.
    Abbiamo detto e ripetuto più volte che l’acqua non è una merce ed è incompatibile con un sistema di mercato. Averla concepita come merce ha portato a delle vere e proprie aberrazioni:
    - da una parte ai Sindaci e i Consigli comunali è stato strappato pian piano il governo del servizio, limitando il loro ruolo a semplici passacarte di Arera; la democrazia è infatti incompatibile con le esigenze del mercato.
    - dall’altra il cittadino, che contribuisce con la tariffa agli investimenti, si ritrova incastrato a forza in un sistema finanziario dove la sua tariffa deve garantire anche il profitto del gestore. E’ un sistema che cambia il ruolo dei cittadini: se prima erano coloro che pagavano quanto necessario per gestire al meglio il bene comune, oggi sono coloro che devono pagare la remunerazione di quel capitale che hanno contributo a comporre. 
    Dove comincia il mercato, finisce il bene comune: per questo è importante ritornare ad aziende pubbliche anche giuridicamente, è il solo modo per smettere di distorcere i fini di un’azienda e ridare ad ogni attore (politico, cittadino, azienda) il proprio ruolo.

    Commissione comunale di martedì 08 Gennaio sui fondi Gescal: è stato discusso il caso dei fondi Gescal: sul  c/c 28128 della Cassa depositi e prestiti, ci sono più di 2 miliardi e mezzo di euro destinati all’edilizia pubblica. Sarebbe un’ottima notizia per i tanti cittadini minacciati dagli sfratti, ma…sono lì da 20 anni, e chi sinora ha cercato di capire perché non vengano utilizzati si è dovuto scontrare col muro di gomma di una burocrazia che sa essere feroce.
    Perché non sono utilizzati? Per non fare concorrenza all’edilizia privata? O perché sono lì sono nominalmente ma con acrobazie di bilancio la liquidità è finita chissà dove?
    Il Consiglio Comunale di Torino approverà un ordine del giorno su questo scottante problema, ma siamo un po’ preoccupati dall’atteggiamento di alcuni consiglieri di maggioranza che sembravano più preoccupati di difendere provvedimenti del Governo come il reddito di cittadinanza che di promuovere un’indagine seria su questo fondo, che in una città come Torino, dove gli sfratti sono all’ordine del giorno e che è costretta a tagliare sui servizi sociali già ridotti al minimo, farebbe davvero la differenza per tante persone in difficoltà.

    Organizzazione della nostra partecipazione alla commissione di giovedì:
    La commissione consiliare speciale sul monitoraggio dei servizi pubblici locali, in seduta congiunta alle Commissioni consiliari permanenti I  e  VI, sarebbe stata fondamentale per conoscere la relazione sull’assemblea dei soci Smat del 6 Dicembre e verificare lo stato di avanzamento della delibera di trasformazione di Smat in azienda pubblica. 
    Il condizionale è d’obbligo perché ieri 9 Gennaio abbiamo saputo che per l’ennesima volta la commissione è stata rinviata. Sembra che il rinvio all’ultimo momento sia dovuto al fatto che la Sindaca, che voleva essere presente, non riesca a rientrare in tempo da Roma dove sta elemosinando qualche soldo per Torino. Comunque sia, sono ormai due anni e mezzo di promesse e rinvii, oltre all’inerzia totale del  Movimento 5Stelle di Torino a sostegno della Proposta di Legge sulla ripubblicizzazione dell’acqua, di cui è prima firmataria la deputata 5Stelle F. Daga. Si veda a questo proposito la bellissima ed efficacissima audizione alla Camera dei Deputati del Forum dell’Acqua : https://webtv.camera.it/evento/13515 al  minuto 43,58  (prima c’è l’audizione di ARERA che potete anche godervi, se siete masochist*)

    Legge di iniziativa popolare sui Beni  Sovrani: recentemente il prof. Mattei insieme ad altri giuristi ha cercato di riprendere il lavoro del rimpianto prof. Rodotà e della Commissione da lui guidata sotto il Governo Prodi, che aveva cercato di aggiornare la legislazione vigente in tema di Beni Comuni, dando loro una definizione giuridica che ora manca. Quella proposta di legge è stata ora ripresa e trasformata in una legge di iniziativa popolare, già depositata in Cassazione. Di questo argomento si parlerà nella prossima riunione di coordinamento del Forum, e anche martedì prossimo, nella riunione del nostro comitato. Invito pertanto tutti a scaricare il materiale presente sul sito

     https://www.benicomunisovrani.it/fragments/documents/Disegno%20di%20Legge%20n.2031%20(24-feb-2018).pdf per farsi un’idea di cosa ci sia in discussione e analizzare la proposta.

A Martedì,