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COMUNICATO STAMPA

Integrazione Iren e A2A, no alla grande Multiutility del nord



Leggiamo con preoccupazione il rapido delinearsi della grande Multiutility del nord, di cui l'integrazione di Iren e A2A, sponsorizzata da Fassino, Tabacci è il primo passo.

Riteniamo che tale operazione non abbia come fine il miglioramento dei servizi ma che nasca unicamente per soddisfare esigenze di ordine finanziario.

Con la cessione alle logiche di mercato di servizi pubblici essenziali si va nettamente contro l'esito dei referendum di giugno, in cui la maggioranza assoluta dei cittadini si è espressa per gestioni pubbliche e partecipative.

Siamo fin troppo abituati a vedere situazioni simili, in cui, attraverso il falso mito dell'efficienza, aziende che gestivano servizi pubblici essenziali sono uscite totalmente dal controllo pubblico per mettersi nelle mani dei privati e delle logiche finanziarie. In questo modo i Comuni sono stati espropriati del loro ruolo di istituzioni di prossimità e i cittadini hanno perso qualsiasi strumento di controllo sui servizi.

Chiediamo agli amministratori interessati, in primo luogo a Pisapia, la cui elezione è stata il frutto di una straordinaria esperienza di partecipazione sociale, di prendere una netta posizione contraria a operazioni di consegna del patrimonio pubblico ai privati e alla finanza, prima dell'incontro pubblico di sabato 11 febbraio tra Fassino e Tabacci, che a Milano discuteranno di questo processo di aggregazione.

Il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua si sta mobilitando a tutti i livelli per evitare qualsiasi operazione che vada contro l'esito referendario di giugno e riproponga, come accadrebbe con questa enorme operazione finanziaria, la mercificazione di un bene comune essenziale e l’espropriazione della democrazia.



Roma, 9 febbraio 2011

COMUNICATO STAMPA

Il Governo Monti fa marcia indietro: la ripubblicizzazione dell'acqua è possibile

La mobilitazione paga: il popolo dell'acqua ha costretto il Governo a ritirare il provvedimento che vietava la gestione del servizio idrico attraverso enti di diritto pubblico, quali le aziende speciali.

È una vittoria dei cittadini e dei comitati che in tutto il paese hanno fatto sentire forte la loro voce in difesa del voto referendario.

Rimane ampiamente negativo il giudizio del Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua sul decreto liberalizzazioni che, a dispregio voto del giugno scorso, peggiora le già pessime misure del precedente Governo sulla privatizzazione degli altri servizi pubblici locali.

La mobilitazione del popolo dell'acqua continua per la piena attuazione del risultato referendario: avanti tutta con la ripubblicizzazione del servizio idrico e la campagna di obbedienza civile per una tariffa corretta e coerente coi referendum. Si scrive acqua, si legge democrazia.

Roma, 20 gennaio 2012