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Forum italiano dei movimenti per l'acqua

Comitato provinciale Acqua Pubblica Torino

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Mercoledì scorso il PD ha radunato i suoi sindaci nella sede della Città Metropolitana per fare quadrato contro la delibera n. 015177/22 del Comune di Torino che propone un piano di fattibilità per la trasformazione di SMAT SpA in Azienda di diritto pubblico, in applicazione del Referendum del 2011.

Alfiere dello statu quo è stato come al solito l’ing. Romano, attuale presidente di SMAT, che dopo una vita passata in azienda evidentemente non riesce a staccarsi dalla sua creatura. Tuttora renitente ad acquisire il concetto e il valore del Bene Comune, egli ripete sempre gli stessi argomenti contro la trasformazione:

- SMAT funziona bene (ma su questo avremmo qualcosa da dire) non c’è bisogno di cambiare col rischio di peggiorare le cose.

- i Comuni soci di SMAT dovrebbero approvare ogni anno il Bilancio dell’Azienda, e non più delegare questo compito all’assemblea degli azionisti (seguita da rinfresco).

Come se non fosse ora che i Comuni si occupassero di più e meglio di com’è gestito il nostro servizio idrico, di com’è elaborata la tariffa che rende a SMAT 60 milioni l’anno di utili.

- l’acqua è una merce con la quale fare profitti in base alle logiche stabilite dal mercato e dalla finanza.

 Infatti il vangelo dell’ing. Romano è il rating di Standard & Poor(1) , che lo ha leggermente abbassato quando ha saputo della possibilità che SMAT sia gestita come Bene Comune e non più come merce. Un declassamento esclusivamente ideologico altrimenti inspiegabile per un’azienda florida, che fa € 60 milioni di utili ogni anno, ha un grande e costante flusso di cassa garantito dalle bollette, che coprirà il miliardo e mezzo di investimenti da qui al 2033 con il 74% della tariffa (v. Piano d’Ambito ATO3 2016-2033) rendendo così residuale il ricorso al mercato dei capitali.

Alcuni dei presenti sono intervenuti per richiamare il ruolo della finanza pubblica svolto in passato dalla Cassa Depositi e Prestiti, che dovrebbe ritornare alle finalità originarie di raccolta del risparmio popolare da investire nelle strutture pubbliche locali. Il Sindaco di Cuneo a sua volta ha informato che l'ACDA di Cuneo (omologa di SMAT) ha individuato un secondo canale finanziario, al riparo dalla speculazione, nelle Fondazioni bancarie, che per legge non hanno scopo di lucro.

Altri interventi hanno chiesto che si proceda col piano di fattibilità, a conclusione del quale ciascun Comune socio di SMAT si esprimerà con maggiore cognizione di causa a favore o contro.

 Ci auguriamo che questa posizione seria e ragionevole sia condivisa da tutta l'Assemblea dei Comuni soci SMAT.

Torino, 24 giugno 2018

(1) Un'agenzia di rating serve a far sapere agli investitori se la società a cui prestano soldi è in grado di pagare il debito e con quale grado di affidabilità. SMAT ha dovuto rivolgersi a Standard & Poor’s per avere il “voto” per poter collocare alla Borsa di Dublino un prestito obbligazionario di € 135 milioni che rappresenta uno striminzito 9% dell’ambizioso Piano di Investimenti 2016/2033 di 1 miliardo e mezzo di euro coperto per il 74% dalla tariffa. SMAT poteva risparmiarci questa operazione finanziaria costosa sia per il lancio dell'emissione, sia perché per ogni giudizio sul rating Standard & Poor percepisce una commissione (giudizi richiesti dall’ azienda: giugno 2015, giugno 2016, 13 febbraio 2017, 5 aprile 2017, 11 aprile 2017 e 2 novembre 2017 – v. bilancio SMAT 2017 pag. 23). In allegato : Scala di valutazione di Standard & Poor. Il rating BBB- equivale a un 8 meno!