Comunicato Stampa
L'Acqua Pubblica entra nello Statuto della Provincia di Torino
Anche la CGIL FP festeggia col Comitato e con  tutto il “popolo dell'Acqua”


La delibera di iniziativa popolare, sostenuta da quasi 10.000 firme, è stata approvata Martedi 1 giugno scorso dal Consiglio Provinciale.

Insieme al Comitato Acqua Pubblica Torino, promotore dell’iniziativa e cui la CGIL FP aderisce, questo sindacato plaude a un risultato storico, merito dell’azione popolare e del lavoro compiuto dalla Maggioranza che sostiene il Presidente Saitta.

Finalmente si imbocca quella strada che ha portato Parigi a voltar pagina, con la ripubblicizzazione del servizio idrico nell’intera città, che la Puglia sta praticando con coraggio per l’acquedotto più grande d’Europa, che il Comune di Torino aveva già intrapreso con una modifica statutaria – sempre frutto di iniziativa popolare- utile ma sotto vari aspetti meno incisiva di questa.

Non si tratta solo di un preciso indirizzo politico di questa Provincia: considerare l’acqua non come una merce ma come un bene comune e un diritto degli abitanti del territorio.
Lo Statuto, costituisce anche un’importante arma per sottrarre l’acqua dai perversi meccanismi della messa sul mercato dei servizi pubblici nel momento in cui oggi afferma che:
-     il servizio idrico è dichiarato privo di rilevanza economica;
-     gli attivi della gestione saranno reinvestiti interamente nel servizio stesso;
-     la gestione delle reti e del servizio, avviene mediante enti o aziende esclusivamente pubblici.


Riteniamo quindi che il futuro di Smat non potrà essere quello, prefigurato dai poteri forti della Città, di confluire nella nuova holding, destinata agli appetiti di speculatori e grandi banche, che a partire da Iride ingloberebbe tutte le aziende di servizi.
Smat dovrà assolvere invece al proprio ruolo di azienda pubblica, scritto nel suo statuto, incentrata sull'obiettivo del servizio ai cittadini. Si eviteranno così conseguenze certe come la perdita di molti posti di lavoro, inevitabili in ogni fusione e già accadute al tempo della fusione AEM-AMGA che ha dato luogo a IRIDE.
Per noi della CGIL FP la salvaguardia dei posti di lavoro non si ottiene infatti con l'accettazione supina delle privatizzazioni, magari edulcorate da clausole di salvaguardia, ma con la rivendicazione di un modello non piegato agli interessi del capitale finanziario. C’è forse bisogno di altre prove dei fallimenti delle privatizzazioni per indurre gli altri sindacati a condividere questa battaglia?

La CGIL FP Provincia di Torino si rammarica che il voto su un tema così trasversale non sia stato unanime (un voto contrario dell’unico Consigliere dell’UDC presente in Aula e la non partecipazione al voto di tutta l’opposizione di centrodestra).
Prevale però la soddisfazione per questa bella prova di democrazia che auspichiamo la Provincia voglia portare avanti in tutte le sedi e pubblicizzare al massimo grado: siamo contenti di poter essere d’esempio ad altre province che sceglieranno questa strada.

Nei prossimi giorni saremo impegnati con i banchetti di raccolta firme per il referendum sull’acqua pubblica all’interno delle sedi principali dell’Ente, e invitiamo i dipendenti a firmare numerosi.
 
Con il Comitato Acqua Pubblica Torino, il nostro percorso continuerà verso l'obiettivo di una piena ripubblicizzazione della nostra azienda idrica e di un governo dell'acqua, partecipato da cittadini e lavoratori.


Per consultare esito votazioni e documenti visitate il sito del Comitato  www.acquapubblicatorino.org

Torino, 10 Giugno 2010
CGIL FP Provincia di Torino