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Comitato Acqua Pubblica Torino

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Comunicato

L’Amministrazione comunale di Coassolo è limpida come la sua acqua?

 

Il Comitato Provinciale Acqua Pubblica Torino ritiene di dover segnalare pubblicamente la vicenda dell’acquedotto di Coassolo che riguarda direttamente l’ applicazione dell’esito referendario, il rispetto delle leggi dello Stato e dello Statuto Comunale.

Con una procedura in sordina, il Sindaco di Coassolo e la sua maggioranza, con la delibera n.31 del 29 settembre 2014 hanno affidato a SMAT SPA la gestione dell’ acquedotto comunale. I cittadini lo hanno appreso da un comunicato del Sindaco pubblicato il 10 ottobre all’Albo pretorio. La loro protesta è stata fortissima, hanno dato vita a un Comitato civico che in pochi giorni ha raccolto più di 750 firme a sostegno dell’annullamento e/o revoca della delibera, richiesta formalizzata con un’Istanza legale.

Il Comitato provinciale Acqua Pubblica Torino sostiene questa richiesta perchè:

1 - la delibera è stata assunta all’insaputa della cittadinanza, in totale dispregio dello Statuto Comunale che a ogni piè sospinto afferma e ribadisce il dovere del Sindaco e della Giunta di informare i cittadini e consultarli sulle decisioni da assumere nell’interesse della comunità. La delibera viola in particolar gli Articoli . 3,1), 23, 28, 29, 32, 35, nonché l’ Art. 44 - Consultazione diretta della popolazione, dello Statuto Comunale.

2 - la delibera dichiara che l’affidamento dell’acquedotto comunale a SMAT SPA è imposto anche da un inesistente art. 23 bis della legge 133/2008, abrogato tre anni fa dal Referendum del 12-13 giugno 2011.

3 - la delibera non reca alcuna motivazione di necessità e urgenza richiesta dall’ art. 3 della legge 241 del 1990 per poter essere dichiarata immediatamente esecutiva ed entrare così subito in vigore.

4 - il “parere favorevole in ordine alla regolarità tecnica e contabile della delibera” prescritto dall’art. 49 del Decreto Legislativo n. 267/2000 non è firmato dai responsabili dei servizi, o – in loro assenza – dal Segretario comunale , ma dal Sindaco e dall’Assessore.

5 - Lo stesso Sindaco stanzia in data 14 novembre 2014 con la delibera di giunta n. 56 la somma di 800 euro di denaro pubblico per una consulenza ad un legale esterno in merito alla “ legalità delle scelte effettuate dal Comune” come se questo non fosse compito innanzitutto del Segretario Comunale.

6 - Ai suddetti motivi vanno aggiunti quelli - che condividiamo totalmente - rappresentati nell’Istanza di Annullamento o Revoca della delibera in questione, redatto dallo Studio Legale Zarrelli per conto del Comitato Civico di Volontariato per l’Acqua Pubblica di Coassolo.

Segnaliamo quanto sopra non solo ai cittadini e agli organi d’informazione ma anche alle autorità competenti per gli accertamenti ed eventuali interventi che riterranno di compiere a tutela dell’interesse collettivo.

Torino, 18 dicembre 2014

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